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La medicina alternativa è usata dal 23% degli Italiani

di redazionale - 20/01/2009


 Una percentuale sempre più alta di italiani preferiscono affidarsi, pagando di tasca propria, alle cure 
non convenzionali. Il risparmio stimato da Omeoimprese, per il Ssn, vale ben 40 milioni di euro.

"Secondo l'Ispo ormai il 65% della popolazione ha dimestichezza col termine medicine non convenzionali e le conosce," è il commento rilasciato all'Adnkronos daPaolo Roberti di Sarsina, esperto per le Medicine Non Convenzionali del Consiglio Superiore di Sanità, co-direttore del Corso di Alta Formazione in "Sociologia della salute e medicine non convenzionali" dell'università di Bologna, fondatore e coordinatore del Comitato per le MNC in Italia "Per il Censis poco meno del 50% le considera utili - continua - più del 70% vorrebbe che fossero rimborsate dal Ssn. Per quanto riguarda gli operatori, sono circa 12.000 i medici e i veterinari che fanno parte delle 25 associazioni e società scientifiche che compongono il Comitato per le MNC in Italia, che rappresenta tutte le Medicine Non Convenzionali riconosciute dalla Federazione dei medici (FNOMCeO) e dalla Federazione dei veterinari (FNOVI). Ed è fondamentale sottolineare che molti sono i 'camici bianchi' che hanno completato un iter formativo pluriennale post-laurea a profilo definito per acquisire specifiche competenze in una o più delle MNC riconosciute come di esclusiva competenza del medico e dell'odontoiatra, e cioè: agopuntura, fitoterapia, medicina antroposofica, medicina ayurvedica, medicina omeopatica, medicina tradizionale cinese, omotossicologia-medicina fisiologica di regolazione, osteopatia e chiropratica".

 

"I medicinali omeopatici e antroposofici si trovano esclusivamente in farmacia - precisa - e sono presenti nella quasi totalità dei presìdi italiani: la spesa per le cure con medicinali omeopatici nel 2007 in Italia è stata di circa 300 milioni di euro. Nel nostro Paese operano nel settore omeopatico circa 30 aziende che impiegano oltre 1.200 dipendenti e l'Italia è il terzo mercato europeo dopo Francia e Germania. Il settore continua a crescere, con una media del 6-7% annuo nell'ultimo decennio".

 

Nonostante l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato la "Dichiarazione di Pechino sulla Medicina Tradizionale" in cui si richiede, tra l'altro, la necessità di azione e cooperazione da parte della comunità internazionale, dei governi, nonché dei professionisti e degli operatori sanitari, continua Sarsina "le istituzioni italiane non hanno finora voluto né sono state capaci di mettersi al passo con questa realtà sociale ampiaente diffusa, disattendendo anche la Risoluzione sulle Medicine Non Convenzionali emanata sia del Parlamento Europeo (1997) che del Consiglio d'Europa (1999), né adottando il Piano strategico sulle medicine tradizionali, complementari e alternative dell'OMS (2002)".

 

Roberti di Sarsina è autore con Costantino Cipolla del libro "Le peculiarità sociali delle medicine non convenzionali" (FrancoAngeli edizioni), scritto con l'intento di fare chiarezza sulle questioni normative, scientifiche e sociali che investono le discipline e le pratiche mediche non convenzionali nel loro rapporto con la società moderna occidentale.