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Gaza, l’Onu "ha esaurito gli aiuti alimentari"

di redazionale - 16/11/2008



Le Nazioni Unite - ha avvertito il responsabile locale dei soccorsi - non hanno più cibo da distribuire nella striscia di Gaza. John Ging ha dichiarato che i sussidi per 750mila abitanti di Gaza dovrebbero essere sospesi almeno fino a sabato, e ha definito la situazione economica di Gaza "un disastro".

In precedenza Israele ha negato l’ingresso a un convoglio che portava forniture alimentari. Per circa una settimana (Israele) ha impedito il trasferimento di tutti i beni all’interno di Gaza, accusando i continui attacchi con i razzi dei militanti palestinesi.

L’agenzia di sostegno delle Nazioni Unite (Unrwa) distribuisce aiuti di emergenza a circa la metà degli 1,5 milioni di abitanti di Gaza.

"Questa sera abbiamo esaurito gli aiuti alimentari", ha dichiarato Ging, alto funzionario dell’Unrwa a Gaza.

"Se non verranno aperti gli attraversamenti... non saremo in grado di procurarci quel cibo all’interno di Gaza", ha detto all’agenzia di stampa Reuters.

Accesso negato

Anche giovedì, Israele ha negato a un gruppo di alti diplomatici europei il permesso di visitare l’enclave costiera. (Israele) ha impedito anche ai giornalisti, compresi quelli della Bbc, di entrare nel territorio.

Forniture limitate di carburante sono state inviate martedì, dopo che la sola centrale elettrica di Gaza aveva esaurito il gasolio.

I militanti (palestinesi) dicono che il lancio di razzi e colpi di mortaio è una risposta a quella che definiscono l’aggressione israeliana contro Gaza*.

Il portavoce del governo israeliano Mark Regev ha ribadito che ogni miglioramento dipenderà da Hamas, il movimento che controlla la Striscia. "C’è stata una situazione di conflitto, ed è molto difficile garantire un funzionamento normale dei passaggi di frontiera n una situazione in cui proseguono gli scontri a fuoco", ha detto.

Mercoledì, le truppe israeliane hanno ucciso quattro militanti palestinesi del movimento Hamas, che controlla Gaza da quando ha strappato il potere all’Autorità palestinese guidata da Fatah, nel giugno 2007.

Testimoni sostengono che i combattimenti sul confine della Striscia sono scoppiati dopo che dei veicoli corazzati israeliani sono entrati in territorio (palestinese) nei pressi di Khan Younis. L’esercito (israeliano) afferma che i suoi soldati stavano tentando di fermare dei militanti che stavano piazzando una bomba nei pressi della barriera di sicurezza che circonda la Striscia.

La centrale elettrica di Gaza fornisce la maggior parte dell’elettricità utilizzata a Gaza City; Israele garantisce i bisogni energetici della maggior parte del territorio restante, ma il sistema è esposto a sovraccarichi e i blackout sono comuni.

Israele ha occupato Gaza nel 1967, ma ha ritirato le sue forze armate e i coloni ebrei nell’estate del 2005.

L’accesso al territorio, dove vivono 1,5  milioni di palestinesi, resta sotto il controllo dell’esercito israeliano, così come il suo spazio aereo e le sue acque territoriali. L’Egitto controlla l’ingresso meridionale di Gaza, a Rafah, e segue la politica di isolamento del movimento Hamas, che Israele e i suoi alleati definiscono gruppo terrorista.

L’ultima serie di scontri e lanci di razzi ha avuto inizio il 5 novembre, quando le truppe israeliane sono entrate a Gaza per distruggere quello che secondo Israele era un tunnel scavato dai militanti per sequestrare i suoi soldati.

Un militante è morto nello scontro a fuoco, e un successivo raid aereo israeliano sulle postazioni di Hamas nella parte sud di Gaza ha ucciso almeno cinque combattenti.

Hamas ha risposto con un fitto lancio di razzi su Israele. Da allora ci sono stati diversi lanci di razzi, che non hanno causato vittime tra gli israeliani.

La tregua tra le due parti, dichiarata il 19 giugno, ha perlopiù tenuto. Entrambi i fronti hanno accusato l’altro di violazione del cessate il fuoco, ma sostengono di continuare ad rispettarlo.

(Traduzione di Carlo M. Miele per Osservatorio Iraq)

L’articolo in lingua originale Bbc News


* nuovi scontri sono avvenuti oggi. L'aviazione israeliana ha lanciato

diversi missili contro obiettivi nella parte nord della Striscia, ferendo due militanti palestinesi. In precedenza, i militanti palestinesi avevano lanciato un numero imprecisato di razzi in territorio israeliano, nei pressi delle città di Sderote Ashkelon, causando il ferimento di una persona (ndt)