Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Beckham, affittato speciale. Epifania di un mondo alla mercé

Beckham, affittato speciale. Epifania di un mondo alla mercé

di Massimo Gramellini - 23/10/2008

  
 
 
Vorrei qui tentare un paragone ardito fra un uomo e la sua epoca. L’epoca è la nostra. Epoca sgangherata, dove capita che una squadra di calcio, il Milan, affitti un giocatore per l’inverno come se fosse un alloggio in Riviera. L’uomo è l’Affittato Speciale, il bellimbusto inglese David Beckham, noto per avere il piede di fata, il fisico da statua e la moglie a forma di manichino: Victoria delle Spice Girls, l’unica cantante al mondo di cui nessuno ha mai sentito la voce.

Ora il paragone, e che il dio dei biondi ossigenati, palestrati e strapagati mi assista. Il personaggio Beckham ha rovinato il calciatore Beckham nello stesso modo in cui la bolla finanziaria ha piegato l’economia reale. Il calciatore Beckham non era un bluff. Non sarà stato estroso e anticonformista come George Best, ma non era affatto spiacevole vederlo correre a testa alta sulla zona destra del campo per poi spennellare delizie al centro dell’area. Se si fosse limitato a produrre assist, punizioni e calci d’angolo (l’economia reale del calcio), avrebbe avuto una carriera ricca di successi e un posto d’onore nella memoria dei tifosi. Invece ha preteso sempre di più: le sfilate di moda, le foto di copertina, la vita dispendiosa e vuota delle star hollywoodiane. Il personaggio si è mangiato un po’ alla volta il calciatore, tanto che ora Beckham corre il rischio di non essere più ricordato come calciatore e di venire dimenticato anche come personaggio. Lui almeno ha trovato un Berlusconi per sopravvivere all’inverno. Speriamo di trovarlo anche noi.