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Iran e democrazia: nessuna irregolarità rilevante. Ora riconteggio 10% campione dei voti

di redazionale - 22/06/2009

 
Il Consiglio dei Guardiani iraniano non ha finora riscontrato "irregolarità di rilievo" nelle elezioni presidenziali del 12 giugno. Lo ha detto il suo portavoce, Abbasi Ali Katkhodai, citato oggi dalla televisione iraniana in lingua inglese Press Tv. In particolare, ha sottolineato Katkhodai, il Consiglio respinge quanto affermato in alcuni ricorsi secondo cui "in 170 città i voti sarebbero risultati essere più degli aventi diritto".

Katkhodai, citato in seguito dall'agenzia Fars, ha detto tuttavia che effettivamente in 50 distretti, su un totale di 366 in tutto il Paese, i voti sono risultati essere più dei votanti, ma ha ribadito che ciò "non può portare ad un cambiamento sostanziale dei risultati". In Iran gli elettori non sono obbligati a votare in un particolare seggio e possono esercitare il loro diritto anche in altre città. "Se supponiamo che i voti contati in questi 50 distretti siano circa tre milioni - ha detto Katkhodai - essi non possono cambiare il risultato nazionale". Secondo i dati ufficiali del ministero dell'Interno, il presidente uscente Mahmud Ahmadinejad ha vinto la consultazione con circa 11 milioni di voti più del secondo candidato, il moderato Mir Hossein Mussavi.

Sono 457 le perone arrestate durante le violente proteste di sabato scorso nella zona di piazza Azadi a Teheran. Lo rendono noto oggi fonti di polizia citate dalla radio di Stato. Secondo l'agenzia Fars, 40 poliziotti sono rimasti feriti negli scontri e 34 edifici governativi danneggiati.
Secondo l'emittente iraniana in lingua inglese Press Tv, e' stata rilasciata Faezeh Hashemi, figlia dell'ex presidente iraniano Akbar Hashemi Rafsanjani. La donna era stata arrestata due giorni fa, insieme ad altri quattro suoi parenti - anch'essi poi rilasciati -, per aver partecipato ad una delle manifestazioni non autorizzate.