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Il duro, durissimo risveglio

di Uriel - 22/11/2008

Fonte: Wolfsteep

Vedo tutto un rifiuto di accettare che il sogno sia finito. Non si capisce che dopo la cartolarizzazione del dollaro, la finanza americana abbia creato il sogno americano, e il sogno e', appunto,UN SOGNO. Una cosa FALSA che non ha nulla a che vedere con la realta'.
Ovviamente adesso il sogno e' finito. E si tornera' alla realta'. Questo comprende la piu' titanica ristrutturazione economica della storia. Ma specialmente, comprende la fine di alcuni sogni, la fine di una visione completamente sconnessa dalla realta', la visione che un'economia drogata con soldi FALSI ha fomentato in ognuno di noi.

Vediamo di fare alcuni confronti.

SOGNO: l'economia e' basata sul sapere. Le banche finanziano le idee, che diventano realta' per via di un fiume di soldi concesso sulla bellezza di una visione. Tu hai un'idea, le banche te la finanziano, e diventi google in due anni.

REALTA': le banche USA stampavano soldi falsi in cantina. Dopodiche' dovevano farli circolare. Poiche' nessuno li voleva, hanno finanziato tutto il "free" di internet, le "idee" e ogni altro buco luccicante. Adesso il diritto di stampare merda sotto forma di titoli e' finito. Se hai un'idea, puoi venderla a chi ha i soldi, ma nessuno ti riempira' di soldi solo perche' hai in mente un sito che titilla il piercing con un mp3 binaurale.




SOGNO: e' possibile creare un'azienda ggiovane fatta di ventenni che in due anni diventa una multinazionale e la gente lavora circondata di scoiattoli su un tavolo a forma di Titanic.

REALTA': per creare un'industria vera occorrono almeno due generazioni di lavoro. Dopo la prima fase di novita' e' necessaria una fase di consolidamento, che richiede esperienza e continuita'. Niente ventenni al potere, dopo la prima generazione. Ci sono le famiglie di grandi industriali e le famiglie di grandi banchieri. Sono loro a fare le industrie. I ventenni ci lavorano.




SOGNO: poiche' l'economia si basa sul sapere, abbiamo bisogno che gran parte della popolazione acceda ai livelli superiori di studi. Poiche' l'economia si basa sui servizi, cioe' sulle relazioni, abbiamo bisogno di persone come il manager delle pubbliche relazioni, l'esperto in creazione di comunita', eccetera.

REALTA': poiche' l'economia si basa sul lavoro , solo una piccola parte della popolazione potra' accedere ai livelli superiori degli studi. Gli altri dovranno lavorare. Realisticamente, c'e' bisogno di un manager ogni mille persone che lavorano, piu' i gradi di lavoratore basati sull'esperienza.




SOGNO: poiche' l'economia e' tesa all'innovazione, abbiamo bisogno che la stragrande maggioranza della popolazione arrivi a fare ricerca. Per questo occorre che lo stato dell'arte di ogni scienza sia disponibile a vasti strati della societa'.

REALTA': poiche' l'economia e' tesa alla soddisfazione di bisogni di base come alimentazione, casa, vestiario, riscaldamento, e solo dopo vengono i consumi accessori, la stragrande maggioranza della produzione non necessita di alcuna innovazione, ma di quantita', ovvero di semplice lavoro.



Tutti questi sogni sono stati finanziati, per quasi trent'anni, da un'economia cartolarizzata che stampava soldi falsi. La quantita' di soldi falsi che e' stata stampata ha alimentato trent'anni di questo falso sogno, di questa falsa retorica che ha insegnato una visione del tutto ridicola.

Bene, la crisi attuale e' una sveglia. Certo, chi ha meno di trent'anni nel sogno ci e' nato. Gli e' difficile anche solo pensare che la realta' sia diversa, che questa NON sia la realta'.

"Matrix", del resto, "e' tutto intorno a te."

Avete creduto in un mondo dove tutti vanno in giro vestiti come rockstar , tra un party di Facebok e un master in gestione del logo due punto zero. Avete sognato un mondo dove il vostro cervello e' cosi' prezioso che lo stato vi paga per studiare e le banche fanno la fila a finanziare le vostre preziose idee. Lo so, era un bel sogno. Anche a me piace un sacco Star Trek, del resto. Ma io non credo che sia vero, a differenza di voi.

Vedo questi trentenni increduli, incapaci di capire. Ripetono come un rosario la litania di falsita', la retorica del sogno che hanno sentito da quando sono nati in poi. Si illudono che non possa finire.

No, signori, e' proprio finita qui. Mancano pochi mesi, e poi gli USA metteranno mano al gigantesco disavanzo commerciale riportando la produzione in patria. Altri faranno lo stesso, perche' saranno obbligati dal cambiamento americano.

Il sogno e' finito. Adesso alzatevi, lavatevi la faccia, e fate colazione.

E poi andate a lavorare.

Che il mondo e' tornato normale. E i soldi si fanno col lavoro. E no, "luxury brand manager" non e' un lavoro.