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Mad Max in Afghanistan

di Brad Forrest - 10/09/2009

 


L'amministrazione Obama continua la politica dell'era Bush di schiacciare l'Afghanistan nella spinta per dominare il Medio Oriente. Persino l'alto comandante americano, il generale Stanley McChrystal, chiama l'Afghanistan una ". . . società tremendamente complessa, da Mad Max, totalmente devastata . . ." (The Economist, 22-28 agosto 2009) Naturalmente, ciò è dovuto a decenni di ingerenza degli USA nella regione. Il governo USA ha sostenuto la jihad (guerra santa) contro i sovietici negli anni '80 e bombarda il paese dal 2001.

Dalla caduta del regime talibano, l'America ha dato al regime afgano $32 miliardi in aiuti all'estero come parte di "sforzi di ricostruzione", ma questo non gli ha fatto guadagnare nessun sostenitore. L'economa rimane in un tale caos che il traffico di oppio l'anno scorso ha contato per $3,4 miliardi, il 33% del PIL.

Avendo invaso il paese nel 2001, il tentativo imperialista del governo USA sta perdendo in Afghanistan una guerra che non si può vincere. Il totalmente isolato governo di Hamid Karzai a Kabul è l'obiettivo di un crescente risentimento. Il suo "governo finanziato dagli stranieri . . . la forza guidata dalla NATO che lo protegge, nota come ISAF, e gli occidentali in generale" (The Economist, 22-28 agosto 2009), sono sempre più alienati dalla popolazione come strumenti di un regime fantoccio per installare l'egemonia imperialista occidentale nella regione. Tuttavia in qualche modo, con l'aiuto delle baionette americane, Karzai è stato rieletto, in delle elezioni dove il vero vincitore è stato l'astensionismo. In realtà Karzai non può neppure spingere il naso fuori dal suo palazzo a Kabul.

Riluttante a schierare altre truppe, a causa del timore di sconvolgimenti negli USA, il governo ha dovuto contare per continuare il combattimento su un sistema di agenti locali inaffidabili. Questo risulta in tutte le sorti di tribù rivali che si spettegolano addosso l'un l'altra rispetto alla cooperazione con i talibani ed impediscono agli occupanti USA di ottenere qualsiasi valida informazione. Finora, tutto ciò che gli alleati sono stati capaci di fare in Afghanistan è di rotolare da una parte all'altra come un carro armato incontrollabile creando "danni collaterali" e nemici ovunque vadano. Per esempio, nella provincia meridionale di Helmand i marines sganciano sui villaggi bombe da 500 libbre per cercare di sradicare i talibani. Hanno sganciato bombe su matrimoni e su altre occasioni sacre, seminando in lungo e in largo il risentimento contro l'occupazione.

Per cercare di cambiare le cose per la "buona guerra" di Obama rispetto alla "guerra cattiva" in Iraq, Obama ha nominato Richard Holbrooke come inviato americano in Afghanistan e Pakistan. Il generale Stanley McChrystal è il comandante in capo americano in Afghanistan. Il predecessore di McChrystal pensava che la missione avesse bisogno di altre 10.000 truppe, ma gli furono negate. McChrystal afferma di avere un anno per mostrare dei progressi. Questo anno è certamente troppo breve. Un recente sondaggio YouGov dell'Economist ha mostrato che il 18% degli americani pensava che gli americani stessero vincendo la guerra in Afghanistan. Il 42% degli americani pensava che gli USA stessero perdendo ed il 40% non era sicuro. Per quando riguarda l'aumento del numero di truppe, il 41% era contrario. Ma un sorprendente 65% ha sostenuto che gli USA dovrebbero ritirarsi senza vincere! La perspicacia del popolo americano è stimolante.

L'imperialismo non potrà mai spezzare la volontà del popolo afgano di essere libero dalla dominazione straniera. Un commento assai sagace nell'ultimo Economist osservava che la guerra afgana potrebbe essere per Obama "quello che l'Iraq è stato per Bush o persino quello che il Vietnam è stato per Lyndon Johnson". Articolo originale: http://www.workerscompass.org/forrest_8-24-2009.html

 Traduzione di Freebooter