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Clima, crollo al Perito Moreno

di redazionale - 10/07/2008

La rottura del Perito Moreno
Il ghiacciaio della Patagonia "vittima" delle conseguenze del riscaldamento globale. Il braccio proteso attraverso il Lago Argentino è crollato per la prima volta nella stagione invernale australe/
G8 in Giappone, vertice inutile
Nel giorno in cui il G8 in Giappone si è concluso con l'impegno dei Grandi della Terra a risolvere l'emergenza climatica per l'effetto serra entro il 2050, nell'inverno della Patagonia la drammaticità del problema ha trovato una nuova conferma: il braccio del ghiacciaio Perito Moreno, proteso attraverso il Lago Argentino, è crollato ieri, per la prima volta nella stagione invernale australe.
Il fenomeno ha sorpreso gli esperti, anche se non ha avuto la spettacolarità che aveva caratterizzato il fenomeno in precedenti occasioni.

Dopo un primo allarme lunedì, i glaciologhi avevano successivamente indicato che il raffreddamento delle temperature e le abbondanti nevicate avrebbero ritardato il processo di rottura, che poteva richiedere ancora vari giorni.
Ma così non è stato e alle 11,20 (le 16,20 italiane), e in presenza di meno di 40 testimoni oculari - niente rispetto alle migliaia convenuti sul posto nel 2004 e nel 2006 - l'arco di ghiaccio che univa il Perito Moreno alla Penisola di Magellano sulla terraferma si è afflosciato decisamente, ma senza effetti spettacolari.

Un cronista dell'emittente televisiva "all news" Tn, sul posto insieme ad un fotografo del quotidiano La Nacion, ha riferito che il braccio gelato che ostruiva il fluire del Lago Argentino "è andato in frantumi sotto la pressione del ghiacciaio stesso".
I glaciologhi hanno sottolineato che il fatto che la rottura sia avvenuta in inverno è un sintomo allarmante dei mutamenti climatici in atto. Infatti dal 1917, anno del primo crollo, il meraviglioso 'mostro' bianco ha sempre dato spettacolo durante l'estate - come nel caso delle ultime due rotture avvenute 15 anni dopo quella precedente del 1988 - quando le calde temperature rendono il ghiaccio più debole e soggetto alla pressione dell'acqua, cresciuta per il disgelo.

Questa volta il Perito Moreno, star del Parco nazionale Los Glaciares, ha sorpreso tutti, e soprattutto gli esperti che si interrogano sulle ragioni profonde di questo fenomeno, attribuito comunque alle conseguenze del riscaldamento globale.
A fine marzo, il geologo argentino Jorge Rabassa aveva avvertito durante un workshop dell'ambasciata italiana a Buenos Aires che "nella sola stagione estiva australe del 2008" il ghiacciaio, che ha la fama di essere uno dei pochi non in regresso, "ha perso ben 14 metri di spessore".