Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Il buono, il brutto e il cattivo… e le banche

Il buono, il brutto e il cattivo… e le banche

di Nando Dicè - 28/09/2009

 

Il buono:

“Dimmi eroe, perché vuoi entrare nel paradiso?”

“Perché ho combattuto per la pace”

“La pace di chi?”

La buona-pace dei banchieri, che debbono avere il diritto di sfruttare in pace le risorse umane e territoriali dei popoli.
La buona pace dei politici servi, che permettono lo sfruttamento dei propri cittadini da parte degli usurai.
La buona-pace dei borghesi, a cui basta cambiare canale alla tv, per negare a se stessi che questo mondo in pace non è.

La morte ti rende bello, caro eroe, ma solo la morte ti appartiene. Anche l’emozione delle morte cambia. Da “Un bacio (alla morte) sotto la mitraglia” e non ci si pensa più, alla retorica della morte per la pace, il passo è stato lungo.

Nel paradiso degli eroi va, secondo i politicanti, chi muore per la pace? Ma, come disse Tacito, questa non è pace, ma un deserto. Un deserto arido, bagnato , guarda caso, dal petrolio, dai suoi oleodotti, dai suoi interessi economici, dallo “sterco del demonio”.

Riposa in pace, soldato, ma non nel paradiso degli eroi. Non è il cuore che avete lanciato all’assalto, non è la difesa della vostra terra che vi ha portato a morire, non è vostro il modello di civiltà (se così si può chiamare) che state difendendo e non sono vostri nemmeno i soldi che vi danno a fine mese, per rischiare la vita. E’ vostra la necessità di sopravvivenza, che chi vi manda a morire ha creato per voi. Voi morite per difendere la vostra schiavitù, che vi fanno chiamare pace. La disoccupazione, l’emigrazione, la necessità di uno stipendio che vi permettesse di crescere una famiglia vi ha condotto nell’esercito dei banchieri. E’ il loro sfruttamento che vi ha portato alla morte, non la fede fanatica dei vostri nemici. Ammazzare civili e insorgenti in mezzo mondo, per nome e per conto degli interessi delle multinazionali, non è eroismo.

Prendete i vostri fucili e piantateli nel cuore dei vostri sfruttatori, sono loro che vi creano soldati. E sono sempre loro che vi mandano a morire. Che le democrazie tendano naturalmente alla pace è una fandonia che ormai non ha bisogno di ragionamenti. Sono le bombe che parlano per loro, è la loro concezione della vita che ti chiude queste porte.

Il Brutto:

“Dimmi borghese, perché vuoi entrare in paradiso degli eroi”?

“Perché ho sempre sostenuto la democrazia”

“La democrazia di chi?”

Loro non capiscono perché i mussulmani non si arrendono ad allevare mucche sacre, solo per fare hamburger divini. Non capiscono perché non trasformano lo schiavo in un capo di alta moda a prezzi da vip, non capiscono perché la Mecca non sia circondata da hotel a 7stelle con visuale da Dio e non capiscono nemmeno perché i meridionali non si arrendano ad avere le statue dei propri massacratori nelle loro piazze, come quella di Garibaldi. Ma soprattutto non capiscono perché la gente, dovunque sia, non si arrenda alla vita da “grande fratello” e non usi i soldi che stampano loro dal nulla.

Maledetti nemici della democrazia che non si lasciano sfruttare in pace, che non acconsentano all’olocausto volontario della propria tradizione, che non rinunciano beati alla loro identità, che non obbediscono fedelmente alle leggi del regime mercantile, chiamandolo libero mercato, che libero non è.

La democrazia è un sistema di potere, anche i comunisti si definivano democratici, ma se serve a dominare i popoli, a sfruttare i popoli? Non ti sei fatto questa domanda?

No borghese, tu rifiuti la realtà, hai chiuso gli occhi innanzi alla vita e chiuse resteranno le porte del paradiso. Tu non hai vissuto, tua non era la vita che hai sacrificato.

“Ed ora veniamo a te che hai sacrificato la tua vita in nome di un ideale. Dimmi cattivo, perché vuoi entrare nel walhalla”?

“Ma chi cazzo ti ha chiesto niente!”