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Dalla taiga, un libro per salvare cuccioli di orso bruno

di Giorgio Cattaneo - 13/10/2009

Il valdostano Stefano Unterthiner, uno dei foto-naturalisti più apprezzati al mondo, ha deciso di destinare una quota a sostegno dell’Ifaw (International Fund for Animal Welfare) per ogni copia del suo ultimo diario fotografico "Le notti dell’orso”. Un viaggio alla scoperta di questo magnifico abitatore della foresta artica e del luogo selvaggio in cui vive.

orsi mamma cuccioli
ll valdostano Stefano Unterthiner, uno dei foto-naturalisti più apprezzati al mondo, ha deciso di destinare una quota a sostegno dell’Ifaw per ogni copia del suo ultimo diario fotografico
Caro orso, sei troppo bello: ti fotografo, ma poi ti verso i diritti. Il valdostano Stefano Unterthiner, uno dei foto-naturalisti più apprezzati al mondo, ha deciso insieme all’editore Ylaios di destinare una quota a sostegno dell’Ifaw (International Fund for Animal Welfare) per ogni copia del suo ultimo diario fotografico, “Le notti dell’orso”, frutto di 80 notti trascorse in un piccolo capanno sperduto nella taiga finlandese, ai confini con la Russia.

 

In oltre cento pagine, il volume racconta per immagini l’attesa dell'apparizione di un meraviglioso esemplare di orso bruno in Scandinavia. Gli scatti sono accompagnati da approfondimenti naturalistici su natura e abitudini di questi magnifici abitatori della foresta artica, di cui incarnano il fascino profondo e selvaggio, in un ambiente di primordiale bellezza. Acquistando il libro, un euro servirà a finanziare un progetto speciale di conservazione: il foto-diario contribuirà a sostenere un centro di riabilitazione nella Russia occidentale, che accoglie i cuccioli orfani i cui genitori vengono uccisi dai cacciatori, durante il letargo.

 

Stefano Unterthiner fotonaturalista
Stefano Unterthiner è considerato uno dei più originali e innovativi fotografi di natura internazionali. Viaggia regolarmente in tutto il mondo per realizzare le sue storie fotografiche
“Le notti dell’orso” è l’ultima fatica di Unterthiner, uno maggiori fotografi naturalisti del momento. Nel 2008 ha vinto il “Bbc Wildlife Photographer of the Year”, il più importante e prestigioso concorso fotografico di natura al mondo, nella categoria “Animal Portraits”, dove il soggetto era uno splendido macaco indonesiano. E nel settembre 2009 ha pubblicato, primo italiano, un servizio completo sull’edizione americana di National Geographic.

 

Nato in valle D’Aosta, Unterthiner ha iniziato a interessarsi alla fotografia a 17 anni, continuando poi a coltivare questa sua passione negli anni degli studi. Laureatosi in scienze naturali all’università di Torino, nel 2000 ha effettuato un master in zoologia ad Aberdeen. Terminati gli studi, ha intrapreso l’attuale carriera, unendo la sua creatività alle sue grandi passioni: fotografia e natura.

Oggi è considerato uno dei più originali e innovativi fotografi di natura internazionali. Viaggia regolarmente in tutto il mondo per realizzare le sue storie fotografiche. Negli anni, si è specializzato nel raccontare la vita degli animali selvatici, trascorrendo diversi mesi a stretto contatto con i suoi soggetti. Stefano è particolarmente sensibile alle tematiche di conservazione della natura, con speciale attenzione al rapporto tra uomo e fauna.

 

orso bruno scandinavia stefano unterthiner
Il nuovo libro di Stefano Unterthiner racconta per immagini l’attesa dell'apparizione di un meraviglioso esemplare di orso bruno in Scandinavia
Dal marzo del 2007, Unterthiner fa parte della Ilcp, International League of Conservation Photographers. Con uno dei suoi primi lavori ha vinto il premio “Mario Pastore” ed è stato insignito del titolo di miglior giovane giornalista per l’ambiente. Per il suo impegno per la conservazione della natura, e in particolare per i suoi lavori sulle specie in pericolo di estinzione, nel settembre 2004 gli è stato consegnato il premio nazionale di ecologia “Luigiano d’oro”.

 

Quattro i libri pubblicati, prima di quello sull’orso finaldese: del 2008 “L’Odissea del re - L’avventuroso viaggio del pinguino reale”, pubblicato quest’anno anche nell’edizione americana. Prima ancora, erano usciti “Fred - storia di una volpe di montagna” (2004) e “Camosci” (2002), dopo il volume d’esordio “Boschi e camosci, fiori rossi e ghiacciai”, pubblicato nel 2000. Non si contano i servizi per testate come National Geographic, Geo, Bbc Wildlife, Terre Sauvage, Animan, Airone. Molti dei suoi lavori sono realizzati in collaborazione con la moglie, la divulgatrice scientifica Stéphanie Françoise.

«Ogni notte – racconta Unterthiner – ho aspettato l’orso nel mio piccolo riparo, isolato nella taiga». Stagione dopo stagione, gli scatti rivelano la magia dell’attesa, in una foresta perlustrata da predatori come volpi e ghiottoni. Fino, appunto, all’incontro ravvicinato con gli orsi bruni, veri signori della foresta boreale, la terra dove d’estate il sole non tramonta.

(Stefano Unterthiner, “Le notti dell’orso”, edizioni Ylaios, 128 pagine, 35 euro).

Articolo tratto da Libre Idee