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Israele vuole costruire un nuovo quartiere ebraico a Gerusalemme Est

di c.m.m. - 25/08/2009



Un nuovo quartiere ebraico potrebbe sorgere nei prossimi mesi a Gerusalemme Est, contribuendo così ulteriormente alla “ebraizzazione” della parte palestinese della città santa annessa da Israele nel corso della guerra del 1967.

A renderlo noto è il quotidiano Ha’aretz, secondo cui l’associazione israeliana di estrema destra Elad avrebbe elaborato un progetto sottoposto di recente alla municipalità di Gerusalemme per ottenerne l’approvazione.

Il piano – si legge nell’edizione di ieri del giornale – prevede la costruzione di 104 appartamenti nel quartiere di Ras el-Amud, dove vivono circa 14 mila palestinesi, completati da una sinagoga e una piscina e altre infrastrutture.

Pronto anche il nome del nuovo quartiere, che dovrebbe chiamarsi Maale David e che una volta completato sarà collegato a quello già esistente di Maale Zeitim, dove attualmente vivono più di cinquanta famiglie israeliane.

“Piano estremamente pericoloso”

Le indiscrezioni pubblicate da Ha’aretz non hanno ricevuto una conferma ufficiale da parte del governo israeliano, ma hanno suscitato dure reazioni da parte delle organizzazioni che si battono contro la colonie ebraiche nei Territori palestinesi occupati.

"Questo piano di costruzione massiccia un un settore a forte densità di popolazione palestinese è estremamente pericoloso per l’equilibrio urbano", ha sottolineato Yariv Oppenheimer, responsabile dell’ong israeliana Peace Now.

Proprio Peace Now ha pubblicato in questi giorni un rapporto sulla questione colonie, secondo cui solo nel 2009 sono state costruite 596 nuove abitazioni all’interno degli insediamenti ebraici esistenti in Cisgiordania.

Di questi, 96 si trovano all’interno dei cosiddetti “avamposti”, ossia delle colonie ritenute illegali anche dallo Stato ebraico oltre che dalla comunità internazionale.

Attualmente sono oltre 300 mila i coloni che vivono in Cisgiordania, e circa 200 mila quelli insediati a Gerusalemme Est.



(fonte: Ha'aretzAgence France Presse, LeMonde.fr, As-Sharq al-Awsat)