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Metapedia. L’alternativa va in rete

di Giorgio Ballario - 12/05/2009

metapedia1_fondo-magazineChiunque sia abituato a navigare in Rete, cioè il 100 per cento dei lettori de Il Fondo, conosce Wikipedia e sa quanto possa essere utile, non solo per scopi lavorativi. Le “voci” sono mediamente piuttosto affidabili e ben redatte, oltre che attualizzate di giorno in giorno. Certo, può capitare che un giovanotto irlandese riesca a inserire citazioni inventate senza che nessuno se ne accorga, neppure i giornali che le riprendono. Ma questo sembra più che altro un problema dei giornali e della loro scarsa propensione a verificare le fonti. Con le dovute avvertenze, Wikipedia funziona.

Chi riesce a districarsi fra le diverse lingue ha poi la possibilità di approfondire determinati temi, che magari nella versione italiana sono appena abbozzati. Un esempio? Se vado a cercare informazioni sull’ex presidente francese Georges Pompidou, nella versione italiana trovo una paginata piuttosto sostanziosa, ricca di dati e riferimenti. Ma basta cliccare sulla versione transalpina per trovare, com’è naturale, una “voce” tre volte più estesa. E incrociando le versioni e i link in esse contenuti, talvolta si riesce ad avere accesso a piccole banche dati online davvero interessanti, alle quali magari sarebbe difficile accedere attraverso un semplice motore di ricerca.

Wikipedia quindi serve. E a detta degli esperti è piuttosto attendibile, anche nelle sue declinazioni più scientifiche e specialistiche. Ma al di là degli aspetti più legati alla scienza e alla cultura, l’enciclopedia libera ha il grosso vantaggio di essere una vera “enciclopedia”, cioè di contenere una tale mole di informazioni da includere anche gli aspetti più ludici e leggeri della vita.

Un altro esempio? A chi non è mai capitato di avere un dubbio sull’anno di uscita di un disco dei Pink Floyd? O di non ricordare dove giocava un certo calciatore collezionato da bambino con le figurine Panini? Ecco, Wikipedia ha il pregio di rispondere anche a queste domande non proprio esistenziali. Cerchi informazioni sull’ellepì “Atom Heart Mother” e le trovi. Vuoi sapere che fine ha fatto Salvatore Garritano, panchinaro del Toro scudettato del ‘76, e trovi pure lui.

Ma qualcuno storce il naso. Anche Wikipedia, dicono, deve sottostare a regole politicamente corrette, per cui su certe “voci” dell’enciclopedia vengono sollevati dubbi. O meglio, secondo taluni sarebbero “filtrate” oppure più o meno volontariamente purgate da contenuti in qualche modo poco conformi. Come si sa, chiunque può intervenire e scrivere ciò che vuole sull’enciclopedia online, ma esiste un comitato di garanti che ha il compito di controllare correttezza, congruità e veridicità delle informazioni che vengono inserite. Insomma, per farla breve il controllo superiore esiste eccome. Ed è anche legittimo, a ben pensarci.

Sia come sia, da un paio d’anni c’è chi ha pensato di mettere in Rete un’enciclopedia alternativa. Che in Italia pochi conoscono, anche perché non esiste ancora una versione nella nostra lingua. Si chiama Metapedia ed è disponibile in svariate versione: inglese, francese, spagnolo e tedesco. Ma anche romeno, svedese, ceco, russo, danese, ungherese, portoghese e sloveno. Insomma, in Europa manchiamo solo noi.

La “missione” di Metapedia è spiegata in modo esplicito nella pagina introduttiva. “Presentare con concetti e definizioni proprie, così come con interpretazioni proprie dei vari fenomeni e fatti politici, una parte vitale della lotta culturale e politica. Metapedia è uno strumento imprescindibile per fare conoscere l’altra faccia della storia negli episodi più rilevanti degli ultimi secoli. Una storia che per interessi politici è vietata, ghettizzata e distorta e la cui diffusione è fondamentale per equilibrare la nostra visione del mondo, conoscere il nostro passato e rafforzare la nostra identità culturale. Ciò è ancor più importante nell’epoca attuale, in cui molti concetti sono stati distorti e hanno perso il loro originale significato a causa dell’opera permanente degli organi di informazione di massa”. Propositi ampiamente condivisibili, anche se poi i temi vengono declinati in modo che definire dubbio è generoso.

Basta dare un’occhiata ad alcune voci, un po’ a caso. Specialmente delle versioni spagnola, francese e inglese, per molti un po’ più agevoli da decifrare. Siamo ancora lontani da un livello accettabile e condivisibile, non solo per lo stato forzatamente iniziale del progetto. Metapedia portoghese, ad esempio, ha appena 529 articoli; quella romena 977, quella francese 1117. Vanno un po’ meglio l’edizione spagnola (3800 voci) e inglese (4415) e soprattutto tedesca (5664). Curiosamente la Metapedia più fornita è quella ungherese, con più di 70 mila articoli. Purtroppo inaccessibili per i non magiari… Wikipedia Italia, tanto per fare una comparazione, ha più di 560 mila voci.

Come detto, però, il progetto è tutt’altro che esente da critiche. Molte voci sono appena abbozzate, oppure carenti dal punto di vista del rigore culturale. Va bene, anzi benissimo, voler creare una specie di Wikipedia non conforme, ma per raggiungere un livello accettabile di credibilità internazionale ci vorrebbe più equilibrio e meno faziosità. Per esempio strappa un sorriso che nella versione spagnola la voce su Peròn sia delle stesse dimensioni di quella su tal Alejandro Biondini, capo di un improbabile partitino argentino più o meno neo-nazista. Oppure - ma qui fa meno ridere - che l’articolo su Che Guevara (peraltro piuttosto articolato e completo) definisca il guerrigliero “un assassino al servizio del giudeo-marxismo”. E sullo sfondo s’intuisce un sostrato di “suprematismo bianco” ingenuo quanto fastidioso.

Insomma, “it’s a long way to Tipperary”. O per dirla alla nostra maniera, ne deve ancora mangiare di pagnotte, ’sta Metapedia… E se a qualcuno verrà in mente di vararne una versione italiana, speriamo che per lo meno faccia tesoro degli errori e delle ingenuità altrui.

Una notazione di cronaca: fatti salvi tutti suoi limiti, Metapedia sta comunque subendo una discreta censura dai giganti del Web. Wikipedia non ne fa neppure menzione e Google, secondo quanto denunciato dall’editore francese Jean Robin, ometterebbe molti suoi articoli dal motore di ricerca più usato nel mondo. Per chi fosse interessato a dare un’occhiata, ecco i link alle principali versioni europee:

- inglese: http://en.metapedia.org/wiki/Main_Page

- francese: http://fr.metapedia.org/wiki/Accueil

- spagnolo: http://es.metapedia.org/wiki/Portada

- tedesco: http://de.metapedia.org/wiki/Hauptseite

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