Russia, diplomatico Gb accusato di spionaggio
di Luca Galassi - 11/07/2008
Ennesimo capitolo nella disputa tra Mosca e Londra |
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Una nuova guerra diplomatica si profila all'orizzonte tra Mosca e Londra, dopo che il Cremlino ha accusato un rappresentante consolare britannico di spionaggio. Il diplomatico in questione, Christopher Bowers, è stato definito da una fonte della sicurezza russa come un 'alto grado dei servizi di intelligence britannici'. Un portavoce del ministero degli Esteri ha confermato che "un membro dello staff consolare britannico è sospettato di essere una spia. E' il direttore della sezione commerciale".
Il caso Lugovoi. Bowers sarebbe finito nell'occhio del mirino dei servizi russi a causa di incontri con i membri di attivisti umanitari nel Caucaso e in Cecenia. E' anche accusato di aver lavorato clandestinamente come reporter della Bbc in Uzbekistan. L'episodio è l'ultimo di una serie infinita di ritorsioni nelle relazioni tra i due Paesi, ripiombate in scenari da Guerra fredda dopo l'omicidio della spia russa critica del Cremlino, Alexander Litvinenko, nel 2006. Mosca ha sempre rifiutato la richiesta di estradizione di Andrei Lugovoi, il principale sospettato nel caso di avvelenamento, col polonio radioattivo, di Litvinenko.
L'ostilità di Putin. Mosca ha respinto le rogatorie nei confronti di Lugovoi, ex ufficiale del Kgb e attualmente deputato della Duma, perchè 'la Costituzione russa lo impedisce'. Lo scorso anno, proprio in relazione alla querelle diplomatica, vi fu una reciproca espulsione di rappresentanti consolari russi e britannici. La dichiarazione di Putin allora fu che "la Gran Bretagna dimentica di non essere più una potenza coloniale, e che la Russia non è mai stata una sua colonia". Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel marzo scorso aveva dichiarato che le tensioni tra i due Paesi si erano aggravate a causa delle attività 'anti-russe' del separatista ceceno Akhmed Zakayev e del magnate Boris Berezovsky, ad entrambi i quali è stato concesso asilo politico in Gran Bretagna. Ad alimentare ulteriormente le tensioni, la chiusura degli uffici del British Council in Russia.
Petrolio. Secondo numerosi analisti economici, il perno della questione ruota attorno al controllo della joint-venture anglo russa Tnk-Bp, una delle poche compagnie petrolifere non 'nazionalizzate', ma della quale i russi stanno cercando di acquisire la maggioranza. Le attività di Bowers sarebbero direttamente collegate a tale compagnia, e il dilpomatico avrebbe 'abusato' del suo ruolo di incaricato d'affari dell'ambasciata. Gli azionisti britannici e russi della Tnk-Bp avrebbero ingaggiato una vera e propria disputa che verte sulla strategia, il management e il controllo della società. La Tnk fornisce un quarto della produzione mondiale di greggio, assicurando profitti per quattro miliardi di euro.
Nel marzo scorso, l'Fsb accusò uno dei dipendenti russi della Tnk-Bp di essere una spia che lavorava per agenzie straniere. |