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Occupato il Dal Molin. Dal Molin libero!

di byebyeunclesam - 01/02/2009

 

Quando le forze dell’ordine si sono ritirate dall’aeroporto, tra i 400 No Dal Molin è partito, spontaneo, l’applauso; una prima, precaria vittoria per la città che, con il cuore prima ancora che con le unghie e con i denti sta difendendo il proprio territorio da quanti vogliono imporle una nuova base militare.
Era iniziato tutto alle 10 di questa mattina; una lunga colonna di auto in Via S. Antonino, donne e uomini che scendono dagli autoveicoli, tagliano le reti e prendono possesso di un’area dell’aeroporto; alcuni vanno sui tetti, altri appendono striscioni e cartelloni. La polizia, in pochi minuti si schiera e intima lo sgombero. Ma non ne hanno il diritto: l’Enac, per bocca della società incaricata della liquidazione, non lo ritiene utile. Le forze dell’ordine si ritirano, mentre i vicentini restano dentro al Dal Molin.
L’area che gli statunitensi vorrebbero occupare e militarizzare, dunque, è stata liberata e da oggi, per la prima volta, è accessibile a tutti i cittadini. Nei giorni scorsi, del resto, i No Dal Molin erano stati chiari: se partiranno i lavori non staremo a guardare. E così è stato: qualche giorno fa Cmc e Ccc, le ditte che hanno vinto l’appalto per il cantiere, avevano iniziato a demolire le strutture esistenti per far posto alle nuove caserme statunitensi; un avvio del cantiere illegale, innanzitutto perché la maggioranza della comunità locale è contraria a questo insediamento, poi perché nessuna Valutazione d’Impatto Ambientale è stata ancora realizzata nonostante la particolarità geologica e idrica dell’area.
Da oggi si apre una nuova fase della mobilitazione contro la nuova base militare statunitense; è quella della determinazione dei vicentini che, ingannati e trattati come sudditi dal commissario Costa e dal Governo, si riprendono la propria terra per difendere il proprio diritto alla parola e, soprattutto, il proprio diritto a costruirsi il futuro della città.
Questa sera all’interno del Dal Molin – ore 18.00 – si terrà la prima assemblea pubblica dei cittadini; domani verrà aperto il parco della pace e realizzato l’ufficio dell’Altrocomune per la Valutazione d’impatto ambientale. Abbiamo messo i piedi all’interno del Dal Molin, simbolo di coloro che vogliono difendere la democrazia e la terra per impedire la costruzione di una nuova base di guerra. Abbiamo riaperto la vicenda dopo che in tanti l’avevano frettolosamente dichiarata chiusa. Difendere Vicenza? Si può fare; perché il futuro è nelle nostre mani: ci hanno impedito di decidere attraverso la consultazione popolare, non potranno impedirci di difendere la nostra città.
[Fonte: nodalmolin]

Qui il video servizio di Sky TG24.

Le perle di Giancarlo Galan
Ecco le parole del presidente della
Regione Veneto circa il sindaco di Vicenza:
“Achille Variati è il teorico, il mandante e l’esecutore degli estremisti antiamericani del “No Dal Molin”. È lui il vero irresponsabile di ciò che
avviene a Vicenza sul piano del più assurdo estremismo politico. Basta guardare i tempi: ieri il sindaco mannaro incontra il commissario governativo, oggi gli estremisti antiamericani hanno occupato i cantieri del Dal Molin. Più chiaro di così”.
Dalla cronaca della giornata di ieri fatta da Il Giornale di Vicenza.