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Crisi: la sindrome giapponese

di Lyndon LaRouche - 19/12/2008

 

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Strasburgo, 17 dic - La decisione della Fed di azzerare il costo del denaro? "Folle, la politica di tassi zero si e' rivelata un disastro per il Giappone agli inizi degli anni Novanta e rischia di provocare il tracollo del sistema economico e finanziario prima dell'entrata alla Casa Bianca di Barack Obama il 20 di gennaio". Che cosa occorre fare? "Riportare i tassi al 4% e costringere le banche a rimanere aperte ma ad una condizione: l'amministrazione controllata". Che cosa puo' fare Barack Obama per salvare la situazione? "Tenere fede agli impegni presi in queste settimane e tornare alla politica rooseveltiana di dirigismo statale". Come attenuare le tensioni sui mercati valutari? "Reintrodurre un sistema di cambi fissi, o comunque con una gamma massima di oscillazioni, per evitare che i contraccolpi di una economia si trasmettano a tutte le altre". Sono le risposte dell'economista Lyndon Hermyle LaRouche che, a Strasburgo, ha tenuto una conferenza stampa sulla crisi finanziaria su invito dell'onorevole Mario Borghezio, capodelegazione della Lega Nord al Parlamento Europeo. LaRouche si e' distinto nel corso della carriera per avere previsto i crac finanziari del 1987 e del 1998. Dal 1994 considera fallito l'attuale sistema finanziario e dunque vede come una logica conseguenza la grave crisi in atto. LaRouche porta avanti la battaglia per un ritorno alle politiche dirigiste rooseveltiane nell'ambito del partito democratico americano presiedendo il "LaRouche Political Action Committee".

Rmi

(RADIOCOR) 17-12-08 15:23:54 (0251) 5 NNNN


CRISI: LAROUCHE, FOLLE DECISIONE FED AZZERARE TASSI

(ANSA) - STRASBURGO, 16 DIC - Una decisione ''folle'', una ''sciocchezza'' che rischia di far crollare definitivamente il sistema bancario statunitense: cosi' l'economista Lyndon Larouche ha commentato la decisione della Federal Reserve di azzerare i tassi d'interesse.

Noto per essere stato uno dei pochi ad aver previsto il crac finanziario internazionale, Larouche, considerato un clintoniano, e' rientrato nel novero dei consiglieri della nuova amministrazione statunitense targata Barack Obama ed e' uno strenuo sostenitore della necessita' di tornare a un sistema di cambi fissi.

''E' impossibile pensare di ripagare la massa del debito in circolazione'', ha detto oggi nel corso di una conferenza stampa organizzata a Strasburgo dall'europarlamentare della Lega nord Mario Borghezio.

L'unica cosa da fare per uscire dalla crisi, secondo Larouche, e' ripristinare la ''sovranita' nazionale'' sul sistema creditizio, soprattutto negli Stati Uniti, tornando a separare le attivita' commerciali da quelle speculative. E lanciare un grande piano di riforme a livello euroasiatico coinvolgendo Usa, Russia, Cina e India per la realizzazione di infrastrutture e il rilancio della domanda.

L'economista, che definisce George Soros un ''diavolo'' della speculazione che applica ''metodi nazisti'' appresi in Ungheria durante la sua adolescenza, e' comunque ''fiducioso e ottimista'' sulla possibilita' che Obama imbocchi una strada in grado di superare una crisi senza precedenti e che richiede senza dubbio di arrivare a una nuova Bretton Woods.

(ANSA)


Corriere della Sera - NAZIONALE
sezione: Economia
data: 2008-12-18
num: - pag: 35
categoria: REDAZIONALE

Il guru che anticipò il crac della finanza speculativa

La profezia di LaRouche: tornare ai cambi fissi

DAL NOSTRO INVIATO

STRASBURGO – «Una follia che le banche non possono sostenere ». Così il clamoroso azzeramento dei tassi d'interesse sul dollaro, deciso dalla banca centrale Fed, è visto da Lyndon LaRouche, il politico guru che dagli anni Novanta annunciava il crac della finanza speculativa e la necessità di una nuova Bretton Woods. Perenne candidato outsider a tutte le primarie presidenziali del partito democratico, LaRouche in Italia ha avuto contatti con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che si è dichiarato attento lettore dei suoi scritti anti liberisti e anti-marxisti. Ieri questo ottantaseienne senza laurea in economia è stato invitato a parlare della crisi finanziaria nell'Europarlamento di Strasburgo dal capogruppo degli eurodeputati della Lega Nord, Mario Borghezio, e dalla presidente della Destra europea, Cristiana Muscardini di An, appoggiati dal capo-delegazione di Forza Italia Stefano Zappalà.

LaRouche ha ribadito che «l'attuale sistema monetario mondiale è fallito senza speranze». La causa è «un indebitamento insostenibile » e ormai «solo gli Stati possono garantire il credito a medio e lungo termine». Il politico-guru, leader di un movimento multinazionale di seguaci, auspica il salvataggio solo della parte del sistema bancario impegnato a finanziare le imprese e i cittadini. Le attività speculative andrebbero lasciate fallire. LaRouche ritiene essenziale «il ritorno a un sistema di cambi fissi» e invoca un piano di mega-investimenti pubblici in infrastrutture in Asia, Russia, Europa, Africa e Usa. Termini durissimi li ha usati contro il superspeculatore George Soros denunciando la sua influenza su molti governi.

Un altro nemico è l'ex governatore della Fed Alan Greenspan, responsabile del credito facile alla base della bolla dei mutui immobiliari subprime. Ma invita a iniziare a colpire anche la speculazione sulle droghe in America Latina e in Asia. «L'oppio pagato 600 dollari al contadino afghano rende sei milioni di dollari ai trafficanti », ha detto Larouche, che negli anni 90 fu arrestato e condannato per frodi nella raccolta dei fondi del suo movimento. Intervenne il presidente democratico Bill Clinton per farlo rilasciare. Oggi punta sul neopresidente Barack Obama. «L'amministrazione Bush può ancora provocare danni irreparabili fino al 20 gennaio – ha detto LaRouche - . Ma Obama, che ha principi sani, può rilanciare l'economia». Con Tremonti dice di «condividere molti punti », ma evidenzia anche differenze. Quella principale riguarda l'ispiratore storico della comune convinzione nell'intervento dello Stato nell'economia. Tremonti si ispira all'economista britannico John Maynard Keynes. LaRouche risale al 1700 e all'allora ministro del Tesoro Usa Alexander Hamilton.

Ivo Caizzi