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Ogm: coesistenza impossibile

di redazionale - 08/07/2008

Ricercatrice
Paolo Carnemolla, presidente di FederBio, commentao la pubblicazione su Science Daily degli esiti del primo progetto europeo di ricerca sul campo relativo alla coesistenza fra colture geneticamente modificate, convenzionali e biologiche/ LINK: L'articolo su Science Daily
"Lo studio condotto dall'Università di Barcellona dimostra una volta di più che nel contesto dell'Europa mediterranea è impossibile la coesistenza fra coltivazioni Ogm in pieno campo e colture biologiche". Lo ha dichiarato Paolo Carnemolla, presidente di FederBio, l'organizzazione unitaria dell'agricoltura biologica italiana, commentando
Coltivazione di mais Herculex
Mais Herculex
la pubblicazione su Science Daily di alcuni esiti del primo progetto europeo di ricerca sul campo relativo alla coesistenza fra colture geneticamente modificate, convenzionali e biologiche.

"Nella regione dell'Aragona - prosegue Carnemolla - dal 2004 al 2007 la coltivazione del mais biologico è calata del 75% a causa dell'impossibilità di certificare il prodotto per la contaminazione derivante dalla coltivazione in pieno campo di mais BT geneticamente modificato, che in quella regione ha raggiunto nel tempo oltre il 40% delle superficie coltivata a mais".

"Ribadiamo quindi - conclude Carnemolla - che la nostra opposizione alle coltivazioni Ogm non ha nulla di ideologico ma è una semplice questione di sopravvivenza per un'agricoltura che non solo è per il nostro Paese e per le imprese elemento importante di competitività ma ha una insostituibile funzione ambientale e sociale".