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Mangiacomeparli

di Giuseppe Altieri - 25/10/2009

Fonte: mangiacomeparli



"Troppo cibo per poter mangiare tutti"
Contro la Fame e i cambiamenti climatici: "MANGIACOMEPARLI"...e un calcio agli OGM.
Un decalogo con appello ai sindaci per dichiarare i Territori Biologici e liberi da OGM e per tornare alla campagna approfittando della crisi industriale


La prima responsabile della fame e dei cambiamenti climatici è
l'agricoltura e la zootecnia industriale e commerciale... che oggi
producono "troppo cibo per poter mangiare tutti", mentre consumano le
risorse naturali ed economiche dei popoli.
Sembra assurdo ma è così.
Oggi al mondo alleviamo 45 miliardi di animali, corrispondenti a circa
10 miliardi di Bovini equivalenti, che consumano più dei SUV... e
mangiano come almeno 20-25 miliardi di Persone !!! Mentre 1 miliardo
di esseri umani, su 6 miliardi di popolazione terrestre, soffre e
muore di fame !!!
SVEGLIAMOCI !! ...finchè siamo ancora in tempo.
La CO2 prodotta dagli allevamenti industriali ha superato quella
prodotta da tutti i trasporti mondiali (la maggior parte dei quali
avviene per portar merci alimentari, in giro per il mondo 
globalizzato... perdendone per deterioramento almeno il 20%, più
quello che buttiamo dal nostro frigorifero).
Gli allevamenti zootecnici sono responsabili di oltre il 30% 
dell'effetto serra, considerando anche il Metano emesso dai ruminanti
ancora più pericoloso. Allevamenti senza terra in capannoni 
industriali che inquinano con liquami e nitrati, consumando moltissima
energia. Animali che mangiano soia e mais, residui di Colza e Cotone,
spesso OGM, derivati da coltivazioni agroindustriali e monocolture che
impiegano altro petrolio per concimi, pesticidi e diserbanti chimici
di sintesi, inquinando con ossidi di azoto e residui tossici non
biodegradabili che si accumulano nelle catene alimentari provocando il
cancro, in campagna come in città..
Aumentando ulteriormente l'effetto serra e gli sconvolgimenti
climatici e naturali conseguenti.
La carne degli allevamenti senza terra o di allevamenti super-
intensivi, seppur all'aperto, che mangiano OGM dopo aver distrutto
foreste o pascoli naturali, esportata a basso costo, distrugge le
economie degli allevatori locali, invadendo i mercati con merci
"pericolose", ottenute a discapito della natura, spesso sfruttando i
popoli affamati...
Provocando quindi altra Fame per il conseguente fallimento delle
relative economie e sovranità alimentari nazionali.
Vengono colpiti allevatori locali tradizionalii, che mandano gli
animali a pascolare in modo equilibrato, facendo mangiare loro ciò che
l'uomo non può mangiare direttamente, come l'erba dei prati di
montagna, o di aziende Agroecobiologiche, con al massimo 1 bovino
equivalente per ha. Ma soprattutto gli allevamenti industriali senza
terra, dipendenti dai mangimi e con elevati costi di produzione, oggi
ormai al capezzale, tenuti in vita dalle flebo che dissanguano
l'economia europea.
Lo stessa spirale si realizza per la frutta, gli ortaggi, il grano,
ecc... l'agricoltura industriale è destinata a fallire per la
globalizzazione delle produzioni dei cibi, che accumulano pesticidi
(in particolare nelle carni, nella frutta, negli ortaggi e nei vini) e
che invadono i mercati locali, attraverso i "Supermercati" e gli
importatori selvaggi collegati.
Supermercati diffusi ovunque, ormai anche in piccoli paesini. Gli
unici che ci guadagnano da questo infernale sistema... insieme alle
ditte produttrici di Pesticidi, Sementi, Mangimi ed OGM ed alle
Multinazionali farmaceutiche che vivono a spese di esseri umani
ammalati di patologie degenerative, provocate dall'inquinamento
chimico di pesticidi, OGM, e dalle diete a prevalenza di Proteine e
Grassi animali.
Assolutamente da boicottare: "prendi due e paghi tre" !
La salute planetaria è minacciata e danneggiata in maniera vergognosa;
l'Italia, ad esempio, oggi spende circa l'80% dei bilanci regionali
per la Malattia, chiamata erroneamente "Sanità". Siamo nell'economia
della malattia e della morte.
Curare i sani sarebbe molto meglio... attraverso la corretta e sana
alimentazione biologica, basata su alimenti di stagione, in prevalenza
o totalmente vegetariana (fatto per fortuna sempre più diffuso tra gli
italiani). Verso un'economia-ecologica: l'Econologia della vita.
A partire dai bambini, che oggi ancora sopportano dosi di "tolleranza
di pesticidi", calcolate su un peso di 60 kg, mentre non esiste ancora
un limite per la sommatoria dei diversi residui chimici che si possono
trovare negli alimenti (dopo aver votato un referendum nazionale sul
tema, nel 1992, ndr).
Insomma, "C'è troppo cibo per poter mangiare tutti"... e i paesi più
affamati sono spesso i maggiori esportatori di cibo per animali !!!
Mentre i supermercati aprono al loro interno farmacie per i propri
clienti ammalati.

Cosa fare?
Anche se sono almeno 30 anni che diciamo le stesse cose... Un decalogo
aggiornato è sicuramente utile in tal senso:
1. Non mangiare carne se non di allevamenti biologici e al massimo una
volta alla settimana, o meglio, al mese. In fondo è molto meglio
essere vegetariani... si diventa più sereni e, soprattutto in pace con
la "coscienza planetaria", si corre di più nello sport e si fa anche
meglio l'amore, vivendo più a lungo... ovviamente con varietà e
fantasia, a tavola come in tutto il resto.
2. trasformare gli allevamenti industriali in allevamenti biologici,
utilizzando i pagamenti europei oggi stanziati per il benessere
animale, ovvero 500 €/Unità Bovina Adulta, dal momento che l'Europa è
conscia del problema e dal 2007 al 2013 ha investito notevoli risorse
(che le Regioni per ora non stanno erogando, ndr). Liberare gli
animali al pascolo, coprendo i capannoni zootecnici attuali con
pannelli fotovoltaici, investimento che rende oggi circa il 15% del
capitale investito, sicuro per 20 anni, (con il conto energia
esentasse, essendo considerata attività agricola), contribuendo in tal
modo doppiamente a frenare l'effetto serra.
3. Nel contempo è necessario interrompere il sostegno agli allevamenti
industriali, che viene oggi calcolato sul numero di capi venduti o
sulle quote di latte prodotto, dissanguando le finanze europee, per
sostenere ormai solo il mercato dei mangimi, essendo gli allevatori in
perdita netta. Premiamo invece la riconversione alla zootecnia
Biologica, che in un paese civile dovrebbe essere semplicemente
obbligatoria, non foss'altro per la sofferenza degli animali nei
lagers zootecnici (e di coloro che se li mangeranno...). Chiudiamoli
prima che falliscano, portandosi dietro la disperazione degli
allevatori ed agricoltori, oggi indebitati fino al collo.
4. Con una moratoria mondiale, a partire dall'Italia, combattere gli
OGM e i brevetti sulla materia vivente che rendono gli agricoltori
"tossicodipendenti" delle Multinazionali, le quali vendono semi e
pesticidi collegati, ritirarando i raccolti a prezzi da fame. Mentre i
commercianti locali e le banche requisiscono i terreni degli 
agricoltori per ripianare i debiti... stiamo andando verso un nuovo
Latifondismo bancario.
5. Vietare l'uso di Pesticidi e di concimi chimici che distruggono i
terreni, oggi ormai inutili, in quanto sostituibili con tecniche
biologiche (anche in base al Regolamento Cee Reach ed ai diritti
costituzionali inviolabili alla salute, alla salubrità dell'ambiente
ed al progresso dell'agricoltura, Art 32, 9, 44 della Costituzione
Italiana).
A partire dai Sindaci che possono, in qualità di responsabili della =2
0
salute pubblica, dichiarare i territori Biologici e liberi da OGM
(anche nel commercio e importazioni, oltre che nella coltivazione),
grazie ai Pagamenti agroambientali previsti dalla Comunità Europea,
che dovrebbero, per legge, compensare tutti i mancati redditi e
maggiori costi delle produzioni biologicche, quale servizio alla
collettività. Rendendo pertanto l'agricoltura biologica "conveniente
per tutti", controllata e certificata a spese della collettività e non
degli agricoltori (come avviene oggi), per evitare rischi di conflitti
di interesse. Spese di certificazione che oggi vengono rimborsate agli
agricoltori dalla comunità europea attraverso le regioni, creando una
doppia burocrazia inutile.
6. Mangiare solo cibo locale e di stagione, così come è previsto dal
nostro organismo vivente, regolato in maniera perfetta dal suo DNA,
memoria genetica evolutesi in miliardi di anni di vita sulla Terra.
Andando quindi a far la spesa in campagna o, laddove non sia 
possibile, nelle reti specializzate biologiche, stando bene attenti
alla provenienza degli ingredienti in etichetta: biologici Italiani e
rigorosamente al 100% liberi da OGM, ovviamente. Ed organizzando
gruppi familiari di acquisto locale, solidale ed equo.
7. Aumentare l'Humus dei terreni con opportune rotazioni delle
coltivazioni, vietando l'uso di disseccanti o diserbanti chimici e
attraverso l'inerbimento delle coltivazioni arboree. La sostanza
organica (humus) dei terreni fissa quantità enormi di CO2 atmosferica,
mentre negli ultimi 50 anni abbiamo distrutto più del 50% dell'humus
agricolo provocando, di conseguenza, alluvioni e frane, in quanto la
terra non trattiene più l'acqua. Il protocollo di Kyoto stabilisce che
coloro che dimostreranno dei crediti di carbonio (fissazione della
CO2) e riduzione degli altri gas serra, hanno diritto a pagamenti per
il beneficio sociale complessivo. Per 'Agricoltura Biologica si
aprono, pertanto, prospettive di grande opportunità finanziarie. Altre
centinaia di Miliardi di € che si potrebbero distribuire a chi
dimostra di aver incrementato l'humus stabile nei propri terreni,
invogliando in tal modo i contadini all'Agroecologia, essendo, tra
l'altro, gli agricoltori le prime vittime economiche e sanitarie
dell'attuale situazione disastrosa, oltreche distruttiva della
biodiversità planetaria.
8. Utilizzare immediatamente al meglio le risorse economiche previste
dai regolamenti europei "agroambientali". Dal momento che, mente
l'Unione europea ha stanziato 200 miliardi di € per lo sviluppo rurale
agroecologico, sufficienti oggi a sostenere la riconversione biologica
di almeno il 70% dell'Agricoltura Europea... le regioni sperperano
enormi risorse regalandole a chi continua a comprare pesticidi,
inventandosi impropri disciplinari di "Agricoltura Integrata" (in
realtà elenchi di pesticidi ammessi in quantità elevatissima, ndr) ed
erogano una miseria ai coltivatori biologici, ai quali invece
spetterebbe per legge il Pagamento Agroambientale, ovvero del servizio
reso alla collettività. Compenso che dovrebbe coprire tutti i mancati
redditi e i maggiori costi del biologico, oggi ridotto spesso dalle
Regioni a meno di un terzo di quanto messo a disposizione dalle norme
comunitarie. Mentre le acque potabili sono sempre più inquinate di
nitrati e pesticidi, diserbanti, ecc., come denunciano le ARPA.
E' un vero scandalo. Contro il quale gli agricoltori hanno inoltrato 4
ricorsi ai TAR Regionali, in Umbria, Toscana, Marche e Lazio.
9. Promuovere campagne di informazione sui temi dell'Agroecologia e
della corretta alimentazione, a partire dalle scuole. Dove dev'essere
obbligatoria la ristorazione biologica.
10. Riportare i giovani in campagna, approfittando della crisi
industriale per aumentare la popolazione rurale, almeno al 10%.
Mettendo insieme la buonuscita, il sostegno alla mobilità, il
finanziamento di 50.000 € a fondo perduto per i giovani agricoltori...
e le risorse, agroambientali dei PSR (esentasse e 100% a fondo
perduto, per il benessere collettiivo). Nel contempo favorendo la
distribuzione di terre pubbliche per la coltivazione di orti familiari
e per i pensionati, contribuendo così a mitigare la fame sociale.
Manca in tal senso un'assistenza tecnica capillare, che si potrebbe
pagare solo con i soldi risparmiati dagli agricoltori che oggi
effettuano almeno il 50% di interventi chimici di sintesi sulle
coltivazioni assolutamente inutili e controproducenti (corrispondenti
a circa 500 milioni di €, ovvero 20.000 posti di lavoro per tecnici),
sotto la guida abile della fittissima rete di commercianti di
pesticidi, spesso inconsapevoli responsabili di questo olocausto
sanitario ed ambientale. Commercianti di Pesticidi, sementi e cereali,
che potrebbero oggi riconvertirsi al biologico... guadagnando
oltretutto molto di più.
Chi glielo dice alla Coldiretti, azionista dei Consorzi Agrari?
Le statistiche oggi non ammettono repliche: il Cancro aumenta in
maniera incontrollata, a partire dagli agricoltori e dai nostri figli,
che oggi sempre più perdono il loro futuro.
Ma siamo noi che stiamo perdendo il nostro futuro.
Forza Ministro Luca Zaia... Forza Sindaci Italiani, salviamo il nostro
popolo: "MANGIACOMEPARLI" ...e un Calcio agli OGM !!