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L’Iran degli ayatollah tra rivoluzione e democrazia

di Fabrizio Legger - 08/02/2009

Un saggio dedicato al paese dello sciismo rivoluzionario

L’Iran è tornato ad alcuni anni nel mirino degli USA. Il fatto di essere un paese ricco di petrolio, situato in una posizione geostrategica importante, guida della comunità sciita mondiale, ma, soprattutto, guidato da un clero rivoluzionario che è erede della Rivoluzione khomeinista e che non nasconde il suo antiamericanismo, lo rende fastidioso per le politiche imperiali di Washington, tanto da essere annoverato nella “lista nera” degli Stati canaglia e dei paesi che appoggiano il terrorismo islamico internazionale. Per conoscere più a fondo l’Iran rivoluzionario e la sua lotta contro gli USA (ma anche la sua struttura di paese sul velayat-e faqih (cioè, sul governo del giurisperito, ovvero il sapiente interprete della Legge coranica) vi consigliamo la lettura di due agili volumetti. Il primo, edito dalla casa editrice romana Sankara, è stato scritto da Emanuele Castelli e si intitola: “Iran. La Persia, la Rivoluzione e l’Asse del Male” (pagine 111, Euro 7,00). Scritto con molta competenza e con uno stile scorrevole, è sicuramente uno tra i migliori libri sull’argomento Iran. Dopo aver tracciato una breve storia dell’Iran islamico sotto l’impero Safavide, degli anni della rivoluzione e della controrivoluzione nel XIX secolo, e del mezzo secolo di dinastia Pahlevi, l’attenzione dell’Autore si sposta sulla Rivoluzione islamica dell’ayatollah Khomeini e sul tipo di governo che nacque da quella rivoluzione. Innanzitutto, la Repubblica Islamica. Poi, il governo degli ayatollah (i massimi dirigenti del clero sciita) e dei giurisperiti. Quindi, il braccio di ferro con gli USA, il sequestro degli ostaggi americana, la lunga guerra contro l’Iraq baathita di Saddam Hussein (voluta e sobillata congiuntamente da Washington e Mosca), la morte di Khomeini, i lunghi anni di transizione e di timida apertura all’Occidente, e infine l’inclusione nell’Asse del Male (insieme ad Iraq e Corea del Nord) all’indomani degli attentati islamici dell’11 settembre 2001 contro gli USA. L’importanza di questo volumetto è data dal fatto che analizza con estrema serietà e criticità sia le strutture interne della Repubblica islamica iraniana, sia le politiche di aggressione perpetrate dagli Usa contro questo paese, reo soltanto di voler intraprendere una strada politica non consona al soddisfacimento degli interessi economici e geopolitica americani.
Stefano Salzani è invece autore del libro intitolato: “Iran, religione, rivoluzione, democrazia” (pagine 151, Euro 12,00), pubblicato dalle torinesi edizioni Ellenici. Si tratta di uno studio assai accurato, che non ha tanto il taglio del politologo, quanto, piuttosto, quello dello studioso di religioni. Il volume, infatti, analizza accuratamente lo Stato teocratico islamico dell’Iran sciita, ponendo gli accenti sia sulle peculiarità dell’esperienza politica e rivoluzionaria khomeinista, sia sulle concezioni di democrazia religiosa, burocrazia islamica e cultura religiosa che caratterizzano la società iraniana. Una particolare attenzione è dedicata ai poteri istituzionali nella Repubblica islamica iraniana e all’iter legislativo che lo Stato iraniano compie per trasformare in legge una proposta badando bene alla sua conformità con la Legge coranica. La struttura politica e sociale dello Stato islamico iraniano viene analizzata minuziosamente in questo libro, alfine di far comprendere al lettore l’importanza della religione nella società iraniana e come, il sacro, sia totalmente amalgamato con la politica, tanto da rendere quasi impossibile la separazione tra la sfera politica e quella religiosa. Un problema, questo, che risulta centrale nell’ambito del rapporto fra religione islamica, politica e democrazia. Dalla lettura di questi due volumi viene fuori un ritratto a tutto tondo dell’Iran, con le sue peculiarità, le sue contraddizioni, ma anche con il suo ruolo di baluardo contro la sanguinosa penetrazione statunitense nell’area del Vicino Oriente e del Golfo Persico. Dunque, due libri utilissimi per comprendere non soltanto l’Iran e la sua Rivoluzione islamica, ma anche gli scenari internazionali nell’ambito dei quali si svolge il confronto tra Islam e Occidente. Visitabili i siti delle due case editrici agli indirizzi web:
www.sankara.it e www.elledici.org