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8berSCEC: un salto nel futuro

di Pierluigi Paoletti - 02/11/2008

 

 

Permetteteci di fare una parentesi sul meeting di Riccione di ArcipelagoSCEC. Vedere oltre

200 persone venire da tutta Italia dalla Sicilia al Friuli VG, solo per lavorare e concretizzare

quella che è una soluzione di Transizione, la Transition Money, è stato coinvolgente.

Assistere alla relazione della Preside del’Istituto Agrario e Turistico Alberghiero di Crotone

dr.ssa Scerra, che ha accolto il progetto “il Sapore del Cuore” nella sua scuola, ha fatto

venire i brividi a tutta la platea, così come è stato coinvolgente ascoltare i coordinatori dei

gruppi di Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Toscana e Veneto illustrare le loro

esperienze.

Ci sembra che il messaggio che è uscito da quell’assemblea è stato quello di non ostacolare

il crollo del vecchio sistema economico, ma di concentrarci e lavorare alla costruzione di

uno nuovo, più giusto e equo. La
Solidarietà ChE Cammina possiamo dire che è entrata in

un’altra fase di crescita e probabilmente sta diventando adulta.

La cosa positiva è che le persone sono tornate a casa con speranza e fiducia sapendo che la

qualità del prossimo futuro dipenderà molto dalla propria azione sul territorio. In gioco non

ci sono solo interessi personali, ma si è capito che in questo particolare momento storico

l’interesse personale coincide con quello delle comunità.

Nel corso del meeting c’è stata anche denuncia, ma in molti hanno percepito quanto i

sentimenti di rabbia che nascevano da quegli interventi, stridevano con la soluzione che

invece ha necessità di emozioni di altra natura per poter crescere e svilupparsi.

In fin dei conti questo è un percorso di crescita personale per tutti:

scegliere di contrastare un sistema, combattendoci contro, boicottandolo e quindi dare

spazio a rabbia, frustrazione e distruttività, oppure concentrarsi sulla soluzione che è a

portata di mano, ma richiede emozioni come speranza, fiducia, altruismo e solidarietà?

A Riccione ci siamo resi conto di quanto sia importante, per lavorare bene al progetto di

ArcipelagoSCEC, dedicarsi totalmente al nuovo, lasciando che il vecchio sistema faccia il

suo corso, osservandolo, ma senza farsi coinvolgere.

Questo forse è il messaggio più importante che è arrivato da questo appuntamento di

ArcipelagoSCEC
www.arcipelagoscec.org .

Di questo sembrano accorgersi anche persone come l’ex governatore di Bankitalia Fazio

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/10/intervistafazio.

shtml?uuid=056ce8b0-a65b-11dd-a9ef-4fb62bdf63e7&DocRulesView=Libero
che auspica il ritorno

dell’etica nella finanza e anche Tremonti http://economia.alice.it/news/foglia.html?codNotizia=16642640&pmk=site_econ

che in una recente sua intervista ha parlato della necessità di ritornare ad un rapporto

equilibrato tra etica ed economia e che questa non è una semplice crisi, ma la rottura di una

linea di sviluppo, oltre ad auspicare un nuovo modo di fare banca.

Visto il posto che queste persone hanno occupato o occupano all’interno del sistema,

possiamo dire che è in atto un cambiamento profondo e molto importante nell’economia e

quindi in tutti i settori della nostra vita.

Concentrarci sulla soluzione, come facciamo noi, non fa altro che accelerare il processo di

trasformazione positiva a cui tutti aspiriamo.

Passando al vecchio sistema che crolla, in due colpi da 0,50% ciascuno, la FED ha portato i

Fed Funds all’1% come nel 2004. Roba da capogiro per la velocità, mai vista con cui si è

arrivati a questi livelli, la bce procederà a ruota, mantenendo sempre il divario di tassi per

agevolare l’impero.

Come conseguenza alla marea di liquidità riversatasi nei mercati finanziari e per questi

aumenti di tassi le borse stanno cercando di costruirsi il terreno su cui ripartire

Quindi a breve seguirà una ripresa dei corsi azionari, ma non sarà una ripresa duratura

perché non appena l’euro inizierà a riprendere quota - sappiamo che nel 2009 finisce il ciclo

iniziato nel 2005 - e di conseguenza il dollaro a deprezzarsi, avverrà il definitivo crollo di

questo sistema.

Crollo inevitabile quindi?

Non è detto, questa crisi si potrebbe evitare solo che si adottassero delle soluzioni come

La moratoria dei debiti

La messa al bando di qualsiasi prodotto dell’ingegneria finanziaria

Si facesse una “capatina” nei paradisi fiscali e si confiscassero tutte le ricchezze

accumulate alle spalle delle persone oneste.

In questo senso il nuovo presidente degli Stati Uniti dovrà mostrare al mondo tutta la

saggezza e la lungimiranza di cui è capace.

Se vuole può dare un corso nuovo agli eventi e non necessariamente permettere il crollo del

sistema da cui si sa già che guadagneranno sempre i soliti mentre alle comunità toccherà

pagare un conto estremamente salato.

Noi dobbiamo in questo fare la nostra parte attivamente costruendo circuiti economici che

hanno già il sapore ed il buon senso del futuro.

Gli strumenti li abbiamo, dobbiamo solo usarli.

That’s all folks