Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Pionieri al-Mehdi: la cultura della resistenza islamica

Pionieri al-Mehdi: la cultura della resistenza islamica

di Erminia Chiara Calabrese* - 24/09/2008


Hussein ha 30 anni. Vive a Haret Hareik, uno dei quartieri che compongono Dahiye, la banlieu sud di Beirut.
È insegnante di musica presso il conservatorio nazionale di Beirut e presso l’associazione dei Pionieri al-Mehdi (1) ed è musicista nella banda degli Hizbu’llah (2).
Kishaf (in arabo pioniere) al-Mehdi è un’associazione fondata dal “Partito di Dio” nel 1985; dal 1997 fa parte della federazione dei pionieri del Libano (3).
Tra i pionieri al-Mehdi si contano oggi circa 45 mila ragazzi e ragazze tra i 3 e 18 anni (4).
Sono molti i pionieri. Le famiglie li mandano qui perché gli sciiti in genere sono poveri, non hanno molti soldi né per andare in vacanza né per comprare giochi. L’associazione è aperta a tutti i bambini a partire dal terzo anno di età. Certo, a nove anni ragazze e ragazzi sono divisi e in più la ragazza deve indossare il velo altrimenti non può continuare a far parte dell’associazione, quindi è normale che una bambina non musulmana non potrebbe farne parte”, racconta Hussein.

Le attività proposte sono educative, religiose e sportive; inoltre, durante le vacanze scolastiche, vengono organizzati campi e attività quotidiane.
I ragazzi più grandi si occupano anche della pulizia di moschee e chiese e prestano soccorso in situazioni di emergenze: durante la guerra del luglio 2006, i pionieri si sono impegnati a portare cibo ai rifugiati e a sgomberare le macerie.

Ai pionieri, oltre a giocare e a suonare, viene fatto studiare l’Islam; si insegna loro che il nostro nemico è Israele; ma si insegna anche che il nemico non è l’ebreo bensì il sionista. Bisogna fare molta attenzione nel distinguere i due termini”, continua Hussein, “è una cultura che il bambino apprende già da piccolo in famiglia”.

Parallelamente a queste attività esistono vari comandamenti ai quali il pioniere deve obbedire: il credo in Dio, o meglio alla fede sciita, l’obbedienza al modello del Wilayat al faqih (5), il rifiuto di collaborare con i nemici di Dio e della patria. Il movimento dispone anche di una biblioteca ambulante che circola nei villaggi per prestare libri ai bambini. Molti di questi libri raccontano la storia di martiri caduti durante le “operazioni di resistenza islamica”, altri denunciano, invece, la politica israeliana e Sharon il cattivo (6).

Tra le varie attività dei ragazzi c’è anche la pubblicazione di un calendario che viene distribuito ad ogni famiglia dove ogni mese ricorda un avvenimento importante: il massacro di Qana del 1996 per il mese di aprile, la liberazione del Sud da Israele nel 2000 nel mese di maggio, inizio della seconda intifadah e morte di Hadi (7), figlio di Hasan Nasrallah, a settembre. Accanto a questi avvenimenti propri alla tradizione sciita sono anche ricordati avvenimenti a dimensione nazionale come il giorno dell’indipendenza del Libano e l’assassinio dell’ex-premier Rafiq Hariri a febbraio.

I pionieri Mehdi sono stati più volte accusati da Israele di essere in realtà una “baby milizia” (8), come riporta un rapporto pubblicato in Internet da un’associazione israeliana nel Settembre 2006.
Dal canto suo Hizbu’llah ha risposto con un opuscolo intitolato: “Tra la verità e la bugia: risposta alle accuse sioniste”, dove mostra il carattere militare e aggressivo degli scouts israeliani e dove rifiuta punto per punto le accuse israeliane.
I responsabili dell’associazione assicurano che l’impegno nella resistenza è una scelta individuale e libera che avviene in età adulta e che non ha niente a che vedere con i loro pionieri. Chi decide di entrare nella resistenza verrà escluso dai pionieri. “Gli israeliani, - spiega Hussein - hanno visto una cerimonia che avviene al confine durante al iawm al Quds, il giorno di Gerusalemme, dove i pionieri sfilano in tenuta militare per ricordare i martiri della guerra e per ricordare che un giorno Gerusalemme sarà liberata. Il giorno ricorre l’ultimo venerdì del mesi di ramadan, ma è soltanto qualcosa di simbolico, ci tiene a precisare”.
A chi ci accusa di creare dei terroristi diciamo che quello che facciamo è soltanto trasmettere ai giovani i valori e il rispetto per la resistenza”, racconta Wafa’a, collaboratrice nell’associazione.

* Erminia Chiara Calabrese è ricercatrice sui conflitti nel Vicino Oriente presso la
Cathedra UNESCO for Mediterranean Intercultural Dialogue




1. Al-Mahdi, presso gli sciiti è il dodicesimo imam, che è “nascosto” e tornerà in terra per far regnare la giustizia prima della fine del mondo.
2. La banda musicale di Hizbu’llah è composta da 115 musicisti e coristi. Esistono decine di gruppi di canto sostenuti dall’Unità d’informazione che regola le loro perfomances assicurandosi che il contenuto delle canzoni sia “accettabile” moralmente.
3. www.almahdiscouts.net . In Libano le associazioni di pionieri sono circa 28, quasi tutte appartenenti a movimenti politici o alle strutture comunitarie. Tra questi i pionieri al –Risala, appartenenti al partito Amal, capeggiato da Berri, presidente del Parlamento.
4. Dati forniti da un responsabile dei pionieri durante un’intervista a Bir al-Abed il 23 Aprile 2008
5. Nell’Islam sciita la direzione spirituale e politica della comunità dei credenti riposa sull’imam, cioè sui discendenti della famiglia di Ali, genere e cugino del Profeta. (chi’at Ali significa in Arabo “il partito di Ali”).
Dopo la scomparsa del dodicesimo imam nel 941 e nell’attesa messianica del suo ritorno, i credenti non sono più tenuti ad obbedire ad una autorità politica determinata.
Per stabilire una autorità politica e religiosa sulla comunità sciita l’ayatollah Khomeini ha elaborato a Najaf negli anni ’60 la dottrina del wilayat al faqih, l’amministrazione del giurista secondo la quale l’imam avrebbe delegato ad un giurista-teologo una “fonte di imitazione” per il clero sciita e i credenti.
6. Intervista con Hajjia Mariam, responsabile della sezione femminile dei pionieri, Bir al-Abed, Beirut, 25 Aprile 2008
7. Morto nel 1977 durante i combattimenti contro l’esercito israeliano nel sud del Libano.
8. Rapporto dell’associazione israeliana : “Intelligence and Terrorism Information Center” (http://www.terrorism-info.org.il/malam_multimedia/English/eng_n/html/hezbollah_scouts_e.htm)