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Gaza sull'orlo del collasso umanitario

di Alessia Lai - 06/08/2009

 

 
CRI: Gaza sull'orlo del collasso umanitario
 

Già messa in ginocchio dall’embargo, la Striscia di Gaza è stata duramente colpita, pochi mesi fa, dall’operazione “Piombo fuso”. Finita l’aggressione, i media embedded hanno spento i riflettori sugli orrori -in realtà mai mostrati nella loro interezza - dell’attacco portato da Tel Aviv all’enclave palestinese. Quel che restato, nella Striscia, è la devastazione, fisica e morale, delle cose e delle persone. Oggi, a più di sei mesi dalla fine del massacro, la popolazione di Gaza è “sull’orlo del collasso. Vive in condizioni di estrema fragilità sociale, oltre che di igiene sanitaria”. Lo ha ricordato ieri Francesco Rocca, Commissario straordinario della Croce Rossa Italiana, appena rientrato da una missione nei territori Palestinesi, dove l’organizzazione di volontariato italiana, in collaborazione con la Mezzaluna Rossa Palestinese, gestisce centri psicosociali per l’infanzia e l’adolescenza.
‘‘La situazione – ha spiegato Rocca - è molto critica. Un milione e mezzo di persone vive in condizioni sociali e sanitarie molto difficili. Non hanno accesso all’acqua potabile, non hanno
fognature, tutto viene scaricato in mare, facendo aumentare così l’inquinamento. È poi in crescita l’uso di stupefacenti’’. Una piaga che nasconde il profondo disagio interiore di giovani che vedono la propria vita scorrere in un vero e proprio campo di concentramento a cielo aperto. Rocca ha sottolineato come ‘‘l’aver ridotto lo spazio per la pesca accresce le difficoltà economiche dei pescatori e ciò non giova all’intera economia. E a fronte di un aumento di bisogni, non sono aumentati i transiti’’. In questo contesto, ha ancora evidenziato il Commissario straordinario, ‘‘il mercato sommerso la fa da padrone, i tunnel sono attivi. Attraverso questi arriva un po’ di materiale ed anche la benzina’’. La popolazione di Gaza ‘‘chiede aiuto ed attenzione alla Comunità internazionale. Un’attenzione sia umanitaria, ma anche politica’’.
La Croce Rossa italiana è presente da cinque anni nei Territori palestinesi con progetti di sostegno psicosociale dei bambini e dei ragazzi, per l’elaborazione dei traumi del conflitto. ‘‘Il nostro programma – ha affermato Francesco Rocca - ha un grosso successo. Sono migliaia gli interventi finora realizzati. Abbiamo intenzione non solo di continuare, ma anche di aumentare la nostra presenza, anche perché l’intervento psicosociale è un fatto importantissimo. Infatti, non è solo il conflitto che produce disagi. Anche la povertà crea violenze in casa, sui bambini e sulle donne. E su questo bisogna lavorare’’.