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Duri e Puri - Aspettando un nuovo 1929

di Mauro Introzzi - 29/12/2005

Fonte: soldionline.it

 

Un libro che forse alcuni definiranno "fuori dal coro". Ed in effetti il saggio di Eugenio Benetazzo fornisce una chiave di lettura del futuro non omologata alle opinioni prevalenti.


Eugenio Benetazzo
Duri e Puri – aspettando un nuovo 1929
Edizioni La Riflessione

Forse dovrebbero leggerlo gli ottimisti ad oltranza. O coloro che pensano di trovare nei mercati finanziari un forziere ricco di inestimabili tesori o una via breve all’arricchimento facile. Oppure, più probabilmente, il saggio di Eugenio Benetazzo “Duri e Puri – aspettando un nuovo 1929” dovrebbero leggerlo tutti, per conoscere un’opinione alternativa a quelle prevalenti.

Intanto va segnalato come il libro goda di una grande dote, quella di essere, allo stato attuale, di grande attualità, specie dopo la brusca correzione registrata dai mercati internazionali nel mese di ottobre. Un periodo che ha visto Piazza Affari tra le peggiori borse mondiali, in un momento in cui i rialzisti la facevano da padroni.

Del resto il saggio, che si prefigge di spiegare “come salvare i propri risparmi e sopravvivere a un mutamento di scenario epocale senza precedenti”, sviluppa le sue argomentazioni partendo da dati attuali ed oggettivi. Dati che l’autore, trader professionista ed operatore di borsa indipendente, analizza ed elabora giungendo a una conclusione forte, sia nella sua asprezza che nella sua esibizione.

Secondo Benetazzo siamo alla vigilia di un nuovo crash sui mercati. Un crollo equiparabile a quello vissuto dall’economia mondiale alla fine degli anni trenta dello scorso secolo, le cui conseguenze si sono avverte per diversi anni.

E basta scorrere i titoli dei capitoli per capite il tenore degli argomenti trattati e il loro contenuto. “Aspettando un nuovo 1929” analizza lo scenario macroeconomico mondiale, senza dimenticare di volgere uno sguardo ai principali problemi della locomotiva statunitense, all’incognita petrolio e alle minacce in arrivo dalle economie a più rapido sviluppo.

Nella parte “Sayonara Wall Street” si confrontano le situazioni vissute nel 1929 e nel 1987 con quella attuale, mentre nel capitolo “La teoria finanziaria del Titanic” l’autore ci presenta una sua personale visione sul declino dell’economia del nostro paese, dove sempre più persone stanno vivendo oltre le proprie possibilità, incoscienti del fatto che l’Italia potrebbe essere “La nuova Argentina” (capitolo 4) e che corre il “Rischio di congelamento dei BOT” (capitolo 5).

Non si salva neanche il mercato del mattone, ormai “A rischio di bolla immobiliare” (capitolo 6). E nessuna ciambella di salvataggio non è lanciata neppure ai principali attori che recitano sul palcoscenico della finanza, “Banche e promotori: la triste verità”.

Un cammino, senza giri di parole, attraverso quello che potrebbe essere uno degli scenari possibili nel futuro dell’economia, di certo il più buio e tragico. Per tenere sempre presente che il passato fornisce all’uomo insegnamenti importanti e dovrebbe servire a non commettere nuovamente gli stessi errori. Perché errare è umano, ma perseverare, alla lunga, diventa “autodistruttivo”...

Buona lettura!