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Uh oh: dov'è finita l'eroina?

di Debora Billi - 18/10/2008

Fonte: Crisis

 
La BBC fa un'insolita scoperta, la scoperta dell'acqua calda verrebbe da dire: bastava fare due conti, bastava pensarci.

La scoperta è questa:

L'Afghanistan ha bisogno di produrre 3.500 tonnellate l'anno di oppio per soddisfare la domanda di ogni tossico del pianeta. Ma negli ultimi tre anni, la produzione è stata almeno al doppio della domanda globale. I conti non tornano.

Dov'è finita l'eroina? Parliamo di una quantità di eroina "scomparsa" pari a quella in circolazione in tutto il globo. Le teorie riportate dalla BBC sono due:

- Il mercato nascosto. Molti Paesi hanno visto aumentare il consumo di eroina dei propri cittadini negli ultimi anni, appure continuano ufficialmente a negaro. Paesi quali la Russia, l'Iran, il Turkmenistan. Ma è effettivamente improbabile che 600 tonnellate di eroina finiscano tutte in questi che sono ancora semplici rivoli.

- Qualcuno sta facendo scorte. E' questa la teoria degli esperti ONU, che definiscono le scorte di eroina una "bomba a tempo". Si pensa che al momento possano trovarsi ancora nascoste in Afghanistan, per chissà quale oscuro motivo.

Le ipotesi sono molteplici: chi sostiene che si stia cercando di far alzare il prezzo nei Paesi consumatori emergenti (come la Russia, appunto, che infatti vuol bloccare le strade di passaggio della NATO), chi invece che si attenda il momento giusto per inondare di eroina le strade dei Paesi occidentali. Magari approfittando di una crisi economica che spingerà molti disperati a cercare fonti alternative e illegali di guadagno.

E a proposito di crisi, non dobbiamo dimenticare che la droga rappresenta la terza industria del pianeta, dopo il petrolio e le armi, ed è un'industria con molto cash a disposizione e forti legami con le banche.

Esiste anche una terza ipotesi, un filino complottista: finora, le "invasioni di mercato" dell'eroina sono coincise con momenti di forte instabilità sociale. Qualcuno sostiene che sia una droga usata come "calmante" di teste calde, alla bisogna. C'è forse in preventivo l'idea che occorrerà mettere a dormire gente propensa ad una turbolenta insoddisfazione?