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Contro lo Stato di Israele

di Alessio Mannino - 12/01/2009

   
Sono contro Israele perché è uno Stato nato da un’usurpazione, senza alcun buon diritto che sia stato quello deciso a tavolino da Stati Uniti, Gran Bretagna e i loro alleati all’indomani della Seconda Guerra Mondiale.
Sono contro Israele perché il genocidio da loro subìto dai nazisti non poteva ammettere, come sinistro risarcimento, l’oppressione cinquantennale di un altro popolo, quello palestinese.
Sono contro Israele perché ammiro la cultura e la storia degli Ebrei, e non sopporto di vederla infangata dalla politica d’occupazione perpetrata dagli Israeliani in quest’ultimo mezzo secolo.
Sono contro Israele perché sto, per istinto e principio, dalla parte del perdente, cioè dei palestinesi.
Sono contro Israele perché la Striscia di Gaza è un’enclave dall’autonomia larvata e sotto perenne ricatto, in libertà vigilata e non effettiva, e perché appena gli israeliani chiudono i valichi di confine la vita della popolazione diventa invivibile, Hamas o non Hamas.
Sono contro Israele perché i morti dell’una e dell’altra parte sono uguali, ma solo quando i palestinesi avranno un loro Stato non riterrò quelli provocati dai razzi Kassam più morti degli altri.
Sono contro Israele perché sto con Hamas, che ha regolarmente vinto le ultime, democratiche elezioni palestinesi e oggi governa com’è suo diritto, godendo di un ampio consenso popolare dovuto alle sue organizzazioni sociali, assistenziali e non solo al presunto “terrorismo”, che tale non è perché combattere per riprendersi la propria terra, da che mondo è mondo, si chiama legittima resistenza.
Sono contro Israele perché sono dalla parte di tutti coloro che non intendono piegarsi ai voleri del suo puparo americano, gli Usa.
Sono contro Israele perché dopo aver fatto carta straccia di tutte le risoluzioni Onu, essersi arrogata la prerogativa della bomba atomica, aver impunemente schiavizzato un popolo, non può pretendere che noi si creda alla favoletta dell’unica democrazia in Medioriente, povera e indifesa contro i cattivi arabi alle porte.
Sono contro Israele perché il conflitto con i palestinesi è fatto artatamente sopravvivere a sé stesso per poter tenere in scacco politico e morale i “fratelli arabi”, alcuni dei quali (Egitto, Giordania) si sono venduti da un pezzo alla munificenza americana.
Sono contro Israele perché, semplicemente, faccio il tifo per una libera e indipendente Palestina.