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Sul manto erboso

di Massimo Gramellini - 18/09/2008



Non capisco lo stupore di molti lettori per la disavventura in cui è incorso alla
vigilia di Ferragosto il signor Rodrigo Piccoli, multato di 50 euro dai vigili di
Vicenza «perché - cito dal verbale - all'interno dell'area verde di Campo
Marzo era sdraiato sul manto erboso intento a leggere un libro». Il problema
chiaramente non è il manto erboso. Il problema è che questo cittadino
bizzarro è andato a rilassarsi in un parco del Comune, ma anziché buttare
cartacce o farsi una canna riprendendosi col videofonino, si è messo a
leggere un libro.

Non voglio neanche sapere che libro fosse. Sicuramente qualche storia
lamentosa, di quelle che fiaccano il morale dei giovani e seminano dubbi
sull'avvenire luminoso della patria (che nel caso in esame si spinge fino a
Vicenza Est). Ma rimane il fatto, incontestabile, che si trattava di un libro.
Anzi di due, dal momento che il signor Piccoli aveva trascinato nel suo
comportamento licenzioso anche la fidanzata. Due libri sul manto erboso.
Spalancati così, davanti a tutti, senza un minimo di decoro.

La lettura non è ancora un'attività vietata. Però è sconsigliata, quanto meno
in pubblico. Certi vizi si praticano nel chiuso della propria cameretta, quando
i bambini sono già a letto. Non si ostentano sul manto erboso, luogo
deputato alle partite di pallone, di giorno, e ai seminari degli spacciatori, la
notte. Secondo voi, uno spacciatore si è mai fatto beccare da un vigile
mentre legge un libro?