Spezzare l’eterno gioco del padrone e dello schiavo
di Pierluigi Paoletti - 03/10/2008
Il senato americano ha approvato la manovra di salvataggio per il mondo finanziario per 700
miliardi di dollari. Le sofferenze reali sui mutui intervengono però solo per 200 mld, ma
considerando che qualcosa le banche riusciranno a recuperare dagli immobili, possiamo dire
che le reali perdite potrebbero essere 100 mld. Dove finiscono allora gli altri 600 mld che
Paulson gestirà da buon padre padrone?
Quali sono le reali condizioni finanziarie delle banche americane?
A parte questi “piccoli” e ragionevoli dubbi che nessuno degli attori ci dice, rimane il fatto
che il popolo viene fatto pagare in modo molto salato per almeno due volte, uno per
l’indebitamento e uno per il salvataggio del sistema finanziario.
Il fatto è che anche questi “spiccioli” non serviranno a un bel niente, sarà come dare
un’aspirina ad un malato terminale. Intanto si consente di far sopravvivere, ancora una
volta, un sistema già morto ormai da prima della bolla speculativa del 2000.
Purtroppo, l’Europa seguirà l’esempio americano, l’Irlanda ha già coperto le falle
garantendo i depositi, la Francia sta studiando un piano europeo e quindi presto anche noi
contribuiremo a mantenere in vita un sistema che è uno zombie.
Infatti questa enorme infusione di liquidità non risolve il problema, ma allontanerà
solamente il momento della resa dei conti. E’ ormai da molti mesi che il sistema delle
“bande centrali” sta immettendo liquidità nel sistema, a breve si abbasseranno anche i tassi
ed è pensabile che i mercati finanziari prima o poi reagiranno a questa ulteriore iniezione di
droga e quindi anche l’economia abbia un momento di apparente ripresa di cui noi italiani,
grazie alla cura ultratrentennale dei nostri politici, non ci accorgeremo nemmeno.
Perché diciamo che il sistema è già morto e che si sta tentando di rianimare uno zombie?
La riposta è nel grafico di lungo periodo dei tassi e prendiamo ad esempio quelli americani
Appare evidente un ciclo dei tassi che è partito dal dopoguerra, ha avuto un massimo negli
anni ’80 e poi una lunga fase discendente fino ai giorni nostri dove ha toccato il minimo.
Le fasi intermedie dove vedete i tassi scendere sono le fase di recessione dei cicli intermedi
dell’economia di 3-5 anni che si inseriscono in questo grande ciclo.
Le banche centrali hanno attinto dal sistema economico in espansione tassi che sono arrivati
fino al 20% e questo dimostra che l’economia fino a quel momento riusciva a pagare tassi
così elevati e continuare ad espandersi.
Dagli anni ’80 qualcosa è successo, perché?
Semplicemente perché proprio negli anni ’80 il debito accumulato, che sino ad allora stava
sonnecchiando è esploso partendo con una progressione esponenziale.
L’esplosione del debito, se non accompagnata da una riduzione del costo del denaro,
avrebbe portato velocemente alla paralisi del sistema economico e finanziario ed alla morte
della gallina dalle uova d’oro- perché fette sempre maggiori di ricchezza venivano sottratte
al sistema dai costi esponenziali del debito.
In pratica il sistema bancario e la moneta messa in circolazione a fronte di un indebitamento
come avviene oggi, o da parte degli stati, tramite l’emissione di obbligazioni statali, o dei
privati con prestiti, linee di credito aziendali, mutui ecc., si comporta come un vampiro che
succhia al sistema energia in quantità sempre maggiori fino a che il corpo (sistema
economico) non collassa e per non collassare gli vengono forniti anestetici e droghe (denaro
a debito) per continuare ad andare avanti ancora un po’.
Ai giorni nostri la curva del debito ormai assorbe quote talmente imponenti del reddito
prodotto dall’economia che il corpo sta letteralmente collassando e se non si libera
velocemente del vampiro, che continua insaziabile a succhiare la sua energia, a breve
spirerà.
Provate a pensare al debito statale americano che proprio in questi giorni è arrivato a
superare il PIL o a quello italiano, per non parlare di quello giapponese al 190% del suo
PIL. Oppure pensate alle famiglie americane che sono indebitate per il 140% del loro
reddito disponibile o quelle inglesi indebitate per il 160%. Noi siamo a circa il 70% e per
questo siamo nell’occhio del ciclone (c’è ancora energia da prendere per il vampiro).
Per questo è necessario che il sistema economico, per reggere a questi travasi sempre
maggiori di energia, debba crescere sempre, senza tregua. Per questo ci incitano sin da
bambini alla “competitività” ad essere sempre meglio degli altri e ci mettono gli uni contro
gli altri e sempre per questo siamo in forte debito con le risorse del pianeta.
La situazione non è dissimile dai bozzoli dove le macchine allevavano gli umani e da cui
traevano energia descritti magistralmente in Matrix, film da vedere e rivedere molte e molte
volte.
L’organismo economico non può sostenere più questo travaso impressionante di energia e
rischia il collasso. Spero che a questo punto capiate come pensare ancora di stare dentro
questo sistema con questi parassiti da sfamare sia impensabile e quindi le soluzioni sono o
la morte dell’organismo, cosa che hanno tentato più volte di scatenare con una guerra
mondiale, oppure una enorme crisi economica e finanziaria che permetterebbe al sistema di
perpetuarsi ancora nell’eterno gioco del padrone (le banche) e degli schiavi (noi).
Il “risveglio” in atto delle masse sempre più desiderose di capire, sta mettendo a dura prova
l’eterno gioco del “cambiare tutto per non cambiare niente” ed è per questo che riteniamo
che questa ultima fase sia cruciale per il ripristino di un sistema libero dalla schiavitù e che
veda il popolo riappropriarsi delle sovranità che gli sono state negate:
•
Sovranità monetaria, dove il denaro sia solo un mezzo ed uno strumento di scambio enon di sopraffazione come invece è adesso
•
Sovranità territoriale come dimostrano gli episodi di Chiaiano e Vicenza•
Sovranità della salute senza le lobbies del farmaco che creano schiere di malati perpoi curarli speculando sul dolore e la sofferenza
Siamo ormai invasi dai mr. Smith, sempre per rimanere nella metafora del film Matrix, che
assumono le sembianze di Bush, Berlusconi, Paulson, Tremonti, Trichet, La Russa, Putin,
ma il matrix, quella rete di menzogne e condizionamenti, finalmente si sta velocemente
sgretolando.
Il lavoro per recuperare la libertà non sarà facile, ma ne varrà la pena, ognuno di noi però
deve fare la sua parte e non può più delegare nessuno. Dobbiamo ricostruire l’economia
distrutta scientificamente per permettere al sistema di diventare indispensabile, ripartendo
dalla spina dorsale di ogni economia ovvero
l’agricoltura e la comunità.Fuori dalla logica della crescita continua e del debito perpetuo si apre un mondo di
abbondanza e si liberano talmente tante ricchezze da risolvere tutti quegli squilibri, povertà,
fame, corruzione, sfruttamento, sopraffazione, di cui il sistema aveva necessità e che
alimentava.
Di come uscire dal matrix e come ricostruire noi stessi e l’economia si parlerà al meeting di
Riccione di ArcipelagoSCEC
http://www.centrofondi.it/articoli/8berscec.pdfVI ASPETTIAMO!
That’s all folks