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Fallimento del mondo programmato

di Pierluigi Paoletti - 08/03/2009



La crisi del sistema sta procedendo senza sosta, le notizie catastrofiche si susseguono
incessanti, i dati sul lavoro, sulla produzione industriale di tutto il mondo sono ai minimi
storici e ministri ubriachi, forse di dati troppo negativi, si dimettono mentre gli stati corrono
per tappare le falle che si creano nella popolazione.
Questo è il grafico americano dell’utilizzo della capacità industriale
E in questo si evidenziano i cicli quadriennali e quelli di più ampia durata contrassegnati dai
vari minimi
Possiamo interpretare questo grafico con la produzione industriale molto elevata di in
alcuni periodi ( 85-90%) ai quali poi segue una contrazione per smaltire l’eccesso di
produzione.
Come avviene questa regolamentazione? Attraverso il libero mercato come insegnano i
liberisti oppure c’è un’altra leva più efficace?
La risposta si trova nella quantità di indebitamento del sistema e quindi anche della quantità
di moneta (cioè di indebitamento) che viene messa a disposizione e ovviamente è azionata
solamente da banche centrali e commerciali. La quantità di credito determina quindi i cicli
economici dirigendo la domanda e quindi la produzione industriale. E’ evidente che se ho
disponibilità di credito posso fare investimenti e quindi aumentare la produttività che cala
invece quando questa disponibilità artificialmente diminuisce (restringimento del credito).
Se non ci fossero agenti esterni ed inquinanti come l’indebitamento, la quantità di moneta
potrebbe anche essere minore in quanto la ricchezza dipende dalla quantità di scambi
(velocità) effettuati con una unità di denaro.
Con il fattore debito però questa velocità viene viziata perché il denaro non segue la strada
dell’economia reale agevolando gli scambi, ma viene indirizzato verso il creditore e quindi
con il passare del tempo e con l’aumentare del debito è necessaria una quantità sempre
maggiore di denaro in circolazione.
Tutto va bene ovviamente fino a quando l’economia ha lo slancio naturale di una forte
domanda, mentre i problemi arrivano quando il debito diventa sempre più invadente da
incidere sulla domanda a tal punto da soffocare l’intero sistema.
Da questo prezioso grafico vediamo che la velocità (quindi il rapporto di
Produzione/moneta) diminuisce fino al 1987 segno di un aumento costante della massa
monetaria che tende così a compensare l’aumento del debito.
Dal 1987 invece la diminuzione del rapporto dimostra come si sia proceduto a diminuire
fortemente la massa monetaria preparando il terreno alla grande crisi partita nel 2000 e di
cui ancora stiamo subendo le drammatiche conseguenze.
Questo ha causato una sensazione di rarefazione monetaria che ha prodotto un
corrispondente aumento della richiesta di ossigeno (denaro) e quindi di indebitamento e
infatti vediamo come la curva del debito si sia impennata.
All’aumentare della massa monetaria (emessa a fronte di un indebitamento) si riduce la
quantità di moneta necessaria per gli scambi che ad un certo punto provoca lo shock e
quindi il crash di sistema quando la quantità di debito assorbe e supera la massa necessaria
per gli scambi.
Nel mondo, parallelamente a quanto avvenuto negli Stati Uniti, è avvenuta la stessa cosa e
lo dimostra la quantità e la meccanica esponenziale di crescita del debito e ancora più sotto
il grafico dell’abnorme crescita della massa monetaria nella quattro maggiori aree
economiche del mondo
Interessante vedere anche l’impatto dell’aumento della massa monetaria ha avuto sul valore
del dollaro dal 1950 mostrando quanto sia perverso questo meccanismo
Se infatti la quantità di moneta non segue la produzione, ma il debito è chiaro come questo
influisce sulla diminuzione di valore del denaro (inflazione)
Immaginatevi che valore avrà il dollaro e le altre valute quando si riverserà tutta la massa di
denaro creata nell’ultimo periodo.
Il fatto che sia il debito che la moneta, basata sul debito, sia emessa e controllata dalle bc e
dalle banche commerciali è facile anche capire che l’attuale situazione non è la realtà, ma
che è solo una rappresentazione errata del mondo (allucinazione) e che il crollo è voluto e
pilotato da chi agisce sulle leve della liquidità e del debito. Questo crollo purtroppo è
necessario per azzerare il sistema (la torre di Babele del debito) e fare da asso pigliatutto
delle ricchezze mondiali che cadranno come pere cotte nelle mani di avidi banchieri senza
scrupoli in modo da replicare il 1929 e tante altre crisi nel mondo.
Adesso, sapendo questo cosa pensate rispetto alle enormi quantità di denaro che vengono
date alle banche invece che alle imprese o alle famiglie? Pensate che sia la soluzione giusta
quella di dare alle banche la liquidità emessa sul debito e quindi che alimenta ancora di più
la torre di Babele del debito? In questo senso vanno le nuove emissioni di denaro
dell’Inghilterra, Giappone e USA. E gli aiuti che stanno oltrepassando abbondantemente
l’8-10% del PIL mondiale.
A questo punto chi gestisce le leve del potere, monetario e del debito quindi, non resta che
aprire le reti per la raccolta che avverrà solamente con il fallimento del mondo. Un fatto
importante però che non hanno considerato è che oggi ci sono mezzi e informazioni tali da
smascherare questo gioco eterno durato ormai millenni e quindi sta a noi creare alternative
valide.
Chiudiamo con una frase che deve far riflettere:
NOI NON ABBIAMO BISOGNO DI LORO, MENTRE LORO SENZA DI NOI NON
ESISTONO
dobbiamo lavorare insieme perchè il loro potere si basa proprio sulle nostre divisioni e nel
farci sentire da soli in una lotta impari.
That’s all folks