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Oggi nasce il Banco irano-venezuelano

di Alessia Lai - 03/04/2009

 
 
Il presidente della Repubblica bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez Frías, ha affermato che nel quadro della nuova dinamica mondiale, nel tema dell’integrazione e come parte della strategia per la costituzione di una nuova architettura finanziaria, oggi nascerà il Banco irano-venezuelano.
Lo ha annunciato ieri da Doha, dove si trovava per presenziare, martedì, al secondo summit tra Paesi sudamericani e arabi. “Ci siamo accordati per iniziare con 100 milioni di dollari ognuno; questo giovedì inaugureremo la sede; stiamo già nominando un vicepresidente del banco e il luogo in cui avverranno le operazioni, perché per mezzo di questa banca si potranno reperire altre risorse per investimenti e fare accordi con altre banche mediorientali”, ha spiegato Chávez.

Il presidente, che nella notte di mercoledì ha fatto uno “scalo strategico” a Teheran per discutere con Ahmadinejad proprio di questo argomento e di altre forme di collaborazione binazionale, ha affermato di aver avuto un colloquio anche con il presidente siriano Bashar al Assad sul tema del Banco e di avergli manifestato il suo accordo per iniziative simili con banche siriane, del Qatar e asiatiche.

Chávez ha sottolineato che durante il vertice di Doha sono state emanate risoluzioni importanti, e approvate da tutti i governi, che stanno dando vita ad un piano per costruire un “nuovo edificio”: l’unione del Sud con il Sud, i cammini uniti del Sud.
“America del Sud e Venezuela hanno un ruolo importante nel processo unitario. Noi e il Medio Oriente, tutte le lotte del mondo arabo, passando per l’Africa, ora andiamo per la stessa strada, è il cammino del Sud: andiamo a Teheran, fino a Pechino e in Giappone. È la nuova dinamica mondiale, questa è la cosa più importante di cui si è discusso e sulla quale ci si è trovati d’accordo martedì”, ha affermato il presidente venezuelano.

Chávez ha inoltre affermato che si stanno proponendo temi strategici di cooperazione e ha citato il caso di Telesur, che ha firmato un nuovo accordo di cooperazione con la agenzia di notizie del Qatar Al Jazeera, così come ha menzionato gli accordi energetici del Sud e il Banco del Sur, di cui già sette Paesi sudamericani hanno deciso di far parte.