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Sui magistrati

di Massimo Fini - 30/12/2008

 
 
Caro Fini,

sono un suo giovane lettore, ho apprezzato molto "Il vizio oscuro dell'Occidente" e "Sudditi", ora sto aspettando "Nerone" per giudicare il suo lavoro storiografico su un personaggio a dir poco discusso, spesso negativamente. Sono sovente d'accordo con lei, mi piace la sua critica al capitalismo e al contempo al marxismo, la sua analisi lucida sulle situazioni geopolitiche mondiali. Non mi sono trovato d'accordo con un suo articolo, uscito sul giorno l'11 novembre scorso, nel quale, cito testualmente, affermava: <<Mister Berlusconi dovrebbe essere mazzolato non per le sue battute, più o meno riuscite, ma, per esempio, per la devastante campagna di delegittimazione della Magistratura che porta avanti, con protervia, da tre lustri.>>. Adesso, premesso che non ho gran simpatia per Berlusconi, non capisco questa sua presa di posizione in difesa di un organo, quale la magistratura, che se non delegittimato va quantomeno, per la miseria umana in cui oggi versa, criticato duramente. Enzo Tortora, Lelio Luttazzi, innocenti che hanno pagato con la sbarra la tracotanza dei magistrati le dicono qualcosa come nomi?


Un suo estimatore

Nicola



Per quanto riguarda Tortora io sono stato il primo , a una settimana dal suo arresto, a scendere in campo in suo favore non per un pregiudizio favoevole o sfavorevole nei confronti o di Tortora o della magstratura ma perchè Tortora era stato arrestato sulla base di dichiarazioni di pentiti come autorizzava una sciagurata legge votata dal parlamento e contro la quale mi ero battuto.Comunque la tua domanda di fondo me la fanno anche altri: perchè tu che sei contro questo sistema difendi una istituziobe di questo sistema quale la magistratura? E' una questione di coerenza. la liberal democrazia rinuncia all'uguaglianza sociale, ritenendola utopica, ma ha come postulato fondamentale l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. L'opera di deligittimazione della msgistratura condotta da Berlusconi e da tutti i suoi adepti, coniugata con la tolleranza zero anche qui sostenuta dal cn dx va verso un doppio diritto im punità per i politici e lor signori, tolleranza zero" per i reati da strada compiuti dai poveracci. È una discriminazione assolutamente inaccettabile non solo in liberal democrazia ma in qualunque sistema. Difendere quindi l'indipendenza della magisrìtratura, senza rinunciare a criticare provvedimenti di singoli magistrati, vuol dire, in questo momento, difendere le persne normali, la cosiddetta gente comune"dalla protervia della classe dirigente che non vuole affatto rinunciare ai poteri della magistratura ma vuole indirizzarli solo contro di noi salvando se stessa.