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Il tuca tuca dei banchieri

di Miguel Martinez - 11/11/2008

Tempo fa, raccontammo su questo blog del tuca-tuca degli "informatori scientifici", il termine politicamente corretto per indicare venditori di farmaci.

Due aggiornamenti.

Negli Stati Uniti, hanno fatto un
semplice confronto tra le somme che alcuni ricercatori hanno dichiarato di aver incassato dalle aziende farmaceutiche; e le somme che le stesse aziende dichiarano di aver dato agli stessi ricercatori.

Prendiamo i signori Joseph Biederman, Timothy E. Wilens e Thomas Spencer dell'Università di Harvard. Chi denunciava alla propria università di non aver preso nulla, chi poche migliaia di dollari. Invece, secondo i calcoli delle industrie farmaceutiche, gli stessi tre signori avevano preso almeno 2,6 milioni di dollari nell'arco di sette anni.

Insomma, la scienza è certamente neutrale; ma gli scienziati no.

E costano pure meno dei politici. Alle ultime elezioni presidenziali, l'insieme delle aziende coinvolte nel settore medico, della salute e delle assicurazioni - cioè tutti coloro che non permetteranno mai che negli USA nasca un sistema sanitario pubblico serio -
hanno investito pubblicamente (senza contare mille forme di investimento indiretto) 49.408.792 dollari nel prodotto Obama, e 33.286.626 nel prodotto McCain. Infatti, qualunque assicuratore scommetterà sempre sui più giovani.

La seconda nota è che non sono solo gli informatori scientifici a ballare. Ballano pure i banchieri.

La Royal Bank of Scotland e la Halifax/Bank of Scotland hanno organizzato in segreto
due grandiose feste per celebrare il bailout ("salvataggio") di 50 miliardi di sterline che avevano da poco incassato dall'erario pubblico. Non sappiamo quanto abbia speso per l'occasione la Royal Bank, ma la Halifax ha speso 330 mila sterline.

Non se ne sarebbe accorto nessuno, se i banchieri, assieme al loro seguito di bancari, venditori di ipoteche e mogli, non si fossero messi a ballare anche per strada, come si può vedere in questa foto.

Non chiedete a questo modesto traduttore come si dice tuca-tuca in inglese.