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Finanziaria: approvato il decreto

di Manuel Zanarini - 20/06/2008

Ieri sera, il Consiglio dei Ministri, ha approvato il documento che verrà presentato alle Camere e che se verrà approvato, cosa peraltro scontatissima, diventerà la nuova “finanziaria”, questa volta pensata su un arco di tre anni. Per il 2009, il Ministro dell'Economia ha messo in atto una correzione di 13,1 miliardi, nel 2010 e 2011 di 7,1 e 14,6. Nella manovra, inoltre, la crescita del Pil 2008 viene rivista allo 0,5% dal precedente 0,6%, con un deficit/Pil tendenziale 2008 al 2,5%. Deficit che sarà corretto di un decimo di punto per portarlo ad un programmatico di 2,4%. Per un intervento generale sui conti pubblici per 34,8 miliardi di Euro. Con l’obiettivo annunciato da Berlusconi di ottenere “il pareggio di bilancio entro il 2011”.

Vengono toccati tutti gli aspetti della vita del Paese. Vediamo i punti più importanti della manovra.

 

Appena nominato, Tremonti aveva promesso che stavolta a pagare sarebbero state le banche ed i petrolieri. Per gli istituti di credito, per ora ci si è limitati alla nuova normativa sui mutui, poco ma meglio di niente (d’altronde il precedente governo era di “nomina” degli istituti bancari!). Ora ci si è mossi sul versante del caro-benzina. Viene introdotta la cosiddetta “Robin Hood tax”, la tassa sui super profitti dei petrolieri, con la scusa dell’aumento del costo del petrolio, con un gettito previsto di 1 miliardo di Euro. Prima, il meccanismo di sterilizzazione dell'effetto degli aumenti del petrolio sul prezzo dei carburanti era discrezionale, mentre ora scatterà automaticamente, così il prezzo della benzina dovrebbe rimanere più stabile. Il taglio delle accise (le tasse sulla benzina) scatterà ogni volta che il prezzo internazionale del greggio aumenterà in misura pari o superiore, nella media trimestrale, a due punti percentuali rispetto al valore indicato del “Dpef”, che sarà in via esclusiva quello di riferimento. Per aumentare la concorrenza, e quindi teoricamente far calare i prezzi, vengono tolti i vincoli e le limitazioni per l’apertura di nuovi distributori di benzina, mentre come si ricorderà precedentemente, la teoria di Bersani era quella di aprirli nei centri commerciali (forse per favorire il suo padrone COOP?!?). I fondi che si dovrebbero ricavare serviranno a creare un fondo per le fasce più deboli, poveri e anziani, per le quali è prevista l’introduzione di una “card” anonima, del valore di 400 Euro all’anno, grazie alla quale si potranno acquistare beni alimentari scontati e pagare meno le bollette di luce e gas.

 

Come più volte annunciato, cambierà la tassazione sulle speculazioni finanziarie. I guadagni ottenuti con le stock options saranno sottoposti a normale tassazione progressiva. Esenzione totale, invece, per i capital gain che derivano dalla cessione di partecipazione al capitale in società costituite da non più di 7 anni. Il vincolo è che entro 2 anni le plusvalenze siano reinvestite in società che svolgono la stessa attività. Così facendo si dovrebbero portare a pari livello i guadagni da lavoro e quelli da speculazione. A cui si dovrebbero aggiungere circa 4 miliardi di Euro per il nuovo regime di deducibilità per banche e assicurazioni. Sempre in campo economico, viene abolita quella a aberrazione di legge sui pagamenti, ripristinando la soglia massima di 12.500 euro per i trasferimenti in contante e per gli assegni non trasferibili, oltre alle norme sulla presunta tracciabilità degli assegni (si veda l’articolo relativo per capire le vere ragioni di quel provvedimento adottato dal governo Prodi).

 

Sono previsti anche aiuti alle famiglie. Intanto sul versante delle case, verranno agevolate nell'acquisto della prima casa giovani coppie a basso reddito, particolari categorie sociali, ed anche gli immigrati regolari. Non si è ancora deciso se aiutare anche le famiglie monoreddito che non raggiungano una certa soglia di reddito. Decisione che lascia perplessi, visto che sono proprio questi ultimi i casi che maggiormente necessitano di aiuto!

Anche sul fronte spese per l’istruzione, le famiglie italiane dovrebbero recuperare un bel po’ di quattrini. Finalmente, si è deciso di intervenire sulla vergogna, da noi più volte denunciata, dei libri di testo. Utilizzando le moderne tecnologie, cosa direi mai vista in Italia, verranno introdotti gli

 “e-books”, la versione digitale dei libri cartacei. I docenti saranno costretti ad adottare solo i testi che prevedono sia l’edizione cartacea che quella digitale, si discute se renderlo obbligatorio da subito o rinviarlo sino all'anno scolastico 2011-2012. Ovviamente manifestiamo grande soddisfazione per un provvedimento che caldeggiamo da molto tempo, e per il fatto “rivoluzionario” che si modifichi qualcosa in Italia sfruttando la tecnologia.

 

Altro settore in cui si interviene pesantemente è quello della pubblica amministrazione. Gli interventi sono orientati al risparmio economico e alla semplificazione burocratica.

Infatti, si prevede una riduzione del 50% sulla spesa della pubblica amministrazione. Ad iniziare con una riduzione del 50% a quelle del 2007, le spese per la stampa delle relazioni e di ogni altra pubblicazione prevista da leggi e regolamenti e distribuita o inviata ad altre amministrazioni. Viene inoltre confermato l'addio della Gazzetta Ufficiale stampata a partire dal primo gennaio 2009.

Saranno colpiti anche i manager pubblici, il cui stipendio dovrebbe essere tagliato del 25%. Anche per le amministrazioni locali, si prevedono tempi di “vacche magre”, sono previsti tagli alle loro spese per 3-3,4 miliardi di Euro per il solo 2009. Teoricamente, almeno per i Comuni, le ristrettezze dovrebbero venire lenite dal recupero fiscale derivante dagli accertamenti sulle residenze fittizie all’estero, e le relative evasioni fiscali, caso in cui la nuova finanziaria prevede di lasciare all’Ente il 30% del ricavato. Senza considerare il federalismo fiscale, ormai prossimo, sul quale però bisognerà aspettare i risultati concreti. Inoltre, sono previste diverse liberalizzazioni di servizi sociali, con eliminazioni di costi per le amministrazioni, tramite l'affidamento della loro gestione a società di capitali individuate mediante gare pubbliche o a società a partecipazione mista pubblica e privata, nella quale il socio privato detenga una quota non inferiore al 30% a condizione che quest'ultimo sia selezionato attraverso procedure pubbliche. Sempre in tema di politica fiscale, viene reintrodotto il redditometro e vengono previsti dei piani triennali di controlli anti-evasione.

Come promesso dal Ministro Brunetta, scatterà la lotta agli impiegati pubblici “fannulloni”. Sono previsti controlli più severi, come un allungamento della fascia oraria prevista per le “visite fiscali”, con conseguenti sanzioni per i finti malati: da tagli alla busta paga alla denuncia per truffa aggravata ai danni dello Stato.

 

Purtroppo, ma si sapeva, iniziano i primi passi verso il ritorno del nucleare in Italia. Entro il 31 Dicembre 2008 il governo e' delegato ad emanare uno o più decreti legislativi relativi ai criteri per la localizzazione dei siti nucleari. I criteri dovranno riguardare la localizzazione delle centrale nucleari e dei sistemi di stoccaggio dei rifiuti e la misure compensative da corrispondere alle popolazioni interessate.

 

Anche nel settore del lavoro non ci sono belle notizie. Viene ampliato il “lavoro a chiamata”, consentito ora anche in altri settori rispetto a prima (lavori domestici, manifestazioni sportive, pulizia e manutenzione di strade, ecc.) e viene consentita una proroga, ma una sola volta, del contratto a tempo determinato oltre i 36 mesi, tranne casi previsti dai contratti nazionali o da accordi sindacali.

 

Insomma, una finanziari a luci (colpi ai petrolieri e alle banche, aiuti alle famiglie e ai ceti deboli, intervento sulla pubblica amministrazione) e ombre (nucleare e precariato), che pur senza colpire la “casta” e invertire uno scenario internazionale che ci vedrà sempre in affanno, tutto sommato è migliore di molte altre.

 

Manuel Zanarini