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Il neo-liberismo alla cinese di Ryanair: i posti in piedi...

di Carlo Gambescia - 07/07/2009

Posti in piedi in aereo. Come in autobus o in metropolitana. E' l'ultima, e l'ennesima, trovata della compagnia aerea low cost Ryanair che ipotizza di offrire ai passeggeri la possibilità di viaggiare gratis se se la sentono di rimanere in piedi durante il volo.La proposta è partita ancora una volta dal capo della compagnia irlandese, Michel O'Leary: "Si potrebbero eliminare cinque o sei delle file di sedili posteriori e dire ai passeggeri 'Ve la sentite di restare in piedi? Se si' potete viaggiare gratis'", ha spiegato. Ryanair ha già sottoposto alla Boeing (società costruttrice di aeroplani) l'idea di convertire i suoi aerei creando uno spazio per i posti in piedi dove invece dei sedili ci sarebbero sgabelli, o ha anche proposto di creare un'apposita flotta con questi 'posti verticali'. "Perché dovrebbe essere diverso di quanto accade sui treni dove migliaia di persone che non trovano posto si accomodano nei corridoi? In metropolitana, per esempio, accade regolarmente", ha aggiunto O'Leary ammettendo di aver mutuato l'idea dalla compagnia aerea privata cinese Spring, e che 'facendo entrare' nel velivolo il 50% in più di passeggeri si possono ridurre i costi del 20%. Un portavoce di Ryanair ha comunque riferito che il progetto deve passare al vaglio dell'autorità aerea irlandese.
( http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_1615790929.html )
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A volte si leggono notizie curiose che hanno però più significato di altre, magari apparentemente importanti.
Ecco, la proposta Ryanair dei “posti in piedi gratuiti”, è una di queste.
Parliamo della famigerata compagnia irlandese dove il passeggero, proprio perché paga poco, deve soffrire: spazi ridotti, personale scontroso, spuntini e bibite a pagamento, arrivi e partenze da aeroporti periferici.
Ryanair imbarca i proletari del volo. E ne sappiamo qualcosa per avere una volta viaggiato su un suo aereo: esperienza inenarrabile.
E ora, grazie alla stessa deregolamentazione neo-liberista che ne ha permesso nascita e sviluppo, Ryanair si è (re)inventata questa storia dei posti in piedi, riprendendo l'idea da un compagnia cinese... Nazione nota e apprezzata per il grande rispetto dei diritti umani...
Si spera sia solo una provocazione. E, in ogni caso, ci auguriamo che le autorità aeree locali non favoriscano una proposta da Luna Park dell'aria.
Naturalmente ci si può rispondere in chiave neo-manchesteriana: nessuno obbliga i passeggeri a viaggiare con Ryanair. Giusto. Ma non dovrebbero esistere, per così dire, "requisiti minimi di benessere" a tutela del viaggiatore ? Perché permettere a una compagnia area di fare soldi sulla stupidità, sullo spirito di adattamento, sulla avidità e/o avarizia degli individui ( e spesso anche degli enti), che pur di risparmiare quattro soldi, preferiscono viaggiare ( o far viaggiare le persone) in condizioni peggiori che su un carro bestiame?
Per metterla in altri termini, va applicato - certo in chiave estensiva - lo stesso principio della regolamentazione pubblica di lavori e attività private nocivi alla salute (si pensi al lavoro notturno o minorile). Anche perché il volare in certe condizioni (che per alcuni passeggeri può essere un lavoro) può far male, fisicamente, alle persone. E che queste ultime siano disposte, per qualche ragione (bisogno, necessità, avidità, stupidità), "a farsi del male", non ne autorizza lo sfruttamento economico.
Talvolta le persone vanno protette da se stesse. Certo, senza esagerare. Ma non è sicuramente questo il caso.