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Afghanistan, 14 operai uccisi in raid Usa. In un anno oltre mille civili uccisi dalla Coalizione

di redazionale - 28/11/2007

Caccia Usa in azione sulle montagne afganeErano operai e ingegneri della zona. Lavoravano da settimane sulle montagne del Nuristan, nell’est dell’Afghanistan, per costruire una strada per conto delle forze militari statunitensi. Dormivano nelle tende ai margini del cantiere l’altra notte quando l’aviazione Usa li ha bombardati. Pare non ci siano sopravvissuti. Sayed Noorullah Jalili, direttore della ‘Amerifa’, l’azienda di Kabul appaltata per il lavoro, ha parato di almeno 14 morti. Il fatto è avvenuto lunedì notte, ma se ne è avuta notizia solo questa mattina viste le difficoltà dei contatti con il remoto luogo dell’incidente.
I comandi della Nato non hanno per ora commentato, pur confermando il bombardamento. Il portavoce Isaf, brigadier generale Carlos Branco, ha dichiarato che l’intervento dell’aviazione era stato chiesto per colpire un gruppo di talebani che avevano attaccato le forze Isaf nei distretti di Nurgaram e Du Ab.
Secondo le autorità locali si sarebbe trattato di un errore dei piloti Usa, che avrebbero ricevuto informazioni sbagliate sulla presenza di forze nemiche in quella zona.
L’aviazione Nato in Afghanistan è stata spesso criticata per la sua abitudine di ordinare bombardamenti sulla base di coordinate e informazioni sommarie.
Secondo la Commissione afgana indipendente per i diritti umani (Aihrc), la maggior dei 1.400 civili morti in Afghanistan quest’anno sono stati vittime delle azioni militari della Nato e dell’esercito afgano.