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L'Eterno Liceo

di Massimo Gramellini - 17/03/2009


   
 
Che fine avrà fatto la più bella della classe? Non sono la persona più adatta a rispondere perché ho studiato in una scuola di maschi e la più bella della classe era un tipo dai flessuosi capelli castani che adesso sembra il tenente Kojak. Eppure solo noi giornalisti immaginiamo che la gente muoia dalla voglia di sapere cos’ha detto Gasparri e con chi va a letto Belen (o viceversa, ma sono casi ancora più isolati). Il vero desiderio dei contemporanei è illuminare l’unica zona delle loro vite che ritengono interessante: il passato. Non il presente, che è il pianto che è. E tanto meno il futuro, abrogato dall’egoismo di intere generazioni. Il business del passato ha costruito le fortune di Facebook e ora arriva su Sky con la prima puntata de «La più bella della classe». Che fine avrà fatto? Appurato che non è diventata famosa, altrimenti l’avremmo già vista in tv, per scoprirlo non resta che accendere la tv. E Internet. E qualsiasi macchina del tempo che da un lato ecciti il masochismo di chi spera di trovarle addosso qualche ruga e dall’altro esalti lo spirito indomabile di chi allora si sentiva trasparente ai suoi occhi ma adesso è pronto a prendersi la rivincita.

Se questi sono i sogni da svegli, e se anche da addormentati quello più frequente rimane legato ai ricordi di scuola (io rivivo periodicamente la mia maturità, l’ultima volta mi interrogava Gerry Scotti), significa che da qualche tempo è così poco divertente diventare adulti che uno non vede l’ora di sprofondare di nuovo e per sempre nell’adolescenza. A costo di scoprire che non ha più molto da dire neanche lì.