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Sei in America: dici la verità e la tua carriera è finita

di Paul Craig Roberts* - 02/02/2009


 
   
"La prova è lì sul tavolo e non c'è modo di ignorare il fatto che si trattasse di tortura."

Queste le parole di Manfred Nowak, ufficiale ONU incaricato dalla Commissione sui Diritti Umani di esaminare i casi di tortura. Nowak ha concluso che il Presidente Obama è legalmente obbligato ad incriminare l'ex Presidente George W. Bush e l'ex Segretario alla Difesa Donald Rumsfeld.

Se la squadra di banchieri criminali del Presidente Obama stermina quello che rimane dell'economia USA, Obama, per spostare l'attenzione pubblica dai propri fallimenti e dalle crescenti difficoltà americane, potrebbe riconoscere i propri doveri ed incriminare Bush e Rumsfeld.

Per ora però, la domanda interessante è : perchè il sistema militare USA ha dovuto inchinarsi ad ordini illegali?

Nel numero di dicembre 2008 di CounterPunch, Alexander Cockburn, nel suo articolo su un inglorioso capitolo della storia della Harvard Law School, fornisce la risposta. Due fratelli, Jonathan e David Lubell, entrambi studenti di legge di Harvard, erano politicamente attivi contro la guerra di Korea. Erano i tempi di McCarthy, ed i due fratelli furono citati a giudizio. Rifiutarono di cooperare sulla base che la citazione fosse una violazione del Primo Emendamento.

La Harvard Law School iniziò subito ad esercitare pressione sugli studenti perchè cooperassero con il Congresso. Gli altri studenti li fecero oggetto di ostracismo. Le pressioni del Decano della Facoltà si trasformarono in minacce. Benchè i fratelli Lubell si laureassero magna cum laude, non comparvero sulla Harvard Law Review. La loro borsa di studio fu ritirata e la maggioranza dei membri della facoltà di legge di Harvard votò per la loro espulsione ( che richiedeva i due terzi dei
voti ).

Perchè la Harvard Law School ha bistrattato due suoi studenti meritevoli che avevano difeso la Costituzione ? Cockburn conclude che la facoltà di legge di Harvard aveva sacrificato i principi costituzionali per non giocarsi il proprio avanzamento comportandosi in modo non gradito al governo ( ed ai benefattori ).

Tutti i giorni vediamo simili atti di codardia. Recentemente c'è stato il caso di Norman Finkelstein, studioso di cose  Ebree e critico di Israele, il cui incarico a ruolo è stato bloccato dalla codardia del presidente della DePaul University, un uomo spaventato dal dover difendere la sua facoltà contro la Lobby di Israele, lobby che ha imposto con successo, in una università Cattolica, il principio che nessun critico di Israele possa ricevervi un incarico accademico.

Lo stesso calcolo della propria convenienza fa sì che i giornalisti americani siano dei "compari" della propaganda israelita ed americana e del congresso USA nell'appoggiare quei crimini di guerra di Israele, che tutto il resto del mondo condanna.

Quando rappresentanti ufficiali dell'esercito USA hanno visto che la politica della tortura discendeva dai vertici, hanno capito che fare la cosa giusta sarebbe costata loro la carriera e si sono dati meno da fare. Uno che non lo ha fatto è stato il General Maggiore Antonio Taguba. Invece di soffocare lo scandalo delle torture nella prigione di Abu Ghraib, il Generale Taguba ha scritto una onesta relazione che però ha messo fine alla sua carriera.

Nonostante una politica che protegge gli informatori, è sempre l'informatore, non chi sbaglia, che ne paga le conseguenze. Quando alla fine divenne di dominio pubblico che il regime Bush stava commettendo reati secondo la legge USA usando l'NSA per spiare gli Americani, il Dipartimento della Giustizia ( sic ), perseguì l'informatore. Nulla fu fatto contro i colpevoli.

Eppure sia Bush che il Dipartimento della Giustizia ( sic ) continuano a sostenere che "siamo una nazione di legalità."

Il regime Bush era un regime senza legge. Ciò rende difficile per il regime Obama essere un regime di legge. Un'indagine per tortura porta naturalmente ad una indagine per crimini di guerra. Il Generale Taguba ha detto che il regime Bush ha commesso crimini di guerra.

Il Presidente Obama è un criminale di guerra dal suo terzo giorno di presidenza quando ha ordinato degli attacchi illegali condotti con droni oltre la frontiera sul Pakistan, attacchi che hanno ucciso 20 civili, fra i quali 3 bambini.

Anche i bombardamenti e cannoneggiamenti di case e villaggi in Afghanistan da parte delle truppe USA e dei fantocci americani della NATO sono crimini di guerra. Obama non può far osservare la legge, perchè lui in persona l'ha già violata.

Per decenni il governo USA ha assunto la posizione che l'espansione territoriale di Israele non è limitata da alcuna legge internazionale. Il governo USA è complice dei crimini di guerra di Israele in Libano, a Gaza e nella Sponda Ovest.

Il mondo intero sa che Israele è colpevole di crimini di guerra e che il governo USA ha reso tali crimini possibili fornendo le armi ed il sostegno diplomatico. Quello che Israele e gli USA hanno fatti in Libano ed a Gaza, non è differente dai crimini per i quali i Nazisti sono stati processati a Norimberga.
Israele lo capisce benissimo, ed il governo israeliano sta già preparando la propria difesa, che sarà guidata da Daniel Friedman , Ministro della Giustizia ( sic ) di Israele.

Richard Falk, funzionario ONU per i crimini di guerra, ha paragonato il massacro fatto da Israele a Gaza alle morti per inedia ed ai massacri dei Nazisti nel Ghetto di Varsavia.

Amnesty International e la Croce Rossa hanno chiesto che Israele sia ritenuta responsabile di crimini di guerra.

Anche otto gruppi israeliani per i diritti umani hanno invocato un'indagine sui crimini di guerra di Israele.

L'ordine di Obama di chiudere la prigione di Guantanamo non vuol dire nulla : fondamentalmente, l'ordine di Obama è solo un fatto di pubbliche relazioni : i tribunali ed i processi sono già stati chiusi  dalle corti USA e dagli avvocati militari, che si sono rifiutati di perseguire delle accuse prefabbricate.

La gran parte dei prigionieri erano sfigati catturati dai signori della guerra Afghani e venduti per denaro quali "terroristi" a quei "gonzi" di Americani.

La maggior parte di tali prigionieri, indicatici dal regime di Bush come "le più pericolose persone al mondo", sono già state liberate.

L'ordine di Obama non dice nulla circa la chiusura delle prigioni segrete della CIA, o circa il bloccare pratiche illegali quali la "rendition" (*) nella quale la CIA rapisce persone che poi manda in paesi del terzo mondo [ dove la tortura è legale ], tipo l'Egitto, perchè siano torturati.

Se Obama vuole che gli USA diventino una nazione di legalità, invece di restare una nazione nella quale per gli interessi di alcuni si portano avanti azioni che vanno oltre la legge, dovrà prendersi dei rischi che i politici opportunisti non si sono mai assunti.

Non si può dire la verità, in America. Non nelle università, non sui media, non nei tribunali, il che spiega perchè imputati ed avvocati difensori si siano arresi nei processi e gli sbirri ricorrano in appello per meno reati di quanti non ne accadono.

Il governo non dice mai la verità. Come ha detto di recente Jonathan Turley :  Washington è [ quel posto ] " dove i princìpi vanno a morire."


*Assistant Secretary of the Treasury nell'amministrazione Reagan


Fonte: CounterPunch, 26 gennaio 2009

(*) [ Giusto per capirsi:  rendition - handing over prisoners to countries where torture is allowed ; esiste in americano una singola parola con la quale dire "consegnare/abbandonare prigionieri in paesi dove la tortura è permessa"..., ndt ]