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Stati Uniti – la California di Schwarzenegger annega nei debiti

di Luis Lema* - 25/05/2009

 


Mancano più di 20 miliardi di euro per equilibrare il bilancio statale. Washington rifiuta di venire in soccorso



Dopo le banche e le automobili, Washington dovrà salvare la California? Il Golden State, il più popoloso Stato degli Stati Uniti, annega nelle sue difficoltà di bilancio. Mancano oggi tra i 21 e i 24 miliardi di euro (il numero continua a crescere) per ridurre il suo debito. "Bisogna tagliare, tagliare, tagliare" dice il suo governatore, Arnold Schwarzenegger, in pieno discredito, come quasi tutta la classe politica. Ma il tempo passa: al ritmo attuale, la California non sarà in grado di pagare le sue spese correnti entro i prossimi due mesi. E, almeno per il momento, le autorità federali hanno rifiutato di pagare.
Si tratta di un sistema di democrazia diretta, che ricorda il modello svizzero, a cui s’è anche ispirata, con i suoi referendum le sue iniziative popolari (chiamate qui proposte) e le sue maggioranze qualificate. Ma in uno Stato che comprende ora 37 milioni di abitanti, il sistema si è dimostrato, ancora una volta, essere alla frutta.
Per mesi, i parlamentari si sono arrabattati, ma non hanno ottenuto i due terzi dei voti necessari per approvare il bilancio. Poi hanno lasciato una parte della responsabilità nelle mani degli elettori, che dovrebbero decidere questa settimana su una serie di tagli di bilancio. Ma i Californiani, almeno la piccola percentuale che è andata alle urne, hanno respinto in blocco tali misure, col ché i sondaggi hanno mostrato di non aver capito niente. Essi hanno accettato solo, il che equivale a un voto di sanzione, di limitare lo stipendio dei loro rappresentanti, eletti "in tempo di crisi". Un guadagno netto di qualche manciata di dollari.
Ma è tempo di crisi. Le soluzioni di emergenza, ora auspicate dal governatore, per ridurre il disavanzo, non hanno precedenti in questo Stato che ha già visto due serie di misure d’austerità, in meno di un anno. Le prigioni saranno svuotate, con un trasferimento di decine di migliaia di prigionieri nelle mani della polizia federale o la scarcerazione definitiva. I parchi non potranno più essere curati. Le vacanza degli studenti saranno estese, ed i fondi stanziati per le scuole e le università drasticamente ridotti.
Soprattutto, i programmi di assistenza sociale, che in California erano mostrati con orgoglio come i migliori del paese, saranno abbandonati. Quasi un milione di bambini e adolescenti provenienti da famiglie svantaggiate potrebbero perdere la loro copertura sanitaria, e gli aiuti alle famiglie povere e alle persone anziane saranno tagliati.
L'eccezione Californiana sarà presto un ricordo. E questo nel momento peggiore, la disoccupazione supera ora l’11% e, quindi, centinaia di migliaia di persone saranno private automaticamente dell'assicurazione sanitaria, che negli Stati Uniti è legata alla possesso del posto di lavoro.
Questi progetti, infatti, possono essere ancora più dolorosi, mettendo fine a questi programmi, lo Stato perderà anche il significativo aiuto federale che viene utilizzato per il suo finanziamento. "Questo non è solo draconiano, è una follia", ha dichiarato alla stampa locale Anthony Wright, direttore di uno dei servizi sanitari, Health Access California.
Pur essendo radicali, tali misure devono anche essere sufficienti a riportare in nero i conti dello Stato. Ma oggi la California ha il punteggio più basso dalle agenzie di rating dei 50 stati degli USA, il che rende molto difficile ottenere nuovo credito. E, a differenza delle città, delle comunità locali o dei costruttori di automobili, gli Stati americani non hanno il diritto di dichiarare fallimento, per poter sfuggire ai loro creditori. "Le nostre entrate sono al livello del 1999, ha spiegato Arnold Schwarzenegger. Non abbiamo scelta che tornare alle spese del 1999."
In questo contesto, il segretario del Tesoro, Timothy Geithner, raffredda le speranze del governatore, già messo a mal partito presso i suoi elettori, ha detto, in sostanza, di attingere dai fondi del piano di ripresa economica per venire in soccorso dello Stato. Nell’immediato, l'amministrazione Obama si è rifiutata di dare al "Governator" un prestito di 6 miliardi di dollari che gli avrebbe permesso di rispondere ai bisogni più urgenti.
Sembra improbabile che gli Stati Uniti possano decidersi a lasciare naufragare la California, uno Stato che, da solo, è l'ottava più grande economia del pianeta. Tuttavia, Washington teme il ‘Runaway’: la liberazione dall’assistenza federale, che potrebbe essere massicciata e risvegliare subito l'appetito degli altri Stati americani, anch’essi alle prese con difficoltà economiche senza precedenti.

Fonte:
http://www.letemps.ch/Page/Uuid/3f146b46-4710-11de-b100-ed83a6db9c5d|0
23 maggio 2009

Traduzione di Alessandro Lattanzio