Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Iraq, Religiosi – sunniti e sciiti – condannano l’attacco israeliano a Gaza

Iraq, Religiosi – sunniti e sciiti – condannano l’attacco israeliano a Gaza

di redazionale - 04/01/2009


Dure condanne contro l’attacco di Israele alla striscia di Gaza – giunto ormai al settimo giorno – sono arrivate ieri, durante la preghiera del Venerdì, dai leader religiosi iracheni, sia sciiti che sunniti, che hanno inoltre invitato la comunità internazionale a fare pressioni sullo Stato ebraico perché cessi l’aggressione contro i palestinesi.

“Chiediamo alla comunità internazionale di utilizzare tutti i mezzi per fare pressione sul regime sionista affinché fermi gli attacchi feroci”, ha detto il Grande Ayatollah Ali al Sistani – l’esponente religioso più influente tra gli sciiti.

Nella città santa sciita di Karbala, lo sceicco Abdul Mahdi al-Karbalai’e ha chiesto alle organizzazioni umanitarie di sostenere la popolazione di Gaza, “fornendole gli aiuti necessari”.

Muqtada al Sadr: “spudorata aggressione sionista”

Particolarmente duro contro l’attacco israeliano, che in sette giorni di bombardamenti incessanti ha ucciso almeno 422 palestinesi, molti dei quali civili, è stato Muqtada al Sadr.

Il leader sciita, in un discorso letto ai fedeli a Sadr City, la roccaforte del suo movimento nella parte est di Baghdad, nel corso della preghiera, ha invitato “tutte le organizzazioni internazionali e umanitarie” a prendere una posizione unitaria “per mettere fine a questa spudorata aggressione terrorista sionista”, e ha chiesto agli iracheni di inviare aiuti in generi alimentari e medicinali ai palestinesi.

“Ancora una volta i sionisti hanno dimostrato la loro violenza contro l’umanità uccidendo persone innocenti”, ha detto nel suo discorso – letto dall’Imam Muhannad al Musawi. “I massacri che si stanno perpetrando nella striscia di Gaza sono un’ulteriore prova di queste carneficine, a cui gli Stati Uniti offrono una copertura di legittimità perché gli attacchi continuino”.

Dopo la preghiera, i fedeli hanno bruciato la bandiera israeliana, urlando: “No, no a Israele”, e “No, no all’America".

Mosul prega per le vittime palestinesi

L’aggressione israeliana è stata condannata anche nelle zone a maggioranza sunnita.

A Mosul, nel nord, l’Imam sceicco Mohammed al Juburi ha detto ai fedeli che si erano radunati per ascoltare il suo sermone del Venerdì che “Gaza adesso sta assistendo a un genocidio e un vero Olocausto".

E in diverse moschee della città si è pregato per le vittime palestinesi dell’attacco israeliano. Mentre diversi Imam hanno lodato l’iniziativa del governo turco per arrivare a un cessate il fuoco.

[O.S.]

Fonti: Agence France Presse, Aswat al Iraq