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Home / Articoli / E’ “Nato” da 60 anni… e solo per fregarci

E’ “Nato” da 60 anni… e solo per fregarci

di Francesco Mancinelli - 09/04/2009

Proviamo a fermare un tizio per strada, un interlocutore qualsiasi,   e a domandargli perché in Italia ci sono 113 basi militari americane ancora operative,  tutte sotto l’egida di una struttura militare difensiva  concepita ben 60 anni fa.

Un qualsiasi individuo di medio spessore culturale , di quelli appartenenti alla stragrande massa degli elettori  che votano dalla destra tardo-populista,  alle varie sinistre riformiste e riformate,  ti risponderà con accenni più o meno variabili così :

  • Ci hanno salvato dal Fascismo
  • Ci hanno salvaguardato dal Comunismo
  • Ci proteggono oggi dall’Islam
  • La Nato è l’assicurazione sulla vita della nostra beneamata democrazia.

Il discorso sembra chiudersi qui, perché ci troviamo davanti ad un classico dogma di fede, come tanti altri , un  postulato che non ammette dimostrazione.  E’ così e basta.

Ma tu provi a questo punto ad  insistere e a generare nell’individuo,  qualche malsano dubbio.

Provi ad obbiettare per esempio che il Fascismo è finito dal 1945, che  il Comunismo è finito nel 1989,  e che casomai dall’Islam saremmo in grado di difenderci da soli, se non addirittura di dialogarci; poi gli spieghi che non capisci perché  la Nato è servita in certe circostanze non per difendere,  ma  per aggredire: ad esempio  un popolo europeo come quello Serbo (già dimenticati  i bombardamenti su Belgrado?);   e se la Nato invece di avere un “mission” difensiva,  fosse stata concepita con lo scopo di imperversare nell’area mediterranea come terra di conquista o, peggio ancora, considerare semplicemente l’ Italia una sottocolonia  strategica  da dominare con atti più o meno palesi;  e quando non bastavano quelli palesi, negli anni,  si è  intervenuto anche con ben altro ?

nato1_fondo-magazineE mentre il Tuo interlocutore perplesso cambia leggermente il colore nel viso, gli racconti che la Nato è stata un inganno, e se ne accorse perfino  lo stesso De Gaulle (che non era né fascista, né comunista, né islamico)  ma un Capo di Stato con “C” maiuscola,  uno che aveva percepito che il destino Europeo era slegato dal gioco occidentale,  e/o  bisognava ridare casomai alla parola Occidente  il termine originario  che aveva prima che ne iniziasse il tramonto. L’Europa delle Patrie di De Gaulle infatti non aveva bisogno della Nato. Tutt’altro.

Poi, mentre il Tuo amabile interlocutore, ormai terrorizzato, prova a sottrarsi alla tua nevrotica istigazione (gli stai infatti distruggendo tutte le certezze, una ad una,  e stai generando in Lui uno stato di smarrimento infinito) ,  gli spieghi che le basi nato presenti in Italia vengono pagate con le  tasse dei contribuenti italiani, cioè le paga Lui, finiscono sempre per incidere sul bilancio, mentre quei soldi li si potrebbe utilizzare altrimenti;   e sono soldi che non servono alla fine neanche per dare prestigio e professionalità al nostro esercito; un esercito spesso  arruolato  e sacrificato per semplici missioni da ascari compiacenti  della globalizzazione, nelle guerre imperiali contro terzo mondo; gli racconti che il  nostro  esercito è stato da tanto tanto tempo,  privato di un proprio e personale  spirito “imperiale”, azzoppato nell’orgoglio,  avvilito nel ruolo, un esercito reso innocuo, addomesticato ,  topato .

E non che i nostri militari siano per spirito ed addestramento e/o strategica intelligenza al di sotto degli altri. Tutt’altro;  basta vedere come si sanno muovere nelle aree di crisi,  e come sanno proporre i processi di peace-kiping a differenza degli americani che si muovono di solito come elefanti nelle cristallerie.

Ma il tuo interlocutore di fronte a queste ultime battute è ormai sbiancato del tutto; e Tu gli dai il colpo di grazia e gli racconti che al Cermis , i signori americani della Nato, giocando con i loro aereoplanini tecnologici, hanno tirato giù una funivia piena di gente innocente  che, forse,  dalle basi della Nato sono partiti i responsabili del strage di Ustica, e che gli alti comandi della Nato sono i probabili  diretti responsabili della strategia della tensione in Italia (e non solo) dal 1965   e, infine, complici comunque della degenerazione della lotta politica degli anni 70 ‘.

A quel punto il tuo interlocutore,  dalla paura passa alla rabbia , e ti addita come un nemico interno, quello che attenta alla vita di suo figlio , al suo  futuro onesto di cittadino; tu sei  un alternativo hippy  fuori tempo massimo, un sostenitore di Al_Qaeda,  un anarchico utopista magari un po’ comunista,  se non peggio un cripto-fascista.

Ma tu che sai dosare odio ed amore lo tranquillizzi,  e gli provi poi a spiegare che la realtà è un tantinello più complessa di quella che hanno raccontato per 60 anni,  e che racconteranno a suo figlio;    forse  le  113 basi Nato vengono in realtà utilizzate oggi come centri di occupazione territoriale, come fonti di pressione geopolitica, e  non solo sul vicino  Medio-oriente,  ma verso tutta l’area mediterranea;   che quelle basi forse sono ancora lì,  non per liberarci o per difenderci  da  qualcuno o da qualcosa,  ma per agire se qualcuno esce fuori dagli schemi di controllo rivendicando principi  di sovranità, di identità, e di indipendenza.  E già,  quelle basi militari condizionano di fatto da 60 anni tutte  le nostre scelte economiche,  politiche e culturali del nostro paese.

A questo  punto il Tuo interlocutore prende un cellulare per chiamare polizia, i carabinieri ed infine un dottore psicologo per farTi analizzare come un marziano. Ma tu nuovamente lo dissuadi e lo ri-tranquilizzi abbassando il tono cercando semplicemente di spiegare che, forse, la Nato oggi non serve più o, perlomeno, non è più utile così come è stata concepita,  perché  per esempio è un ostacolo  politico alla integrazione di una forza militare tutta e squisitamente europea. Una vera forza militare tutta “nostra “  per eredità  storica-geopolitica deve saper mediare con la nazione araba, soprattutto ora che le guerre americane hanno creato solo scompensi ed incomprensioni reciproche,  e  deve cercare soprattutto una perfetta integrazione con tutta  l’Europa e la Russia;  insomma cominci a proporre un modello alternativo di difesa militare che guardi ad altri spazi, e a quel naturale processo di integrazione continentale euro-asiatica: il nostro naturale destino  (e anche il naturale  Nigtmare per gli Usa!).

E mentre il Tuo interlocutore ti guarda ora anche incuriosito, gli cominci a far balenare  il dubbio che Suo figlio,  in realtà, potrebbe condividere un giorno non lontano, un destino comune con 400.000.000 milioni di persone,  un blocco unico e compatto da Brest a Vladivstock, autosufficiente nelle risorse energetiche, autarchico sul piano economico, con una storia “tragica” alle spalle (due guerre europee), con una cultura tutto sommato lineare, e diciamolo senza paura:  soprattutto  con un sangue comune.  Forse anche nel tuo interlocutore è cominciato  a sorgere il dubbio che in realtà, dopo 60 anni, i nostri figli non abbiano più effettivamente bisogno della Nato ma di qualcos’altro  …E che forse è proprio la Nato  l’ostacolo a questo “qualcos’altro” che potrebbe nascere …

Chiudere la Nato e le sue basi di occupazione territoriale favorirebbe sicuramente un rafforzamento progressivo degli eserciti nazionali all’interno della UE;  una integrazione perfetta e senza criticità geopolitica con tutta la Federazione Russa (la fine dei giochetti di sponda miranti alla destabilizzazione continentale con l’ Ucraina e con la Georgia);  una integrazione perfetta non solo sul piano strategico-energetico (quello già sta avvenendo grazie a Putin), ma anche su quello strategico-militare;   significherebbe guarda caso per gli Usa  perdere  il ruolo centrale, significherebbe la fine dell’egemonia della novella  Cartagine d’oltreoceano e la rinascita di una “Romanitas” nell’Europa di Mezzo. Soprattutto ora che l’asse del mondo, si sta  vertiginosamente spostando verso l’estremo oriente.

Perché, effettivamente, non serve una laurea  per capire che un blocco politico, culturale e militare pan-europeo, legato al Nomos della Terra , ad un “Impero Interiore” mai morto ( semplicemente esiliato) ,  metterebbe in seria difficoltà le potenze del mare, metterebbe fuori gioco la loro falsa economia etero-diretta e  globalizzata,  non darebbe più valore alla loro moneta, azzererebbe di colpo la loro forza militare,  farebbe riscoprire miracolosamente all’Europa la sua atavica forza:   una forza ed una potenza dissuasiva che ridimensionerebbe l’unico  “principale nemico”, un nemico ” Nato” per fregarci… da 60 anni.

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