Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Strage mondiale di api: denunciata la Bayer

Strage mondiale di api: denunciata la Bayer

di Marco M - 28/08/2008

 “Se l’ape scomparisse, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” (Albert Einstein)

Da un paio d'anni, si assiste nel mondo ad una incredibile strage di api. Le api sono semplicemente fondamentali per la nostra stessa vita, il loro ruolo è per noi essenziale. Lo scorso anno gli apicoltori americani hanno registrato perdite fino all'80% della loro popolazione di api, a causa di una misteriosa malattia che ha messo a repentaglio l'impollinazione per molte colture. Stessa sorte per molti altri paesi, compresa l'Italia dove un mese fa gli apicoltori hanno denunciato una vera e propria strage che ha dimezzato il numero di api.

Ora la CBG (Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer), attraverso il Pubblico Ministero di Freiburg (Germania Sud-occidentale), ha denunciato Werner Wenning, presidente del Consiglio Direttivo della Bayer. La Coalizione accusa la Bayer di...

aver immesso sul mercato pesticidi pericolosi causando con ciò una moria di massa delle api in tutto il mondo. La Coalizione ha mosso le sue accuse in collaborazione con gli apicoltori tedeschi che in maggio hanno perso migliaia di alveari a seguito della intossicazione con il pesticida clothianidina.

L'imidaclopride e la clothianidina sono prodotti dalla Bayer Corporation con sede a Leverkusen e sono usati principalmente nella coltivazione della rapa, della barbabietola da zucchero e del mais. Negli ultimi anni in Germania come in Francia e in Italia quasi il 50% delle api sono morte. Anche le api selvatiche e altri insetti hanno sofferto significative perdite di popolazione in questo periodo di tempo. Nella sola Francia in 10 anni sono morte circa 90 miliardi di api e la produzione del miele ha sofferto un calo fino al 60%.

La Bayer esporta l'imidaclopride in più di 120 paesi in tutto il mondo ed esso è il pesticida più venduto dalla Compagnia. Dal momento che, nella maggior parte dei paesi, il brevetto dell'imidaclopride è scaduto, nel 2003 la Bayer ha immesso sul mercato la clothianidina, un prodotto dall'azione simile a quella dell'imidaclopride e destinato a succedergli. Entrambe le sostanze sono insetticidi sistemici che si diffondono dal seme alla pianta arrivando fino al polline e al nettare e danneggiando insetti benefici come le api.

In Francia la maggior parte delle applicazioni di imidaclopride erano già state vietate nel 1999 e pochi mesi fa le autorità francesi hanno respinto la domanda della Bayer per l'approvazione della clothianidina.

Harro Schultze, legale della Coalizione, ha dichiarato: "Il Pubblico Ministero deve chiarire quali sono stati i tentativi della Bayer di opporsi a un bando dell'imidaclopride e della clothianidina in seguito alla sospensione di entrambe le sostanze in Francia. Abbiamo il sospetto che la Bayer abbia presentato studi difettosi per sminuire il rischio di residui del pesticida nelle piante.” Sospetto confermato dalla Pest Management Regulatory Agency PMRA (Agenzia per la regolamentazione dei pesticidi) canadese che ha valutato la domanda della Bayer per l'introduzione della clothianidina: "Tutti gli studi sul campo sono stati trovati carenti sia nell'impostazione che nella conduzione e sono quindi stati considerati solo come informazione aggiuntiva. La clothianidina può mettere a rischio le api mellifere e altri impollinatori se l'esposizione avviene attraverso il polline e il nettare delle coltivazioni avviate con semi trattati."
 
La PRMA aggiunge: "Va anche notato che la clothianidina ha una lunga persistenza nel suolo, con una elevata trasmissione di residui alla successiva stagione di coltivazione. La clothianidina è anche mobile attraverso il suolo." E qui c'è da aggiungere che in fisica dell’atmosfera è noto l’effetto-farfalla, corollario della teoria del Caos per cui “il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo”: ciò significa che mentre le conseguenze dirette (sia “ambientali” sia “economiche” in senso stretto) di un fenomeno sono più o meno calcolabili, la successiva concatenazione degli eventi può portare a conseguenze imprevedibili.
 
"Il Consiglio Direttivo della Bayer deve essere chiamato a rispondere, dal momento che i rischi dei neocotinoidi come l'imidaclopride e la clothianidina sono noti da più di dieci anni. Con vendite annuali per quasi 800 milioni di euro, l'imidaclopride e la clothianidina sono tra i prodotti più importanti della Bayer. Questa è la ragione per cui la Bayer si oppone ad ogni proibizione del loro uso, malgrado i seri danni ambientali" dice Philipp Mimkes, portavoce della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer. La Coalizione chiede che la Bayer ritiri tutti i neocotinoidi dai mercati di tutto il mondo.

In maggio, a causa della moria di api nello stato tedesco del Baden-Wuerttemberg, l'Ufficio per la protezione dei consumatori e la sicurezza alimentare (BVL) tedesco, aveva ordinato l'immediata sospensione dell'approvazione di otto prodotti per il trattamento dei semi: Antarc (ingrediente: imidaclopride; produttore: Bayer), Chinook (imidaclopride; Bayer), Cruiser (thiamethoxam; Syngenta), Elado (clothianidina; Bayer), Faibel (imidaclopride; Bayer), Mesurol (methiocarb; Bayer) e Poncho (clothianidina; Bayer).
Secondo il Centro di ricerca sulle piante coltivate, 29 su 30 delle api esaminate dal Centro erano morte per contatto con la clothianidina.