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Cosa c’è dietro l’immigrazione

di Paolo De Gregorio - 22/09/2008

A Castelvolturno gli immigrati, dopo la strage ad opera dei casalesi,
gridano italiani razzisti, fanno le vittime, dicono di essere onesti
lavoratori, ma in realtà sono stati colpiti perché molti di loro spacciano
droga e probabilmente si sono allargati troppo.
Il “razzismo” non c’entra niente.
L’immigrazione in Italia è il risultato due volontà concordanti fra loro: da
una parte abbiamo l’interesse degli imprenditori che hanno bisogno di un
esercito di manodopera di riserva contro gli operai (obiettivo raggiunto), dall’
altra parte vi è un preciso e organizzato disegno islamico che vuole inserire
le sue comunità in ogni paese occidentale e alla lunga diventare maggioranza,
basandosi sulla maggiore prolificità.
Personalmente desidero che cessi l’immigrazione perché è evidente che padroni
e religione sono dietro questo fenomeno, che ha portato un evidente
imbarbarimento nei rapporti di lavoro (penso al lavoro stagionale e a quello in
nero), e reso invivibili molti quartieri periferici dove non è più possibile
una vita decente.
Ripeto, il razzismo non c’entra niente. Si vive peggio, l’integrazione non
esiste, e desidero che venga respinto un disegno religioso che è anche
politico.
Credo che in molte persone ci sia il senso di colpa per la schifosa storia
colonialista e schiavista dell’Occidente, e questa invasione al contrario
sembra una vendetta della Storia, ma per quelli come me, che non si
sognerebbero mai di andare a casa d’altri, la cosa è pesante e inaccettabile e
non mi va che sia la destra a strumentalizzare questo disagio dei cittadini,
quando ne ha tutta la responsabilità e si è arricchita con il lavoro nero.
La “sinistra” che non esiste parla di “accoglienza” perché non è in grado di
capire quello che c’è dietro l’immigrazione. Spieghiamoglielo!