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Campagna per la piccola agricoltura contadina

di Mario Cecchi - 15/12/2009

Lo scorso 7 dicembre si è tenuto un incontro fra i rappresentati delle associazioni che promuovono la campagna popolare per una legge che possa riconoscere il lavoro contadino e un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto.

 

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L'incontro fra i rappresentanti delle associazioni promotrici della campagna popolare per una legge che riconosca il lavoro contadino e lo liberi dalla burocrazia, si è tenuto all'agriturismo San Marco di Rosignano Marittimo
Rosignano Marittimo (LI) lunedì 7 dicembre 2009.

 

L'incontro fra i rappresentanti delle associazioni promotrici della campagna popolare per una legge che riconosca il lavoro contadino e lo liberi dalla burocrazia, si è tenuto all'agriturismo San Marco di Rosignano Marittimo.

L'iniziativa era stata annunciata a Torriglia sull'Appennino Genovese, in coincidenza col Mandillo dei semi, scambio amatoriale di semi autoprodotti, svoltosi nella sede istituzionale del Parco dell'Antola (18/01/09).

Sono state raccolte oltre cinquemila firme mirate, in occasione di raduni di contadini o di avvenimenti collegati. Oltre tremila firme sono state raccolte nel modo tradizionale con banchi allestiti allo scopo e le rimanenti adesioni sono pervenute per via telematica.

Questo patrimonio di sottoscrizioni è risultato proveniente da tutte le venti regioni italiane ed il maggior numero di firme è stato raccolto in Lombardia e in Veneto. Dieci mesi di raccolta delle firme sono stati considerati una prima tappa e non la conclusione di una campagna popolare che voglia durare fino al conseguimento di risultati.

Lo scrigno autografo di migliaia di persone esprime la volontà civile di partecipazione alle decisioni di natura politica sul futuro dei riconosciuti protagonisti dell'agricoltura custode della biodiversità. Si propone come dono consapevole per coloro che sapranno fare tesoro nelle istituzioni competenti elettive o sindacali d'Italia e dell'Unione Europea. Come Re Magi dalle mani incallite, i rappresentanti delle associazioni rurali promotrici della campagna popolare per il riconoscimento del lavoro contadino e per la sua liberazione dalla burocrazia, si pongono in cammino seguendo la luce della stella cometa di chi vorrà ascoltarli per la rinascenza di quello storico Presepe Italiano di cultura e di paesaggio durevole custodito e promosso da uomini e non da figuranti.

Porre oggi a dimora una fragile foglia di lattuga dai semi della propria terra, diviene un gesto importante per la sovranità alimentare e un segno grande per il pacifico governo del mondo.

Rosignano Marittimo lunedì 7 dicembre 2009 - Cento anni dopo la morte di Geronimo della tribù Apache Chiricahua, ultimo capo degli Indiani d'America

(1829-1909).

 

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Un’agricoltura irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra ), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna
Premessa della Campagna Popolare:

 

ESISTE un numero imprecisato di persone che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna.

La Campagna Popolare è promossa:

- per quest’agricoltura che rischia di scomparire sotto il peso delle documentazioni imposte per lavorare e di regole tributarie, sanitarie e igieniche gravose.

- per ottenere un riconoscimento che la distingua dall’agricoltura imprenditoriale e industriale, per ottenere la rimozione degli ostacoli burocratici e dei pesi fiscali che ostacolano il lavoro dei contadini e la loro permanenza sulla terra.

Promotori della campagna popolare:

AgriBio Emilia-Romagna, Antica Terra Gentile, ARI, ASCI, CIR, Civiltà Contadina, Consorzio della Quarantina, Consorzio Le Galline Felici, Rete Bioregionale Italiana, WWOOF.

Riferimento telematico o indirizzo delle associazioni promotrici:

info@agribio.emr.it, ilcompascuo@gmail.com, fabrizio.garbarino@lamasca.it, salerin@libero.it, massimo.angelini@quarantina.it, robertolicalzi@legallinefelici.it, biodiversita@biodiversita.info, morettig@iol.it, redazione@wwoof.it

CIR-Mario Cecchi Comunità di Avalon 51010 Montevettolini Pistoia