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Il sole nel motore Ferrari

di Paolo De Gregorio - 22/01/2009



Dopo anni di sbeffeggiamenti e irrisioni, che quelli come me hanno subito
perché parlavano del sole come fonte di energia in grado di soddisfare ogni
esigenza energetica e di far sparire per sempre dal vocabolario petrolio, atomo
e uranio, eccoci, noi sognatori astratti acchiappanuvole, a godere
profondamente del fatto che i tetti degli stabilimenti delle lavorazioni
meccaniche della Ferrari di Maranello ospiteranno, in soli due anni, un sistema
di pannelli fotovoltaici capaci di rendere l’azienda totalmente autosufficiente
dal punto di vista energetico. Ed è una ditta italiana, il gruppo Maccaferri,
che costruirà l’impianto.
Se la fabbrica tecnologicamente più avanzata d’Italia si rivolge al sole per
l’energia di cui ha bisogno e risolve il problema in due anni, dimostra con
assoluta certezza che, se ogni capannone industriale e ogni condominio
montassero sui propri tetti questa tecnologia, in pochissimi anni non
importeremmo più una  goccia di petrolio e soprattutto non evocheremmo più lo
spettro delle centrali nucleari che, comunque sono ancora tra di noi,
pericolose, e con la impossibilità di essere smantellate perché non c’è ancora
un sito dove le scorie nucleari possano essere stoccate senza pericolo (e sono
passati di 20 anni dal referendum abrogativo del nucleare).
Solo le lobby del petrolio, del gas e quelle dell’atomo, hanno interesse a
bloccare la terza rivoluzione industriale, quella solare, e molti ostacoli
vengono messi dai loro compari che sono in politica per rendere
burocraticamente difficile l’iter per avere i permessi, rallentando così una
rivoluzione che invece andrebbe accelerata e favorita in ogni modo, perché qui
si tratta di fermare il riscaldamento globale provocato proprio dalla
combustione di petrolio, gas, carbone.
Cari navigatori, aiutatemi a far conoscere la scelta tecnica della Ferrari,
forse un po’ con il senso di colpa per fabbricare auto che bruciano molto
petrolio, ma comunque va conosciuto questo fatto che la colloca in “pole
position” come lungimiranza e forse questo abbinamento tra sole ed alta
tecnologia può far scattare nelle persone la voglia di imitare la bella scelta
di Maranello e legittimare una volta per tutte la scelta del sole come partner
affidabile, gratuito, democratico, perché splende su ogni casa e su ogni cosa e
per questo è di una modernità assoluta.
E non è detto che, una volta finito il petrolio, sia finalmente la Ferrari a
primeggiare nel fabbricare i migliori propulsori elettrici per auto per farci
muovere senza nuocere alla nostra salute, né a quella dell’ambiente.
Il “sognatore” ringrazia.
Paolo De Gregorio

p.s. sono consapevole che la Ferrari è campione del mondo di messaggi
negativi rispetto ai consumi di petrolio e non solo, ma volutamente colgo
questo segnale positivo, sperando che influenzi le scelte di altri industriali
e dei fanatici della F1 verso le rinnovabili