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La Dea demetra finirà ammazzata?

di Gianni Caroli - 16/04/2009

Fonte: napolibera

    

    
E' stato trovato assassinato a Napoli, nella sua meravigliosa villa a picco su
Marechiaro il commerciante napoletano di grano, Franco Ambrosio, insieme con sua
moglie: a colpi di badile dai soliti ignoti. Forse, suggerisce il Tiggì,
extracomunitari che lavoravano da muratori, ma per rubare cosa ? In una dimora che era
praticamente in restauro continuo, essendo costruita su un meraviglioso poggiolo
"pied-dans-l'eau", di fronte all' isolotto della Caiola; facendo essa segnacolo,
tra le rovine della villa augustea di Vedo Pollione, a dominare il Golfo tra i più belli
del mondo. Colà i lavori edilizi erano altrettanto continui e permanenti che le
ondate del mare. Da sempre, causa salsedine ed umidità. Ed inoltre le ricchezze del
proprietario non erano certo custodite come "beni mobili" nella villa stessa, del
tutto priva di quadri, gioielli o pellicce, perlomeno alla vista !
Queste ricchezze erano piuttosto nel "know-how" mercantile del proprietario:
oltre, se mai ci fossero, in qualche fondo liquido lontano, scampato a innumerevoli
sequestri giudiziarii che non gli consentivano ricchezze a portata di mano..Dunque
l' assassinio ha diverso movente che la rapina bruta, seppure sia stato attuato da
qualche manovale di complemento.
Chiunque abbia minima conoscenza dell' "ambiente", nonchè delle persone, sa
perfettamente che gli omicidi hanno uno stesso nome: come pure nel caso quasi analogo
di Raul Gardini, costretto a suicidarsi 16 anni fa dai "diktat"giudiziari, al
servizio dei Don Rodrigo stranieri che sappiamo...Perché l' agro-alimentare
italiano, e la "chimica fine" della Montedison che ne costituiva la base
scientifica, erano d' ostacolo alle multinazionali "anglo-ameri.com", che
ambivano a conquistarne gli assetti strategici. I brevetti e gli stabilimenti. Così
avvenne, e di questo i percettori del saccheggio non ringrazieranno mai abbastanza
gli uffici della Procura di Milano che istruirono i processi a
Gardini...costringendolo

Se del caso a risponderne, chiameremo testimoni a discarico, ossia strettissimi
confidenti dell' imprenditore, chiamati a condividerne le "ultime ore", ennesimo
martire della causa italiana "sovranitaria", condannata a morte da giudici ben
noti. Il "caso Gardini", per quanto differente, presenta forti elementi di
contiguità con il "caso Feltrinelli" o il "caso Calvi", per non dire del capostipite
"caso Mattei", e dell' archetipico "caso Moro": uomini appartenenti a opposti campi
ed opposte bandiere, che avevano in Italia ugualmente preso troppo potere, perciò
sgraditi agli stranieri che opprimono il paese da ormai troppi decenni.
Anche il "caso Falcone" e il "caso Borsellino" rientrano in questa normativa
giudiziaria, amministrata per le vie brevi.
Ora si aggiunge il caso "Franco Ambrosio": che dopo due decenni di calvario
giudiziario si era visto appioppare, appena un anno fa, una condanna a ben nove anni di
carcere per "bancarotta fraudolenta". Un reato che colpisce le insolvenze, ma
ESCLUSIVAMENTE DEI "NON-ELETTI". Come si vede in USAC, dove i vari
fantocci-multicolor instaurati alla White House, hanno come unico compito
"presidenziale" il preciso obbiettivo di salvare, PROPRIO DALL BANCAROTTA, i
"debitori giusti": a spese dell' erario di tutto l' Occidente, così felicemente
libbberato sette decenni fa. Così grazie al piano Geithner-Paulson, la
Goldmann-Sachs ritorna a far profitti sulla pelle altrui, ingrassando sulla crisi e
sulla fame mondiale.
Entrambi i capitani, perciò, Gardini e Ambrosio, erano ostacolo ai disegni di
"Monsanto", ed alla instaurazione della dominazione ameri.com, per mezzo di OGM,
nell' intera Europa sottomessa.Così, sia pure a scadenze differite, furono
travolti dal cosiddetto "ciclone-Tangentopoli" attuato a mezzo-sbirri: quei
magistrati rimasti padroni del campo giudiziario appena furono eliminati, dai
manovali soliti, Falcone e Borsellino.
La penisola-Italia vista come "testa di ponte", tipo sbarco di Gela o di Salerno, per
risalire verso il Continente...Anche nel maggio-luglio del '92 gli inglesi
risalirono dalla Sicilia, per dar corso alla conquista.
Beninteso quanto qui affermato, gode nella sostanza, e non solo, di un avallo
autorevole, quello di Paolo Mieli (vedi articolo affianco).
Infatti Franco Ambrosio, proprio come Gardini (e come Pasquale Casillo patron del
"Foggia" miracoloso di Zdenek Zeman: entrambi eliminati, anch' essi, da qualunque
campionato), era titolare di una impresa granaria che aveva ben due secoli di
tradizione commerciale con la Russia. Il grano " a pasta dura" che faceva l' invidia
degli inglesi, i tanto deprecati "macaroni" italiani. Ma da coloro quanto
invidiati, adusi come sono a quel fetore di "fish and chips" che aleggia sempre sulla
Capitale della finanza, peggio che i Big Burger di Times Square !
Recidere questi legami cerealicoli, il prodotto fondamentale della Diva Demetra,
era allora una questione vitale: ove si pensi che gli USAC (United States of
AmeriCommunism), dove conta poco o niente chi ne sia il Presidente (bianco, nero,
azzurro, o verde di turno, com'è quello attuale), hanno nella fascia cerealicola
("Sun Belt") finanziata a spese degli altri paesi-satellite, la chiave
sociale-coesiva della loro stessa "coesistenza in vita", di Stati un dì fieramente
separati. Cioè l' agricoltura è tutta finanziata dallo Stato, a piè di lista, come si
suole dire, da Roosevelt in poi.
Quando in Italia invece c' era la SME, di proprietà dell' IRI, ci toccava subire
quotidinamente le rampogne di illustri opinionisti, adusi a macinare
quotidianamente il grano dello stesso "Mulino" ameri.com: quanti soldi sprecati
dallo Stato ! Infatti fu il Mulinante Romano Prodi per primo, nel remoto '86, a voler
regalare ad un privato (non importa chi fosse) il settore pubblico-alimentare,
fingendo di ignorare quanto fosse strategico ! Mai che dicessero ugual cosa per gli
"sprechi" degli USA, a sostegno dell' agricoltura: dal cui protezionismo è disceso
il primo fallimento della stessa golablizzazione, che loro vogliono soltanto a
senso unico, quello del Doha Round sui prezzi agricoli, nel luglio 2007.
Così bisognava recidere i commerci granari tra EuRussia-EuRoma, se si voleva
imporre la strategia OGM per impadronirsi di quelle terre sempre invidiate, e
giammai possedute nel profondo, salvo l' insulto del tallone armato: inferto, ma
solo in superficie, dai conquérants, nel fatale 1943-44..grazie all' utile idiota
Adolf Hitler.
Bisogna invece, conquistarlo in profondo: e pensare che invece Raul Gardini
progettava l' etanolo-da-mais, quello poi realizzato da Bush, negli sterminati
possedimenti Ferruzzi-Montedison del Brasile e Argentina, già negli Anni Ottanta.
L' Italia come porta d' ingresso, era il programma, alla conquista delle ricche
pianure dell' Europa Centrale: ed infatti adesso la Commissione di Brussel, tutta
composta di fantocci ameri.com, sta dando lentamente il via libera agli organismi
geneticamente modificati, nonostante la fiera opposizione degli stessi
agricoltori franco-tedeschi.
E' in questo quadro, ma a contrastarlo, che viene a collocarsi la "missione
Confindustria" condotta in Russia or' è due settimane: e organizzata da Emma
Marcegaglia insieme al Ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola.
Insieme ai colossi ENI, ENEL, FINEMCCANICA, anche la piccolo e media industria si è
conquistata "un posto al sole" --preferenziale date le affi
nità sentimentali tra russi ed italiani nel nome di culture compenetrate l' una con l'
altra da almeno tre secoli-- in quello spazio immenso alle intreprese, che chiede
insieme "collaborazione e rispetto", della Sovranità culturale e politica. Tra
questi vincitori di importanti commesse industriali c' era pure l' ex-Italgrani di
Franco Ambrosio..
Da oggi non c'è più: non sia la Russia il "granaio d' Europa", ma gli alambicchi del
dr.Mabuse, i mostri transgenetici della Monsanto & c.
Questo sia il becchime per i nostri piccioni, unico ed esclusivo. Si sa che chi si
oppone, fa una stessa fine.