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Il fantasma iracheno. Catturato il capo di Al Qaeda in Iraq (?), la buona notizia che rafforza Bush

di Naoki Tomasini - 19/07/2007

Il fantasma iracheno
Catturato il capo di Al Qaeda in Iraq, la buona notizia che rafforza Bush
I militari Usa hanno catturato il capo di Al Qaeda in Iraq. É questa la notizia del giorno sulla guerra, che in un attimo è rimbalzata sui quotidiani di tutto il mondo. Lo ha annunciato il generale Kevin Bergner, sostituto di William Caldwell nel ruolo di portavoce dell'esercito Usa in Iraq e Assitente Speciale del presidente Bush. Stando alle informazioni ufficiali, l'uomo, Khaled Mashhadani, sarebbe stato arrestato a Mosul il 4 luglio e, nel corso degli interrogatori, avrebbe ammesso di essere il vero capo di Al Qaeda in Iraq. Non solo, Mashhadani avrebbe rivelato che Omar al Baghdadi, l'uomo ritenuto fino a ieri il leader di Al Qaeda in Iraq, non sarebbe altro che un trucco. La notizia della cattura giunge durante la -fallita- maratona notturna al Senato Usa, in cui i democratici hanno tentato di imporre il ritiro dall'Iraq scongiurando il veto annunciato da Bush.

Il generale Bergner mostra la foto di MashhaddaniScoop. Omar al Baghdadi era una figura di facciata, ha spiegato il generale, un fantoccio creato dalla fantasia di Abu Ayyub Al Masri, il vero leader della “rete del terrore” in Mesopotamia. Secondo il generale dunque, Mashhadani avrebbe confessato che l'uomo che negli audio messaggi si faceva chiamare Al Baghdadi era in realtà un attore. “Al Baghdadi, che non si è mai visto, è un attore – avrebbe detto Mashhadani-. Per farlo sembrare reale Al Masri finse di stipulare un alleanza con lui”. All'inizio del 2006, poco dopo la morte di Al Zarqawi, allora leader di Al Qaeda nel paese, veniva annunciata la sua sostituzione con Al Baghdadi, un nome che lasciava trapelare le sue origini irachene, come per rispondere alle accuse del Pentagono, secondo cui l'insurrezione irachena era composta in prevalenza da combattenti stranieri. Un anno e mezzo dopo, le confessioni di Mashhaddani sembrano confermare i sospetti: “Mashhaddani ha confermato che Masri e i leader di Al Qaeda in Iraq si circondano di Combattenti stranieri” ha riferito Bergner, aggiungendo che il ruolo di Mashhaddani era quello di collegamento tra Masri e i grandi capi di Al Qaeda, Bin Laden e Zawahiri. Il 9 marzo scorso il comando Usa annunciava la cattura di Al Baghdadi, per ammettere, pochi giorni dopo, che in effetti la persona arrestata non era lui.

Al MasriMashaddani, chi era costui? Al Baghdadi, dunque, era una bufala. Ma Mashhadani? Fino a ieri il solo Mashhaddani noto alle cronache era mahmoud, il portavoce del parlamento iracheno, rimosso il mese scorso. Secondo Bergner, Khaled Mashhadani era uno dei leader del gruppo combattente Ansar al Sunna, ma quel nome non compare mai nelle liste dei leader del gruppo armato. Un'ora dopo che le agenzie avevano battuto la notizia della cattura (che comunque era avvenuta due settimane prima) un blog vicino ai neocon statunitensi riportava il nome completo dell'uomo: Khaled Abdul Fattah Dawoud Mahmoud al Mashhadani, anche noto come Abu Shahid, che in arabo significa Padre del Martire. Secondo il blog, Mashaddani sarebbe stato il Fondatore dello Stato Islamico in Iraq, un'istituzione virtuale che reclamava la sovranità sulla regione centrale dell'Iraq, dove puntava a istituire un regno islamico. Nel novembre 2006 Al Masri e i suoi affiliati del Mujaheddin Sura Council e di Al Qaeda in Iraq annunciavano la creazione dello Stato Islamico in Iraq,  ma nei comuincati il nome di Mashhaddani non compare, e nemmeno il soprannome di Abu Shahid. Lo stesso risultato, nulla, si ottiene cercando nel sofisticato database della rete di al Qaeda, prodotto dai ricercatori del Federal Management Systems per identificare gli uomini e le relazioni tra le figure di spicco della rete del Terrore. Mashhaddani non compare nemmeno nell'organigramma dello Stato Islamico in Iraq, disponibile anche su Wikipedia, e nemmeno negli elenchi dei ricercati dell'Fbi.

Nancy Pelosi e altri senatori democratici abbandonano il Senato UsaGood News. “Le informazioni di intelligence sulla rete di Al Qaeda non sono complete -spiega il giornalista algerino Chawki Senouci- “è possibile che l'uomo arrestato il 4 luglio fosse davvero una figura chiave dell'organizzazione terrorista in Iraq. La domanda da porsi semmai è perché la sua cattura sia stata annunciata proprio oggi”. Questa notte il Senato statunitense ha vissuto una maratona initerrotta, promossa dai democratici, per cercare di far passare una legge che imponga il ritiro dall'Iraq in 120 giorni, nonostante l'annunciato veto del presidente. Per impedire a Bush di porre il veto era necessario il 66 percento dei voti a favore, e la lunga seduta serviva ai democratici per tentare di portare dalla loro alcuni dei senatori repubblicani. La situaizone della sicurezza nel paese è a dir poco drammatica e, nelle ultime settimane, diversi alti esponenti dell'esercito Usa e del governo iracheno avevano predetto un ulteriore peggioramento. La buona notizia sulla cattura di Mashhaddani, però, ha contribuito ad affossare definitivamente il tentativo dei democratici che, ancora una volta, sono stati sconfitti.