Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Il potere nell'ombra. La famiglia Wisner

Il potere nell'ombra. La famiglia Wisner

di Simone Santini - 19/02/2009

Fonte: clarissa





OMBRA

Esistono persone, per lo più del tutto sconosciute alla pubblica opinione, e che tuttavia sono elementi chiave del potere mondiale e che, con la loro azione, hanno plasmato e determinato la politica internazionale e la storia contemporanea?
Le vicende dei componenti della dinastia dei Wisner sembrano rispondere positivamente a questa domanda.




Frank Wisner Senior (1909-1965) è stato un uomo di straordinarie capacità. Nato a Laurel (Mississipi - USA) da una famiglia di umili origini, si laurea a pieni voti presso l'Università della Virginia e si trasferisce a Wall Street dove fa l'avvocato. Allo scoppio della seconda guerra mondiale si arruola in marina e diventa ufficiale, ma nel giro di pochi mesi viene cooptato nei servizi segreti, l'OSS.

È Frank Wisner l'uomo di collegamento tra l'intelligence americana ed il boss mafioso italo-americano Lucky Luciano, in una delle più spregiudicate operazioni condotte dai servizi anglosassoni. Il porto di New York era durante la guerra il centro nevralgico americano per i rifornimenti bellici e commerciali sull'Atlantico, ma la sua funzionalità era minacciata dagli scioperi dei portuali.
Allo stesso tempo il servizio di informazione statunitense non riusciva ad ottenere notizie utili in Italia in vista dell'invasione dell'Europa meridionale. Al doppio scopo servì molto efficacemente Lucky Luciano che, prelevato direttamente dalle carceri, contribuì in maniera decisiva a riportare la pace sindacale nel porto di New York e si attivò per creare una rete di contatti con le famiglie mafiose siciliane che preparerà lo sbarco anglo-americano sull'isola nel 1943.

Alla fine della guerra, dopo un breve periodo in cui torna alla professione legale, Wisner entra nei nuovi servizi segreti, la CIA, diventandone un elemento fondamentale. A lui si deve la pianificazione dell'operazione Mockingbird, ovvero l'infiltrazione di agenti segreti nel sistema dei media americani e internazionali, dai grandi network televisivi, alla carta stampata, al cinema, al fine di influenzarli e plasmarli secondo le necessità e gli scopi della propaganda statunitense.
Entra poi nel Direttivo di Pianificazione dell'Agenzia che assorbe il 75% del budget della CIA, e in quel ruolo coordina negli anni '50 due colpi di stato in aree nevralgiche per gli Stati Uniti. In Guatemala, dove le politiche sociali e di nazionalizzazione del presidente Jacobo Arbenz Guzmàn minacciavano gli interessi di multinazionali americane come la United Fruit, ed in Iran, che portarono alla destituzione di Mohammed Mossadeq, il primo ministro reo di aver nazionalizzato il petrolio.

Ma la salute abbandona Wisner al massimo del successo. Gli viene diagnosticata una malattia mentale, una sindrome maniaco depressiva che lo farà progressivamente allontanare dai vertici dei servizi segreti fino a portarlo, tragicamente, al suicidio nel 1965.

Nel 1938 era intanto nato a New York il primogenito maschio che porterà il suo stesso nome, Frank Wisner Junior. Laureatosi a Princeton, Junior segue una via parallela a quella del padre. Studia l'arabo, si specializza nelle questioni africane ed asiatiche, ed entra quindi nel Dipartimento di Stato americano cominciando così una lunga carriera diplomatica attraverso cui, anche se non ufficialmente, ha contatti e relazioni con gli ambienti dei servizi segreti. Negli anni '60, infatti, si trova in Algeria e quindi in Vietnam, due paesi alle prese coi drammatici processi di de-colonizzazione dalla Francia. Ottiene quindi la nomina di ambasciatore in Zambia nel 1979, e poi di seguito in Egitto, Filippine, India, fino al 1997.

Lasciata la carriera diplomatica, Wisner Jr. siede nei consigli di amministrazione di alcune società multinazionali di grandissimo rilievo, come la Enron, il colosso dell'energia al centro degli scandali del 2000, e la AIG, una delle compagnie assicuratrici più grandi al mondo.
Al tempo stesso fa parte di centri studio o lobby come il Council of Foreign Relations (CFR) e il Gruppo Bilderberg, di cui sono note le influenze sui governi di mezzo mondo e direttamente sugli Stati Uniti. È proprio in questi intrecci di interesse tra mondo politico, diplomatico, economico, che si comincia a parlare di Wisner come di uno dei più grandi esperti di spionaggio economico a livello internazionale.

E sono solo sospetti quelli che lo vedrebbero al centro di una trama che arriva all' 11 settembre del 2001, quando il crollo (ancora inspiegabile) del grattacielo 7 del complesso del World Trade Center, impedisce alla SEC (l'ufficio indagini della Borsa statunitense) che lì aveva i suoi uffici, di chiudere le sue investigazioni sulla truffa miliardaria della Enron, evitando così l'allargamento dello scandalo alle sfere politiche. Sospetti, poiché la società che si occupava della sicurezza del WTO era la Kroll Associates, ovvero una società controllata dalla AIG di cui Wisner è vice-presidente. Sospetti perché con la caduta del grattacielo 7 se ne vanno anche gli uffici della CIA che si occupano proprio di spionaggio economico. Sospetti perché non si accerterà mai chi furono gli artefici dell'insider trading che specularono in borsa sulle aziende coinvolte nell'11 settembre guadagnando milioni e milioni di dollari sapendo in anticipo degli attacchi.

Non sospetti, ma affermazioni, sono quelle dell'analista francese Thierry Meyssan, che accusa Frank Wisner (assumendosene apertamente la responsabilità) di essere il padrino politico dell'ascesa al potere del presidente francese Nicolas Sarkozy.

Sarkozy e Wisner sono legati da affinità parentale, avendo quest'ultimo sposato la matrigna del presidente francese. E secondo Meyssan sarebbe Wisner all'origine dei falsi dossier dell'affair Clearstream, una oscura vicenda di scandali finanziari e fondi segreti celati in banche del Lussemburgo, che hanno messo politicamente fuori gioco Dominique De Villepin, ministro degli Esteri e delfino di Jacques Chirac, l'avversario diretto di Sarkozy per la candidatura all'Eliseo.

L'operazione che spiana la strada al figlioccio di Wisner sarebbe stata fabbricata in una agenzia di investigazioni di cui lui stesso è amministratore, la Hakluyt & Co. di Londra (facciata di uffici congiunti di CIA e MI6, i servizi segreti britannici) e divulgata attraverso la Fondazione franco-americana di cui ancora Wisner è amministratore e John Negroponte presidente, un altro personaggio centrale delle operazioni segrete statunitensi come, tra le altre, l'organizzazione delle squadre paramilitari in America centrale, in particolare in Guatemala, uno dei grandi successi di Frank Wisner Sr.

Come dire, piccolo il mondo.




Fonti dell'articolo:
Le secret américain de Nicolas Sarkozy, AGORA VOX, 21 gennaio 2009
http://www.agoravox.fr/article.php3?id_article=50256
Thierry Meyssan, Operazione Sarkozy : come la CIA ha piazzato uno dei suoi agenti alla presidenza della Repubblica francese, Voltaire Net, 19 luglio 2008
http://www.voltairenet.org/article157865.html