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Chi sono i ricicloni europei?

di Gabriele Bindi - 18/03/2009

L'Europa che ricicla vede ancora in testa la Germania. L’Italia fa un uso eccessivo della discarica ed è ancora indietro rispetto alla media europea sul fronte del riciclo. Ci piazziamo invece al secondo posto per la produzione di compost. Sugli inceneritori la media europea è doppia alla percentuale italiana.

Il rapporto Eurostat sui rifiuti urbani nel 2007, ridipinge il quadro europeo sulle pratiche di smaltimento e riciclo dei rifiuti. 
Sul riciclo dell’immondizia in città svetta la Germania (che ricicla il 46% dei rifiuti urbani), seguita da Belgio (39%) e Svezia (37%). L’Italia si colloca al tredicesimo posto, con il suo 11%, prima di Portogallo (8%) Repubblica Ceca e dello zero assoluto del Lussemburgo.

Risultati deludenti anche per quanto riguarda l’uso della discarica, dove il nostro Paese si piazza all’ottavo posto dell’Europa a 17, mettendo sotto terra ben il 46% dei rifiuti urbani. Capofila dei Paesi virtuosi è ancora la Germania, che interra appena l’1% dei suoi rifiuti urbani, poi c’è l’Olanda (3%) e quindi il Belgio (4%). 

Nella classifica, poco meritoria degli inceneritori, invece la leadership è appannaggio della Danimarca (53%), seguita da Lussemburgo e Svezia (47%), poi Olanda (38%). L’Italia arriva al decimo posto con il suo 11%, contro una media della Ue a 27 del 20%. Ma su questo aspetto ci sarebbe molto da discutere, perché non crediamo che gli inceneritori rappresentino in alcun modo la soluzione.

Ma il vero riscatto dell’Italia arriva nella classifica della produzione di compost, dove sale sul podio al secondo posto con il 33% dei rifiuti urbani, subito dopo l’Austria (38%) e prima di Lussemburgo e Olanda (28%).