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La Cina propone la fine del ruolo centrale del dollaro

di redazionale - 24/03/2009

Fonte: valori

 
 
Il governatore della Banca Popolare Cinese popone una nuova valuta globale che sostituisca il dollaro nelle transazioni internazionali.

Una nuova valuta globale che sostituisca il dollaro nelle transazioni internazionali. La proposta arriva dalla Cina e ha fatto oggi il giro dei quotidiani di tutto il mondo.
A spiegare nel dettaglio l'idea è, in una nota apparsa sul sito della Banca Popolare Cinese, lo stesso governatore Zhou Xiaochuan: «Serve una valuta non collegata ad una singolo Paese, che possa rimanere stabile nel lungo periodo evitando le oscillazioni di una moneta nazionale basata sul credito». La paura della Cina, maggiore detentore straniero di valuta statunitense, è rivolta al rischio di inflazione negli Usa che potrebbe portare ad una svalutazione delle proprie riserve in dollari. Ne parla, tra gli altri, il Financial Times, sottolineando come la Cina non possa fare molto altro che trattenere i suoi depositi di valuta estera, stimati in 2 mila miliardi di dollari principalmente in valuta statunitense, sperando che non perdano valore.
La proposta di Zhou è quella di usare i “diritti speciali di prelievo“ (SDR, special drawning rights), che erano stati introdotti dal Fondo Monetario Internazionale nel 1969 a supporto degli accordi di Bretton Woods, modificandone però il paniere che ne determina il valore: ad oggi questo comprende dollaro, euro, yen e sterlina. La proposta del governatore cinese è di allargarlo ad altre valute.
Riporta il New York Times che anche dalla Russia è arrivata un'idea simile: i due Stati forse si stanno preparando ad un dopo-USA nello scacchiere mondiale, e cercano spazi di influenza a pochi giorni dal summit di Londra del G20, rilanciando una proposta che già Keynes fece negli anni 40.