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Last minute market: ultima occasione per evitare gli sprechi

di Alessandra Profilio - 19/03/2009

“Non bisogna sprecare nemmeno un minuto e neanche un prodotto”: questo il presupposto da cui ha preso vita Last Minute Market, un progetto che permette il recupero delle merci invendute, ma ancora idonee ad essere utilizzate, per metterle a disposizione delle persone disagiate. Cibo, libri e farmaci, salvati dalla spazzatura, acquistano così nuovi valori e dignitose destinazioni…

 


Il motto di Last minute market è "non sprecare nemmeno un minuto e neanche un prodotto"
Qualche mese fa abbiamo affrontato il problema dello spreco di prodotti alimentari, evidenziando il paradosso costituito dal fatto che, proprio in un momento di difficoltà economica come quello che il mondo sta attraversando, gli italiani gettano nell’immondizia 560 euro l’anno, ovvero il 10% della spesa.

 

A finire nei cassonetti, poi, non sono soltanto gli avanzi delle nostre tavole o i prodotti andati a male nel frigorifero: lo spreco inizia dai supermercati che, quotidianamente, si disfano della merce prossima alla scadenza e quindi rimasta invenduta sugli scaffali. Eppure, quegli alimenti potrebbero trovare una destinazione ben più dignitosa della spazzatura, se solo si approfittasse dell’ “ultimo minuto” di vita del prodotto.

Proprio questa è la filosofia che anima il Last minute market (Lmm), un servizio che comporta notevoli vantaggi a livello sociale, ambientale, economico e nutrizionale.

Prendendo vita dal presupposto che “non bisogna sprecare nemmeno un minuto e neanche un prodotto”, Last minute market, progetto di sviluppo locale sostenibile e di responsabilità sociale d’impresa, offre servizi che permettono il recupero delle merci invendute, senza valore commerciale ma ancora idonee per essere utilizzate, che (raccolte mediante il meccanismo del dono) vengono quindi messe a disposizione di enti e associazioni che aiutano persone in condizioni di disagio sociale.

 

carrello
Quanti prodotti in scadenza possono essere recuperati e donati grazie a Last minute market?
Il servizio è rivolto alle piccole e grandi imprese agroalimentari (dalla produzione alla ristorazione), ovvero a chi queste eccedenze, inevitabilmente, le produce; agli enti caritativi di assistenza, ovvero a chi potrebbe utilizzare queste eccedenze; alle istituzioni pubbliche (comuni, province, regioni, asl), che ne conseguono benefici indiretti di tipo sociale ed ambientale, vedendo diminuire la spesa pubblica per l’assistenza e l’ammontare dei rifiuti in discarica.

 

Last minute market – progetto interdisciplinare coordinato del Prof. Andrea Segrè, attuale Preside della Facoltà di Agraria di Bologna – nato nel 1998 come attività di ricerca del Dipartimento di Economia e Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, dal 2003 rappresenta una realtà imprenditoriale con iniziative attive sia in Italia che all’estero.

Le regioni italiane coinvolte sono la Sicilia, la Sardegna, l’Abruzzo, la Toscana, l’Emilia Romagna, il Veneto, la Lombardia, la Liguria ed il Piemonte.

Per fare un esempio degli effetti positivi indotti da Lmm si pensi che in Sardegna, nel periodo compreso tra marzo e dicembre del 2006, attraverso il ritiro di merci in scadenza da due punti vendita (Conad e Carrefour), sono stati recuperati 31.056 chilogrammi di prodotti (726 kg di bevande, 13700 kg di frutta e verdura, 4000 kg di latticini e insaccati, 2130 kg fra carne e uova, 3500 kg di scatolame e 7000 kg di pane). Beneficiari sono stati la Mensa della Caritas e la Mensa delle suore del Buon Pastore, entrambe nel territorio cagliaritano.

 

progetti lmm
Tutti i progetti di recupero beni di Last minute market
Del resto Last Minute Food, basato sul recupero di prodotti alimentari, è solo il capostipite di una serie di interessanti progetti: Lmm BOOK, volto a ridare vita a libri depositati nei magazzini delle case editrici e destinati al macero (i volumi sono recuperati per la creazione di biblioteche presso strutture pubbliche e private quali scuole, carceri, comunità di italiani all’estero, etc…); Lmm PHARMACY, che riguarda il recupero di prodotti farmaceutici non commercializzati a favore di enti assistenziali con personale medico qualificato; Lmm HARVEST, che offre la possibilità di raccogliere prodotti ortofrutticoli rimasti in campo che altrimenti non avrebbero sbocchi commerciali; Lmm SEED, rivolto al recupero di prodotti delle industrie sementiere (Lmm li trasforma, seguendo un percorso di cooperazione internazionale, in risorsa preziosa per i paesi in via di sviluppo); Lmm CATERING, per il recupero di pasti pronti; Lmm NO-FOOD, che permette il riutilizzo di beni non alimentari.

 

Proposte diverse, quindi, ma animate dalla volontà di trasformare lo spreco in risorsa a disposizione di chi ne ha bisogno e dall’intenzione di salvaguardare l’ambiente liberandolo da tonnellate di rifiuti.

Peraltro, come ha rilevato anche Maurizio Pallante in una sua recente intervista, l’aspetto della compatibilità ambientale, intrinseco a Last minute market, si fonde, in tali progetti, con la promozione di rapporti umani che non siano basati soltanto sulla mercificazione ma che abbiano al centro la capacità di creare relazioni positive e costruttive tra le persone.