Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / I prossimi a saltare: Deutsche Bank e Svizzera

I prossimi a saltare: Deutsche Bank e Svizzera

di Marco Saba - 02/11/2008

Fonte: Centro Studi Monetari

 
 
Secondo i dati di uno studio inedito del Centro Studi Monetari, in un sistema normale, i prossimi a saltare dovrebbero essere Deutsche Bank e lo stato Svizzero. La Deutsche Bank (1) ha ormai superato la barriera della riserva al 2%: per ogni 83 euro dichiarati in contabilità, ne possiede realmente solo uno (quindi, come rapporto di falsificazione dei depositi, da uno a 50 si passa ad uno a 83). Per la Svizzera invece la questione riguarda l'indice di indebitamento che comprende le maggiori banche del paese e le garanzie offerte appunto dal governo (2): è seconda dopo l'Islanda che si sa che fine sta facendo... Il tempo a disposizione non è certo abbondante, chi pensa ad un anno e mezzo due, avrà grosse sorprese. Nel frattempo si ribadisce l'assoluta necessità di creare in tempi brevissimi una centrale di clearing internazionale per poter mettere in comunicazione le varie valute che nasceranno ben presto un po' dappertutto nell'area euro, assieme con le valute a corso forzoso ed altri strumenti monetari. Attraverso questo strumento - suggerito insistentemente anche nei recentissimi rapporti del gruppo che fa riferimento a Bernard Lietaer (il creatore del sistema ECU e poi del TERRA e del REGIO, ex amministratore degli hedge fund GAIA) (3)- sarà possibile gestire in automatico l'inevitabile scostamento che apparirà nei tassi dei cambi fluttuanti dei vari strumenti monetari.
Creare una camera di compensazione a livello di Euroclear o CHIPS ha richiesto in tempi passati alcuni anni di tempo e la disponibilità di professionisti particolarmente specializzati, nonché elevate risorse finanziarie. E' per questo che Il CSM si è interessato - ufficialmente fin dal gennaio del 2007 (4) - al fine di reperire le risorse e gli sponsor di tale iniziativa. La recentissima tesi presentata a Milano (5) è utilizzabile come punto di partenza di un business plan da presentare ai soggetti istituzionali interessati - pubblici e privati. Allo stesso modo ci si sta adoprando per proporre l'adozione di specifiche leggi regionali volte ad incoraggiare i Comuni ad agire direttamente a fianco dell'iniziativa. Infatti finora, a parte le buone intenzioni più o meno scritte (6), dobbiamo ancora attendere prima di assistere ad un Comune che emetta buoni locali direttamente e/o in partnership con gruppi spontanei di base. Allo stesso tempo occorre trovare un partner bancario per far dialogare i due sistemi - quello forzoso e quello a corso libero. Il momento, comunque, è senz'altro topico. I prossimi sei mesi sono determinanti ma noi possiamo dire in completa tranquillità che il nostro lavoro lo stiamo svolgendo efficacemente pur nelle diffficoltà che nascono sempre sia internamente che all'esterno, di fronte ad iniziative fortemente innovanti.


Marco Saba
Centro Studi Monetari