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Cosa si intende per CSA (agricoltura sostenuta dalla comunità locale) e come funziona?

di redazionale - 14/01/2008

 

Con l’abbreviazione CSA (Community Supported Agricolture, cioè agricoltura sostenuta dalla comunità locale) si intende una strategia innovativa ed assai utile per
  • mettere in comunicazione i coltivatori locali con i consumatori locali;
  • sviluppare il rifornimento locale di cibo e favorire una forte economia locale;
  • sviluppare un senso di appartenenza locale;
  • incoraggiare una corretta gestione del territorio:
  • rendere onore alle conoscenze e alle esperienze dei coltivatori a produttori che lavorano in piccole e medie imprese.

CSA è un modello di agricoltura locale le cui origini risalgono a trent’anni fa in Giappone, dove un gruppo di donne preoccupate dall’aumento delle importazioni di cibo ed il relativo calo della popolazione impegnata in agricoltura promossero un rapporto diretto “produzione-acquisto” tra il loro gruppo e i contadini locali. Questo modello di organizzazione, in Giapponese “teikei”, si traduce con “metti la faccia del produttore sul cibo”. Questo concetto attraversò l’Europa e fu adattato alla situazione statunitense e la nominato Community Supported Agricolture (agricoltura sostenuta dalla comunità) presso la Indian Line Farm, in Massachussetts, nel 1985. A gennaio 2005 Canada e Stati Uniti contano oltre 1500 aziende afferenti al CSA.

Csa è una associazione di mutuo impegno tra una azienda agricola e una comunità di sostenitori, e prevede un collegamento diretto, una sorta di associazione, tra il produttore ed il consumatore di cibo. I sostenitori dell’associazione coprono le spese di gestione annue dell’azienda attraverso l’acquisto di una parte del raccolto stagionale. I membri dell’associazione si impegnano, con un contratto, a sostenere l’azienda per tutta la stagione e si assumono i costi, i rischi e ricavi della produzione, insieme al produttore stesso. Gi associati contribuiscono all’acquisto di semi, fertilizzanti, acqua, alla manutenzione delle attrezzature, aiutano nel lavoro. In cambio l’azienda fornisce, al massimo delle proprie possibilità, una fornitura di freschi e sani prodotti di stagione durante il raccolto. Essere parte dell’associazione significa instaurare una responsabile relazione tra le persone e il cibo che mangiano, il territorio sul quale questo cresce e coloro che lo coltivano. La relazione di sostegno mutualistico tra gli agricoltori locali e gli associati della stessa comunità, contribuisce a rendere il funzionamento dell’azienda agricola economicamente stabile, e assicura ai membri della comunità il prodotto di miglior qualità, spesso a prezzo inferiore di quello al dettaglio. D’altro canto, ad agricoltori e coltivatori viene garantito un mercato sicuro per un’ampia varietà di prodotti.

Come funziona la CSA


Denaro, associati e amministrazione


Un agricoltore o coltivatore, spesso con il sostegno di un comitato di gestione, stila un budget che riporti i costi di produzione annuali. Questo budget include tutti gli stipendi, i costi di distribuzione, gli investimenti per l’acquisto dei semi e per gli attrezzi, i pagamenti dei terreni, la manutenzione dei macchinari etc.... L'ammontare delle spese è quindi diviso per il numero di associati che saranno riforniti dall’azienda. In base a questa divisione viene determinato il costo di ogni quota del raccolto. Una quota è solitamente concepita per fornire il fabbisogno settimanale di verdura di una famiglia composta da quattro persone (anche se il quantitativo può variare). Alcune CSA forniscono anche farina, frutta, carne, miele, uova, latticini.

Gli associati prenotano e acquistano le loro quote e versano una somma forfettaria ancora prima della semina, all’inizio della stagione, o in varie rate lungo il periodo della produzione. Le spese di produzione sono quindi coperte ed i coltivatori iniziano a ricevere reddito appena inizia il lavoro. In cambio dei propri investimenti, gli associati del CSA ricevono una borsa di prodotti freschi, coltivati localmente e solitamente biologici una volta a settimana dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno, occasionalmente durante l’inverno nel nord, mentre per tutto l’anno nelle zone più miti. Gli associati preferiscono un’ampia varietà di verdure ed erbe, che favoriscono la coltivazione integrata e la coltivazione di piante diverse nella stessa area (CONSOCIAZIONE DI PIANTE).

Queste pratiche aiutano nel limitare i fattori di rischio e offrono molti benefici al suolo. Le coltivazioni sono piantate in successione per provvedere ad un continuo approvvigionamento settimanale di diversi ortaggi. Come le coltivazioni si alternano nel corso dell’anno, le suddivisioni settimanali cambiano di quantità e tipologia di prodotto, rispecchiando la locale stagione produttiva e le condizioni di coltivazione.

I CSA variano considerevolmente a seconda della natura dell’azienda, delle pratiche agricole, e degli obbiettivi dell’azienda e della comunità. Le associazioni devono coinvolgere diverse fasce della comunità, incluse le famiglie a basso reddito, senza casa, cittadini anziani ed individui diversamente abili. Talvolta viene richiesto dalle aziende un pagamento extra per le consegne a domicilio, ma la maggior parte dei CSA invitano i membri a visitare le aziende e accolgono volentieri lavoratori volontari. Talvolta sono accettate quote lavorative (la fornitura di 3 o 4 ore di aiuto sotto forma di lavoro) in cambio di uno sconto sulle quote di prodotto. L'apprendistato sta diventando sempre più popolare in molte CSA. Per alcune fattorie costituisce parte integrante del loro successo. L'apprendistato offre un valido addestramento pratico. La gestione della proprietà tende ad essere molto flessibile. Oltre alla proprietà privata, c'è l'affitto del terreno con canoni di affitto strutturati come in un normale budget. CSA (Community Supported Agriculture) rappresenta anche un'ottima opportunità di avere del terreno sotto qualche forma di gestione associativa.

Ogni CSA si sforza col tempo di mettere in atto una operazione totalmente sostenibile, sia dal punto di vista economico che da quello dell’ambiente. Molti tentano di sviluppare i loro più forti potenziali ampliando l’offerta di prodotti addizionali come miele, frutta, carne, uova, etc. Reti di CSA si sono create per sviluppare economie associative, attraverso la coltivazione offrendo una più ampia gamma di prodotti in forma cooperativa. Alcuni CSA riforniscono di prodotti ristoranti locali, banchi ambulanti lungo le strade, o mercatini di produttori. Distribuzione e gestione Anche le modalità di distribuzione sono differenti. Una volta raccolto il prodotto, viene quantificato l’intero ammontare, ed è determinato il peso totale o il numero totale che ciascuna quota deve ricevere. Alcuni CSA hanno degli associati che si recano presso l’azienda e pesano la propria parte di raccolto, lasciando agli altri membri ciò che non interessa loro riscattare come surplus, e magari trovano qualcos’altro di cui possono servirsi. Altre azienda hanno un gruppo di distribuzione che pesa e impacchetta le parti che vengono poi ritirate dagli associati presso l’azienda e i punti di distribuzione. Molti i vantaggi ottenuti all’approccio di marketing diretto del CSA: oltre alla ripartizione del rischio, e al pagamento anticipato dei costi dell’azienda, altri, non meno importanti, sono il minimo sperpero della produzione agricola, il minor bisogno di stoccaggio a lungo termine dei prodotti, e la predisposizione dei consumatori ad accettare dei prodotti con delle piccole e naturali imperfezioni.

Un gruppo di gestione composto da produttori, distributori ed amministratori ed alcuni membri del CSA, sono spesso il corpo decisionale che definisce gli obiettivi a breve e lungo termine, elabora il budget, promuove la promozione, organizza eventi ed incontri annuali, una newsletter per i membri, tutte azioni che portano al massimo livello possibile la comunicazione tra l’azienda e i suoi associati.

Perchè è importante l’agricoltura supportata dalla comunità locale?

  • Il marketing diretto del CSA offre ai produttori il più ampio ritorno sui propri prodotti
  • Il metodo del CSA mantiene gli investimenti in cibo all’interno della comunità regionale, e contribuisce al mantenimento e alla stabilizzazione della produzione alimentare regionale.
  • Il CSA promuove la comunicazione e cooperazione tra produttori locali
  • Con un mercato garantito per i propri prodotti, gli agricoltori possono investire il proprio tempo facendo al meglio il proprio lavoro, piuttosto che andare alla ricerca di clienti
  • Il CSA sostiene la biodiversità di una regione e la diversità dell’agricoltura attraverso la salvaguardia dei piccoli agricoltori che producono un’ampia varietà di prodotti
  • Sono opportunità di dialogo tra produttori e consumatori
  • Creano un senso di responsabilità sociale e di amministrazione del territorio locale.
  • Il CSA pone direttamente la faccia degli agricoltori sul cibo, e aumenta la conoscenza di come, dove e grazie a chi il nostro cibo cresce.