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Piccolissime e pericolose: le nanopolveri degli inceneritori. Incontro con Stefano Montanari*

di Lanzone Giancarlo - 02/07/2008

 

 

 


 

Laserata, organizzata dalla Redazione di Radio Spazio Aperto Rain incollaborazione con il movimento nazionale del delfino, e presentatada David Gramiccioli ed Elena Parisi, è stata organizzata aseguito della notizia del nuovo progetto di inceneritore presentatoper il territorio di Albano Laziale dalla CO.E.MA (AMA, ACEA ePONTINA AMBIENTE).

Relatoreil Dott. Montanari e purtroppo, ancora una volta, nessun uomo discienza che abbia il coraggio di smentirlo in un confronto pubblico!

Citiene a dire che non è un esperto di inceneritori perchèfa tutt'altro lavoro, ma senz'altro conosce le patologie create daquesti impianti ed è in grado, dopo gli anni di studieffettuati insieme alla moglie Dott.ssa Gatti, di dimostrarne glieffetti patologici.


Unuomo che riesce a tenere la platea ammutolita per circa due ore senzache nessuno si alzi dal proprio posto. Ma cosa avrà mai daraccontare e soprattutto come fa ad avere tanto vigore dopo aver giàtenuto circa 600 incontri negli ultimi due anni? Chi lo sente laprima volta, capisce subito che le cose dette sono gravi, ancheperché riesce spiegare argomenti, tutto sommato complessi, conun vocabolario semplice per tutti. Solo chi conosce bene gliargomenti che espone, può utilizzare espressioni semplicisenza tirare in ballo frasi contorte e piene di termini tecnici.


E'senz'altro un ricercatore speciale, uno di quelli che non riesce astare zitto. Lo si vede dalla passione con cui racconta le cose nonnascondendo affatto le difficoltà che ha avuto per compierequesto tipo di ricerche.


Lasua esposizione, afferma, è il frutto di 36 anni di ricerca.Già la ricerca !!! Prima di parlare di patologie ed effettidella nanopolveri, ci tiene a spiegare come, in Italia, spesso sispendano soldi per ricerche di comodo e troppo spesso inutili, maquando c'è da investire su argomenti innovativi e soprattuttoargomenti lesivi al mondo degli affari, bisogna rivolgersiall'estero, esattamente come hanno dovuto fare lui e sua moglie.

Nel1997 il Dott. Montanari, con la moglie Dott.ssa Gatti, scoprono chedelle particelle molto piccole inorganiche dell’ordine del micron,una volta entrate nel corpo umano non escono più. Chiedono nel1998 all'università di Modena una sovvenzione di venti milionidi lire, ma gli vengono negati con la motivazione che quanto da loroaffermato non era scritto nella letteratura medica. Ma se èuna nuova scoperta, come fa ad essere scritto nella letteraturamedica ? Allora si rivolgono all'estero. Nel 2002 ricevono dallacomunità europea, invece particolarmente interessataall'argomento, un milione di Euro per iniziare questo studiodenominato “Progetto«(QLRT-2002-147) Nanopathology.A questo progetto, assegnato alla Dott.sa Gatti, collaborano anchel'Università di Magonza (Germania) e di Cambridge(Inghilterra).


Nel2005 vengono consegnati i referti che risultano essere straordinari,tanto che l'allora Ministro della difesa Martino, in alcune audizionidi commissione del Senato, sul problema delle malattie e decessiavvenuti al personale recatosi nella Bosnia-Erzegovina e del Kossovo,chiamò la Dott.ssa Gatti a far parte del comitato scientificoproprio per le scoperte fatte. La dottoressa aveva trovato, in alcunicampioni bioptici di militari italiani, affetti da patologiaemolinfoproliferativa, nanoparticelle di metalli quali alluminio,rame, mercurio e magnesio che normalmente non dovevano essere inquegli organi. La loro presenza è da giustificare sempre perlo stesso fenomeno: altissime temperature polverizzano i materialiche, inalati, penetrano nel corpo umano e non ne escono più.


Peravere un ordine di grandezza e di pericolosità, lenanoparticelle hanno una dimensione da dieci alla meno nove a diecialla meno sette m.e cioè sono poco più grandi di un atomo di idrogeno masono composte da numerosi atomi, sono solide, inorganiche einsolubili e soprattutto sono eterne.


Anchela natura produce polveri, ma solo l'uomo produce tipologie dipolveri che non entrano nel ciclo della natura e quindi non vengonoreimmesse in un ciclo che le sappia trasformare.


Lamaggior parte dei politici tendono a ignorare tutto ciò espesso si fanno aiutare da “scienziati” assoldati per direfalsità, come già del resto avvenuto nel passato con ilcaso “amianto”. Già dal 1863 si conosceva questa sostanzacome cancerogena ma per il suo basso costo ed elevata utilità,è stato messa fuori legge solo nel 1992. Altro esempio storicodi sostanza dichiarata “NON DANNOSA” si ricorda nel 1960, quandofamosi personaggi affermavano che il tabacco non faceva male anzipreveniva il morbo di Parkinson.

Ilseguito dell'illustrazione si è basato su quanto, non solo lascienza, ma anche i ragazzi conoscono benissimo: il primo principiodella termodinamica e cioè la conservazione dell'energia.NULLASI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA.Solo con questo principio resta chiaro che un inceneritore non fasparire l'immondizia ma la trasforma in una immondizia piùsubdola perchè la gente non la vede nell'aria, ma purtroppoc'è!


Undubbio forte alla fine ci è rimasto a tutti: se l'Europa da’incarico alla Dott. Gatti per l'approfondimento degli studi, la Dott.Gatti viene chiamata in commissione Senato per riferire sullescoperte effettuate sulle nanopolveri, vari ordine dei medici hannoeseguito esposti contro gli inceneritori, l'Ass. Medici perl'ambiente (ISDE Italia) ha chiesto una moratoria sugli impianti diincenerimento in progetto, nelle linee guida dell'O.M.S si prestamolta attenzione alle particelle più piccole della PM10 a cuisi ferma la legge italiana,


PERCHE'


ilProf. Veronesi va nelle trasmissioni televisive ad affermare concertezza che un impianto di termovalorizzazione ha rischi saluteequivalenti a zero e, soprattutto, perchè afferma che questiimpianti sono INDISPENSABILI in alternativa alle discariche, dopo laflebile speranza della raccolta differenziata?


C'èqualcosa che non quadra e noi, per il principio di precauzionedettato anche dall'Europa oltre che dal buon senso, preferiamo dareretta al Dott. Montanari anche perchè la possibilità dieffettuare una politica RIFIUTI ZERO è possibilissima esoprattutto era già in parte adottata dai nostri nonni.


Concludiamocon una breve intervista effettuata al Dott. Montanari in questaoccasione con domande specifiche al problema inceneritore in zonaAlbano.


D- Dott. Montanari, quale effetto può avere un impianto diquesto genere in una zona coltivata con prodotti agricoli tipici ?


R- I marchi non avranno più alcun valore o meglio un prodottoD.O.C. sarà sempre tale ma certamente un D.O.C. contenenteinquinanti. Se poi parliamo di agricoltura biologica viene persaquesta qualità in quanto, ovviamente, non ci possono esserecolture biologiche in zone dove ci sono impianti contaminanti perl'agricoltura. Certo, se continuiamo così, avrà sempremeno senso parlare di agricoltura biologica, biodinamica ecc. Ilegislatori più accorti (non quelli italiani), si stannoaccorgendo che l'inquinamento è distribuito omogeneamente sulterritorio europeo. Ha sempre meno senso essere a 5 o più Kmdall'impianto, le polveri sottili arrivano ovunque e contaminano. E’singolare come negli ultimi otto /dieci anni, le fonti diinquinamento sono diminuite ma l'inquinamento è aumentato!Molto semplice, le sostanze si accumulano e sono eterne. Un esempioper la zona? Le olive... le diossine si sciolgono perfettamente con igrassi e le olive contengono grassi che permettono alle diossine diintegrarsi perfettamente con l'olio ... olio alla diossina!


D- Nella nostra zona c'è anche forte presenza di Radon, i cuielevati valori sono tra l'altro tenuti nascosti dalle autoritàlocali ... cosa comporta costruire qui un impianto, in questo caso?


R- La presenza del Radon deriva dal decadimento dell'uranio ed èun gas naturale. Ovviamente se in una zona c'è un problemacome questo e ne aggiungiamo un altro, non facciamo altro chepeggiorare la situazione. Il problema non raddoppia semplicemente mapeggiora esponenzialmente !


D- Infine l'acqua. Cosa comporta, in una zona dove le falde giàsi sono notevolmente ridotte, avere un impianto di incenerimento ?


R- Si parla tanto di carenza di acqua potabile e di sprechi. Gliinceneritori utilizzano grosse quantità di acqua ( circa 2,5mc/ton )che vengono sottratte al territorio e devono poi esseredepurate. In una zona come questa dove le falde si sono giànotevolmente abbassate, sottrarre grossi quantitativi di acqua non èuna bella idea, se soprattutto poi viene restituita inquinata equindi da depurare… nella speranza che lo facciano.


Nonabbiamo avuto molto altro tempo per parlarci per dare la possibilitàa tutti di porgergli domande. L'Italia ha bisogno, in questodifficile momento, di più tecnici come il Dott. Montanari emeno politici che decidono cosa fare senza ascoltare chi i problemili conosce davvero.

Questanon è una nostra opinione, ma una evidenza mostrata dai fatti:

inostri ricercatori, per essere ascoltati, sono sempre piùspesso costretti ad andare all'estero !

*Il19 Gennaio 2008, alle ore 17,00, arriviamo al teatro Alba Radians diAlbano ancora una volta per ascoltare e vedere l'instancabilericercatore Dott. Stefano Montanari.